Tumori testa-collo: xevinapant nuovo trattamento


Tumori della testa e del collo: Merck ha siglato un accordo globale di licenza per il trattamento sperimentale xevinapant

Tumori testa-collo: nuove opzioni terapeutiche. I risultati di uno studio sul gene p53 mutato predicono la risposta alla terapia mirata

Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato un accordo globale di licenza con Debiopharm (Losanna, Svizzera) per lo sviluppo e la commercializzazione di xevinapant (Debio 1143). Xevinapant, un antagonista orale dell’inibitore delle proteine dell’apoptosi (IAP, Inhibitor of Apoptosis Proteins), è l’unica terapia della sua categoria ad aver raggiunto uno stato avanzato di sviluppo clinico e ha la possibilità di diventare un trattamento first in class. Xevinapant è attualmente oggetto di ricerca nello studio di fase III TrilynX per il carcinoma a cellule squamose della testa e del collo localmente avanzato (LA SCCHN, locally advanced squamous cell carcinoma of the head and neck) ad alto rischio non precedentemente trattato, in associazione alla chemioterapia a base di platino e alla radioterapia a frazionamento standard con modulazione dell’intensità.

“In qualità di azienda leader nel settore della scienza e della tecnologia, siamo in continua evoluzione nelle nostre tre aree di business per assicurarci di essere nella migliore posizione possibile nella creazione di valore sostenibile. Ciò comprende l’integrazione di tecnologie altamente promettenti, come nel caso della concessione in licenza di xevinapant. Questa sostanza in fase avanzata di sviluppo completa la nostra pipeline nel settore dell’healthcare, che sarà nei prossimi anni uno dei principali driver di crescita di Merck”, ha affermato Stefan Oschmann, Presidente dell’Executive Board e CEO di Merck.

“Nel contribuire allo sviluppo di Xevinapant, grazie alla nostra esperienza e conoscenza nei tumori della testa e del collo, abbiamo l’opportunità di esplorare una nuova importante opzione di trattamento in un ambito in cui esistono importanti  bisogni non soddisfatti e nel quale altri approcci, tra cui l’immunoterapia, hanno avuto scarsi risultati. La promettente efficacia a lungo termine di Xevinapant, nell’ambito dello studio clinico di Fase II, fa emergere che l’antagonismo dello IAP ha la potenzialità di essere un approccio rivoluzionario in questo tumore” ha dichiarato Peter Guenter, membro dell’Executive Board di Merck e CEO Healthcare. “Guardando al futuro, continueremo a cercare opportunità per aumentare le innovazioni in-house del nostro portafoglio in oncologia con soluzioni innovative per i pazienti affetti da tumore.”

In base ai termini dell’accordo, Merck acquisisce i diritti esclusivi per lo sviluppo e la commercializzazione di xevinapant in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, e co-finanzierà con Debiopharm lo studio registrativo TrilynX di Fase III attualmente in corso , uno studio globale a doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato su 700 pazienti, per valutare l’efficacia e la sicurezza di xevinapant rispetto al placebo quando associato alla chemioradioterapia (CRT) definitiva nei pazienti con un SCCHN localmente avanzato ad alto rischio e trattabili con il cisplatino. Inoltre, Merck darà inizio anche ad a uno studio globale di Fase III per la valutazione dello xevinapant nei pazienti con tumore della testa e del collo localmente avanzato che non tollerano la chemioterapia a base di cisplatino ad alte dosi associata alla radioterapia. L’accordo comprende anche i diritti di sviluppo relativi ai derivati pre-clinici di xevinapant sia in termini di associazione che di singole molecole. Debiopharm riceverà in anticipo 188 milioni di Euro e fino a 710 milioni di Euro al raggiungimento di milestone regolatorie e commerciali, come anche i pagamenti di royalties. Le parti prevedono la chiusura della transazione all’inizio del secondo trimestre 2021 (Q2 2021).

“I risultati aggiornati relativi a xevinapant mostrano come esso abbia il potenziale per migliorare lo standard di cura in questo specifico setting di trattamento dei tumori della testa e del collo, rispondendo ad un bisogno clinico non soddisfatto dei pazienti con questa patologia,” ha dichiarato Bertrand Ducrey, Chief Executive Officer di Debiopharm. “Merck è fortemente qualificata per lo sviluppo di xevinapant, grazie alla sua ampia conoscenza dei tumori della testa e del collo e alla sua presenza consolidata nel settore dell’oncologia a livello globale.”

“Il tumore della testa e del collo localmente avanzato ha un impatto fortemente debilitante e spesso compromette la capacità di deglutire, parlare e respirare. Con gli attuali standard di trattamento, almeno la metà dei pazienti avrà una recidiva, solitamente entro i primi due anni. Sulla base dell’efficacia osservata nello studio di Fase II, nel quale l’associazione di xevinapant con la CRT ha dimezzato il rischio di morte, questo trattamento sperimentale ha la potenzialità di diventare un nuovo standard di cura del quale avevamo una forte necessità,” ha affermato il Prof. Jean Bourhis, Responsabile del Dipartimento di Radio-Oncologia del Policlinico Universitario di Losanna e ricercatore principale dello studio di Fase III TrilynX.

I risultati dello studio randomizzato di Fase II in doppio cieco hanno mostrato come l’associazione di xevinapant allo standard di cura a base di CRT abbia permesso un miglioramento statisticamente significativo del 21% nel tasso di controllo locoregionale a 18 mesi, l’endpoint primario, rispetto al placebo con la CRT nei pazienti con LA SCCHN ad alto rischio (54% [95% CI: 39 a 69] rispetto a 33% [95% CI: 20 a 48]; odds ratio 2,69 [95% CI: 1,13 a 6,42]; p=0,026). Un beneficio significativo sulla sopravvivenza libera da progressione (PFS, progression-free survival) è stato osservato rispetto al braccio di controllo dopo un follow-up di due anni (HR=0,37, 95% CI: 0,18 a 0,76; p=0,0069). A tre anni di follow-up, xevinapant in associazione a CRT ha mostrato una riduzione significativa del rischio di morte pari al 51% rispetto al placebo in associazione a CRT (HR=0,49, 95% CI: 0,26 to 0,92; p=0,0261). Circa due terzi dei pazienti nel gruppo trattato con xevinapant sono sopravvissuti a tre anni, rispetto al 51% del gruppo di controllo. I miglioramenti statisticamente significativi nella PFS e nella durata della risposta sono stati mantenuti per tre anni.2 Xevinapant ha mostrato un profilo di sicurezza prevedibile e gestibile senza una sostanziale tossicità aggiuntiva rispetto allo standard CRT. I risultati principali dello studio sono stati pubblicati sul The Lancet Oncology e i dati di follow-up a tre anni sono stati presentati al  Virtual Congress 2020 della European Society for Medical Oncology (ESMO).

Nel febbraio 2020, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso la Breakthrough Therapy Designation a xevinapant per il trattamento dei pazienti con LA SCCHN non precedentemente trattati, in associazione con l’attuale standard di cura, la chemioterapia a base di platino e la radioterapia a frazionamento standard con modulazione dell’intensità, sulla base dei risultati di Fase II.