Il cloro dell’acqua della piscina alleato contro l’acne


Il cloro presente nell’acqua della piscina ha un’azione disinfettante e dunque può contribuire a risolvere il problema dell’acne

Il cloro presente nell'acqua della piscina ha un'azione disinfettante e dunque può contribuire a risolvere il problema dell'acne

I problemi di acne non precludono l’attività in piscina: a differenza di quello che comunemente si crede, il cloro presente nell’acqua della piscina non solo non nuoce alla pelle acneica ma addirittura le giova, disinfettandola.

A spiegarlo è Marcello Monti, responsabile della Dermatologia in Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano: «Il cloro non interagisce in nessun modo con le lesioni acneiche. L’acne è una patologia dermatologica che si sviluppa nei follicoli piliferi, e quindi in profondità, non sulla superficie della pelle, dove né l’acqua, né il cloro riescono ad arrivare. Non si può dunque parlare degli “effetti“ del cloro sull’acne, semplicemente perché tra i due fattori non c’è interazione. Anzi: il cloro sulla pelle ha una certa azione disinfettante».

Che cos’è l’acne?

L’acne è un disordine cronico-infiammatorio del follicolo pilifero e delle ghiandole sebacee. Le fasi di evoluzione dell’acne sono tre, e sono caratterizzate rispettivamente dalla presenza di comedoni (punti neri chiusi e aperti), di papule (elementi infiammati) e di pustole (foruncoli col puntino bianco o giallo). Il comedone è un tappo che si forma allo sbocco del follicolo e favorisce lo sviluppo dei batteri all’interno, dando origine al foruncolo.

Nonostante le rassicurazioni dei dermatologi circa la frequentazione della piscina da parte dei soggetti acneici, non è infrequente imbattersi in ragazzi con l’acne che lamentano un peggioramento della patologia dopo essere stati immersi nell’acqua della piscina: «I pazienti acneici – spiega il professor Monti – sono di solito in trattamento dermatologico con specifiche sostanze; spesso non è quindi l’acne a interferire con il cloro, ma il trattamento che si sta seguendo. L’acido retinoico, ad esempio, assottiglia particolarmente la pelle e la può rendere più vulnerabile alla presenza del cloro. In questi casi si può quindi consigliare al paziente una nuova terapia che sia più compatibile con la frequentazione della piscina, ad esempio la Terapia Fotodinamica. I ragazzi andando in piscina oltre a fare sport sfogano anche tensioni e ansie, che sono tra le cause dell’acne: è dunque un’attività che va il più possibile favorita».