Il rugby italiano in lutto: è morto Massimo Cuttitta


Morto per complicazioni da Covid l’ex rugbista Massimo Cuttitta: guidò l’Italia nello storico debutto al Sei Nazioni

Massimo Cuttitta rugby, sport

Ha guidato l’Italia che nel 2000 ha fatto il suo ingresso nel Sei Nazioni, ‘bagnato’ dalla storica vittoria contro la Scozia per 34-20 in un Flaminio gremito in ogni ordine di posti. Era l’Italia allenata da Brad Johnstone, era l’Italia di Diego Dominguez e Alessandro Troncon in mediana, di Carlo Checchinato e Massimo Giovanelli, l’Italia con in prima linea Tino Paoletti, Alessandro Moscardi e, soprattutto, Massimo Cuttitta. Quest’ultimo, insieme al gemello Marcello, ha fatto la storia del rugby italiano. Recentemente colpito dal covid, Massimo Cuttitta è venuto a mancare, fa sapere la Federazione italiana rugby, “per complicazioni insorte a seguito della positività al Covid-19”, si legge in una nota, in cui si evidenzia “lo sgomento” di tutta la Federazione e dell’intero movimento rugbistico nazionale, una volta appresa la notizia della morte, avvenuta oggi ad Albano Laziale.

Azzurro n. 423, Massimo ‘Maus’ Cuttitta aveva debuttato con l’Italia a Napoli nel 1990 contro la Polonia, indossando poi la maglia della Nazionale in altre sessantattotto occasioni sino al 2000, anno del suo ritiro internazionale dopo aver vissuto da protagonista lo storico debutto nel Sei Nazioni contro la Scozia, e poi le sfide a Galles, Irlanda e Inghilterra. In ventidue occasioni, Cuttitta aveva guidato come capitano la Nazionale.

Nato a Latina, ma cresciuto rugbisticamente in Sudafrica al pari del gemello Marcello, Massimo aveva indossato in carriera le maglie de L’Aquila, dell’Amatori Calvisano e del Milan e quella degli Harlequins londinesi, prendendo parte nel mentre a due edizioni della Coppa del Mondo e vestendo in più occasioni il bianconero dei Barbarians. Conclusa l’esperienza d’Oltremanica, aveva ricoperto il ruolo di giocatore-allenatore per numerosi club italiani – Bologna, Rugby Roma, Alghero e Leonessa – prima di approdare come tecnico degli avanti ad Edimburgo e, da li’, alla federazione scozzese, rilanciando con il proprio lavoro il pack sulla scena internazionale. Più recentemente, aveva messo la propria esperienza di allenatore della mischia al servizio di Nazionali emergenti come Romania, Canada e Portogallo, svolgendo incarichi di consulente per i rispettivi staff tecnici.