Come gestire la rabbia per il benessere nostro e degli altri


Imparare a gestire la rabbia è essenziale per il nostro benessere e quello degli altri: le migliori strategie per combattere questa emozione

La psicologia mette in campo diverse strategie per gestire la rabbia

Rabbia, furore, ira. In qualsiasi modo la si voglia chiamare, è un’emozione potente e spesso dannosa. La rabbia è un’esperienza umana naturale che tutti proviamo, a volte anche per validi motivi, come quando ci sentiamo umiliati o offesi dal comportamento di qualcuno che ci fa provare grande frustrazione.

Tuttavia quando ci lasciamo dominare dalla rabbia incontrollata possiamo mettere a rischio i nostri rapporti personali e la nostra salute fisica e mentale.

La difficoltà di gestire la rabbia può indicare la presenza di problemi psicologici più profondi che impediscono il controllo delle emozioni.

Nondimeno è importante imparare a calmare le emozioni per il nostro bene e quello delle persone che ci stanno vicine

Come si manifesta la rabbia?

La rabbia può assumere forme diverse. Ci sono casi in cui viene trattenuta per lungo tempo e non si riesce proprio a distaccare il pensiero dagli eventi che l’hanno procurata. Altre volte viene trattenuta un po’ meno, ma poi si manifesta con esplosioni incontrollate.

Anche il modo in cui si manifesta la rabbia può essere differente. Alcuni di noi manifestano la rabbia in maniera furiosa e immediata, a volte incontrollabile e la esprimono urlando e usando parole dure e offensive.

Per altri, invece, la rabbia è uno stato d’animo difficile da ammettere e non c’è modo di manifestarla apertamente. In questi casi tratteniamo e reprimiamo la rabbia.

Tuttavia, la scarichiamo diversamente attraverso il sarcasmo, il fare polemica o con l’ irritazione e l’ impazienza.

Entrambe le modalità sono sbagliate e soprattutto portano a conseguenze negative.

Qualunque sia il modo con cui la esprimiamo, la rabbia incontrollata può influire negativamente sulla salute fisica e sul benessere emotivo.

La ricerca scientifica dimostra che la rabbia e l’ostilità possono aumentare le probabilità di sviluppare malattie coronariche e indurre un peggioramento in chi ne è già a rischio.

La rabbia, può anche portare a problematiche di ansia e di stress, disturbi psicosomatici e depressione. Oltre tutto, la rabbia può anche contribuire a comportamenti violenti e danneggiare gravemente i rapporti con familiari, amici e colleghi.

Tipologie di rabbia

Esistono due tipologie di rabbia.

Secondo lo psicologo statunitense Albert Ellis vi sono due principali tipologie di rabbia:

Rabbia Esplosiva e Disinibita
Consiste in esplosioni di rabbia incontrollata e sproporzionata, di solito non premeditata. Può compromettere significativamente la vita sociale e lavorativa. In questi casi l’aggressività prende il sopravvento, è sproporzionata rispetto agli avvenimenti ed è fuori dal controllo della persona.
La rabbia esplosiva può associarsi anche a disturbi della personalità o ad altri disturbi psicologici come disturbo bipolare o disturbo depressivo.
Rabbia Implosiva e Inibita

Quando la rabbia è trattenuta a lungo può essere deleteria, sia per la chiarezza dei rapporti che per la propria salute. In questi casi non è visibile, ma agisce in maniera subdola, per poi esplodere all’improvviso.

Le persone che hanno una rabbia implosiva, rimuginano pensieri rabbiosi, mantenendo un’aria serena all’esterno.

Questo meccanismo è estremamente lesivo è porterà a lungo andare, a un esplosione di rabbia pericolosa, quando questa si manifesterà per un qualche evento scatenante. Inoltre la rabbia implosiva genera sentimenti dolorosi e porta ad una profonda insoddisfazione.

Strategie per tenere sotto controllo la rabbia
La rabbia può essere causata da eventi interni o esterni. Possiamo sentirci arrabbiati con una persona o con una situazione in generale. Può manifestarsi quando ci troviamo in un ingorgo stradale o prendercela costantemente con la situazione politica del paese.

In ogni caso i sentimenti di rabbia vanno gestiti da dovunque provengano.

La cosa importante è codificare alcune regole di comportamento e poter destinare spazi e tempo adeguati per consentire lo sfogo ragionato di questa emozione. La rabbia è uno strumento di sopravvivenza, una fonte di energia.

E’ una reazione primordiale di attacco – fuga e si radica nei fondamentali meccanismi psico-biologici della sopravvivenza. Disturba il nostro stato di equilibrio e ci avvisa di qualche minaccia per consentirci di attaccare e/o di fuggire da questa.

L’espressione della rabbia è molto soggettiva, infatti ad un avvenimento esterno irritante alcuni reagiscono con relativa calma e altri con aggressività immediata. Questo è dovuto alla personale esperienza di sviluppo.

Infatti, nello sviluppo dell’individuo si costituisce internamente la cosiddetta mappa cognitiva con una serie di indicatori meno consapevoli, che sono definiti fattori inconsci.

Secondo lo psicoanalista inglese John Bowlby sono tre gli elementi fondamentali di risposta quando il bambino è momentaneamente abbandonato: la protesta, la disperazione, il distacco.

E sempre seguendo Bowlby possiamo comprendere come la protesta sia attinente alla emozione della rabbia.

Se nel nostro sviluppo siamo stati segnati da molti eventi primari di abbandono, da adulti risulteremo più sensibili a quei comportamenti, anche simbolicamente, che possono rievocare la nostra sofferenza primaria di abbandono.

Ecco perché la rabbia, spesso, nasce da fonti interne.
La rabbia è un’emozione che stimola molta energia, ma il più delle volte non trova collegamento con un processo cognitivo consapevole.

Quali sono i fattori che determinano l’esplosione della rabbia?

Alcuni fattori giocano un ruolo fondamentale nell’esplosione della rabbia.

Fra questi principali e più importanti sono:

L’ Ansia
La negazione delle emozioni
Il risentimento verso gli altri
La Depressione
La scarsa Autostima
Anche la solitudine e i problemi relazionali determinano l’insorgere della rabbia.

LA RABBIA SI PUÒ CONTROLLARE E GESTIRE
Il controllo e la gestione della rabbia è fondamentale per il proprio e l’altrui benessere. Bisogna solo cercare dentro di noi la spinta a volerlo fare.

I processi di gestione della rabbia hanno a che fare con l’autocontrollo e possono essere di due tipi.

Si possono applicare simultaneamente:

Tecniche di rilassamento come il Training Autogeno per sviluppare consapevolezza e autodisciplina.
Un percorso di Psicoterapia, che ti aiuti a identificare le aree problematiche e quindi sviluppare un piano d’azione per modificarle.

Alcune Strategie utili per gestire la rabbia

Quando la rabbia riguarda noi, per prima cosa, cerchiamo di capire veramente perché siamo arrabbiati.

Poi poniamoci delle domande:

In questo momento è realisticamente giustificabile la mia rabbia
Che significati sto attribuendo alla situazione?
Cosa ci guadagnerò arrabbiandomi e cosa mi costerà?
Quali altri modi posso utilizzare per ottenere quello che cerco?
Quando la rabbia riguarda l’altro, potrebbe essere utile:

Fare chiarezza sul problema
Cercare di tranquillizzare l’altro
Utilizzare l’energia per la soluzione del problema
Utilizzare una pianificazione per trovare momenti e luoghi di sfogo

Come può aiutare uno psicoterapeuta?

Lo psicoterapeuta può aiutarti ad apprendere strategie utili per controllare la tua rabbia. Può aiutarti a cercare dentro di te di individuare le tue zone problematiche, così da potere sviluppare un programma terapeutico adeguato alla tua situazione che ti aiuti a cambiare.