Sclerosi sistemica: tocilizumab aiuta i polmoni


Interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica: tocilizumab potrebbe stabilizzare o migliorare la funzione polmonare

Interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica: tocilizumab potrebbe stabilizzare o migliorare la funzione polmonare

Il trattamento con tocilizumab potrebbe stabilizzare o migliorare la funzione polmonare nei pazienti con interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica (SSc-ILD). Questo è quanto sembrano suggerire i risultati di un’analisi post-hoc dei dati di un trial di fase 3 (the focuSSced trial), controllato vs. placebo, in doppio cieco, sull’impiego di tocilizumab sottocute in questi pazienti, che includeva il ricorso alla Tac toracica a risoluzione elevata per valutare sia il coinvolgimento polmonare che la fibrosi. L’analisi in questione è stata pubblicata sulla rivista Arthritis & Rheumatology.

Obiettivi e disegno dello studio
Tocilizumab si era dimostrato in grado di preservare la funzione polmonare in due trial clinici randomizzati e controllati nella sclerosi sistemica all’esordio, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. Questo effetto, tuttavia, doveva essere ancora caratterizzato in termini di coinvolgimento polmonare documentato mediante radiografia quantitativa.

L’analisi post-hoc dello studio focuSSed ha cercato di colmare il gap, valutando l’impatto di tocilizumab sul mantenimento della funzione polmonare, stratificando i bracci di trattamento in base al grado di coinvolgimento polmonare radiografico.

I risultati
Dei 210 partecipanti al trial focuSSed, 136 presentavano, all’inizio dello studio, interstiziopatia polmonare ed erano stati randomizzati a trattamento settimanale sottocute con tocilizumab 162 mg o placebo per 48 settimane.

Al basale, due pazienti su 3 con intertizionapatia polmonare presentavano un coinvolgimento moderato-severo del polmone all’indagine radiografica, definito dalla presenza di opacità a specchio, a cella d’alveare e da reticoli fibrotici interessanti almeno il 20% del polmone in toto.

Dai risultati a 48 settimane è emerso che i pazienti trattati con tocilizumab mostravano un declino dello 0,1% della FVC, mentre nel gruppo placebo il declino era ancora maggiore (-6,3%).
Dopo stratificazione dei dati dei pazienti in base alla severità del coinvolgimento polmonare, è emerso che quelli con malattia polmonare lieve trattati con tocilizumab mostravano un declino percentuale del 4,1% della FVC, rispetto al 10% del gruppo placebo; quelli con malattia di grado moderato, invece, mostravano un incremento medio percentuale di FVC pari allo 0,7% se trattati con tocilizumab, rispetto ad una riduzione del 5,7% di FVC nel gruppo placebo.

Nei pazienti con coinvolgimento polmonare severo, si è avuto, infine, un incremento della FVC pari al 2,1% nel gruppo sottoposto a trattamento attivo rispetto ad una riduzione del 6,7% nel gruppo placebo.
Non solo: i pazienti trattati con tocilizumab hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo dell’1,8% nel tasso di coinvolgimento polmonare, largamente osservato nei pazienti con coinvolgimento polmonare più esteso al basale.

Inoltre, i pazienti con coinvolgimento polmonare superiore al 20% dell’organo in questione hanno mostrato una riduzione significativa del 4,9% dell’area polmonare interessata, mentre quelli del gruppo placebo hanno mostrato un incremento significativo della fibrosi.

In conclusione, il trattamento con tocilizumab di pazienti con ILD-SSc e malattia cutanea progressiva ha stabilizzato la FVC a 48 settimane, indipendentemente dall’estensione dell’interstiziopatia polmonare o della fibrosi documentate radiograficamente.

Nel commentare i dati, i ricercatori hanno sottolineato come la maggior parte dei pazienti con sclerosi sistemica sviluppi successivamente interstiziopatia polmonare – soprattutto quelli con SSc diffusa cutanea e livelli elevati di alcuni marker (es. CRP). Questi pazienti, con caratteristiche a rischio elevato, soprattutto quelli con la malattia nella fase iniziale di sviluppo, rappresentano un target importante per interventi farmacologici tempestivi, dato che la ILD è largamente irreversibile in presenza di SSc.

Bibliografia
Roofeh D et al. Tocilizumab Prevents Progression of Early Systemic Sclerosis Associated Interstitial Lung Disease. Arthritis & Rheumatology 2021
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