Fisarmonica: Pietro Roffi vince l’Orpheus Award


Pietro Roffi si aggiudica l’Orpheus Award, il premio critica per la migliore produzione per fisarmonica nella musica classica in Italia

Pietro Roffi con la sua fisarmonica vince l'Orpheus Award

Il talentuoso Pietro Roffi si aggiudica l’Orpheus Award 2021, il premio critica per le produzioni di fisarmonica promosso dall’Associazione Promozione Arte. Nei giorni scorsi è stato assegnato durante una diretta streaming questo importante riconoscimento per il mondo della fisarmonica e delle ance.

L’undicesima edizione del concorso, suddiviso in tre sezioni, premia la miglior produzione italiana per fisarmonica nella “musica classica”“musica jazz”,  “world/popular music” e prevede uno speciale premio alla carrieraLa direzione artistica è affidata al noto giornalista e critico musicale Gerlando Gatto che ha monitorato la valutazione, da parte di 17 critici musicali non solo italiani, di oltre 40 produzioni discografiche pubblicate nel biennio 2019-2020.

Pietro Roffi è stato il vincitore dell’Orpheus Award nella categoria “musica classica” con il suo album d’esordio “1999”. Una raccolta di brani che raccontano la lontananza da luoghi, persone e sensazioni, vissute anche una sola volta, che ancora risuonano dentro con forza. Sono storie musicali ispirate dai vicoli e dalle mura dei paesi in cui è cresciuto, tra intime riflessioni e vividi ricordi d’infanzia; sono tappe fondamentali del viaggio intrapreso dall’artista con la fisarmonica in spalla che, a partire dalle campagna intorno a Roma, dalle sue radici, raggiunge paesi lontani migliaia di chilometri. Il live, tratto dall’album uscito per INRI Classic, è anche una fotografia inedita della vita di Pietro Roffi: una visione dello strumento che si allontana dal suo contesto tradizionale per fondersi con atmosfere elettroniche.

Nelle ultime settimane, mentre lavorava al suo secondo album in uscita nel 2021, il musicista ha ricevuto un’altra grande gratificazione. Il suo “Nocturne“, brano contenuto in 1999, è stato inserito nel nuovo album di Ksenija Sidorova, pubblicato per Alpha Classics, arrangiato in quest’occasione per fisarmonica e quintetto d’archi.

Biografia

Con la fisarmonica in spalla, Pietro Roffi ha girato il mondo. Nato nel 1992, ha cominciato a suonare la fisarmonica all’età di sei anni e si è laureato con lode e menzione d’onore al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Ha debuttato come solista all’Auditorium Parco della Musica di Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di Carlo Rizzari, suonando una Serenata scritta dal premio Oscar Dario Marianelli in occasione del novantesimo compleanno di Ennio Morricone, alla presenza del Presidente della Repubblica. Svolge un’intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi in più di centocinquanta concerti in tutto il mondo, come solista e con orchestre sinfoniche, in sale prestigiose come il “Die Glocke” a Brema (Germania) con la Internationalen Jugendsinfonieorchesters, dove ha eseguito il concerto “Fairy Tales” per fisarmonica e orchestra di V. Trojan, e il “Romanian Athenaeum” a Bucarest (Romania) con l’Orchestra Giovanile Nazionale diretta da Gabriel Bebeselea, ricevendo ovunque apprezzamenti da pubblico e critica musicale. Ha suonato inoltre in Lituania, dove nel 2017 ha debuttato con le Variazioni Goldberg di Bach, in Italia (dove si è esibito, tra l’altro, per la IUC Concerti alla Sapienza, nel Teatro del Grande Eliseo, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, per Expo Milano 2015, per Notti a Castel Sant’Angelo, per Nuova Consonanza e al Narnia Festival), in Inghilterra (Royal Academy of Music di Londra e nella Cattedrale di Peterborough), in Argentina (con una tournée sold-out in tredici città), a Malta (Bir Miftuħ International Music Festival), in Cina (Pechino, Tianjing e presso la Nanjing University of Arts), in Australia (Melbourne e Woodend Winter Arts Festival nel Victoria State), in Brasile (a Rio de Janeiro, presso la Sala Italia e il Museu Nacional de Belas Artes), in Croazia , Spagna e Norvegia. Nel 2017 si esibisce nella Suite da concerto dalle musiche per il film Anna Karenina composta da Dario Marianelli con la Roma Tre Orchestra al Teatro Palladium di Roma e al Teatro Verdi di Pordenone, sotto la direzione di

Luciano Acocella; nell’occasione conosce il compositore premio Oscar che lo chiama, nel novembre dello stesso anno, per registrare la colonna sonora del film “Nome di donna” del regista Marco Tullio Giordana. Nel 2010 ha vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale di Castelfidardo (cat. musica leggera). Ha frequentato seminari con pionieri dello strumento come O. Murray (Regno Unito), C. Jacomucci (Italia), Y. Shishkin (Russia), F. Angelis (Francia), M. Rantanen (Finlandia), S. Hussong (Germania), C. X. Qing (Cina), R. Sviackevicius (Lituania), I. Alberdi (Spain), A. Melichar (Austria). Ha tenuto master-classes come docente nella National University of Music di Bucarest e registrato concerti live per TV e radio nazionali in Romania, Italia e Cina. Viene annualmente invitato a rappresentare l’Italia da Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura nel mondo. A settembre del 2019 Pietro ha pubblicato il suo primo album da solista di composizione originali (per fisarmonica ed elettronica) con l’etichetta torinese INRI Classic. Suona una Bugari Armando Spectrum, costruita a Castelfidardo. È cresciuto e vive a Valmontone, cittadina

vicino Roma. Ha recentemente inciso la colonna sonora di “Pinocchio” (di Matteo Garrone) scritta da Dario Marianelli, candidata ai Premi David di Donatello e registrato e coprodotto insieme ai Mokadelic la musiche per serie “La Garçonne” per France2.