Moda e sostenibilità: tante promesse, pochi fatti


Moda sostenibile: secondo un’indagine di Business of Fashion sono troppo lenti i progressi delle aziende per migliorare il loro impatto ambientale e sociale

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Sono troppo lenti i progressi che le più grandi aziende della moda stanno facendo per migliorare il loro impatto ambientale e sociale: è quanto sostiene la rivista “Business of Fashion” ha condotto uno studio sulle quindici più grandi aziende di moda.

L’analisi le ha classificate sulla base di sei aree di interesse, che vanno dalla trasparenza alle emissioni, dal consumo di acqua e prodotti chimici ai materiali, dai diritti dei lavoratori ai rifiuti. L’esito è sconfortante visto che nessuna delle quindici aziende ha ottenuto più di 50 punti su 100.

“Molte grandi aziende di moda – si legge nel report finale come spiega Garantitaly – ancora non sanno o non rivelano da dove provengono i loro prodotti e più sono in basso nella catena di approvvigionamento più le cose diventano opache. Ciò consente lo sfruttamento e le violazioni dei diritti umani e crea difficoltà a misurare l’impatto ambientale del settore”.

Nel rapporto risulta che molte aziende avevano obiettivi per ridurre le emissioni ma poche informazioni su come stavano andando. È stato anche riscontrato che meno della metà aveva obiettivi chiari sulla riduzione dell’uso di acqua e sostanze chimiche pericolose, e solo quattro avevano l’obiettivo di sostituire il poliestere a base di petrolio, il tessuto più comunemente usato al mondo, con alternative riciclate.

I risultati peggiori per il mondo della moda sono stati sulla questione dei rifiuti, con il rapporto che cita un recente studio della Ellen MacArthur Foundation che ha rilevato che 40 milioni di tonnellate di tessuti venivano inviati in discarica o inceneriti ogni anno. Tristi anche i punteggi sui diritti dei lavoratori. Il rapporto ha cercato di mantenere un tono costruttivo affermando l’indagine che non è stata progettata per lodare o punire le singole aziende, ma per incoraggiare l’innovazione. Nella convinzione che la sostenibilità ambientale e sociale della moda va oltre i singoli casi e può essere perseguita solo sulla base di un lavoro comune e coordinato.