FANS e sanguinamento peri-operatorio: nessun legame


FANS e sanguinamento peri-operatorio, una revisione sistematica della letteratura e metanalisi smentisce il collegamento

FANS e sanguinamento peri-operatorio, una revisione sistematica della letteratura e metanalisi smentisce il collegamento

Secondo una revisione sistematica della letteratura e metanalisi pubblicate su Journal of the American College of Surgeons, è improbabile che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), usati in analgesia intraoperatoria, siano la causa di complicanze emorragiche post-operatorie. Gli autori evidenziano nelle conclusioni che questi farmaci andrebbero maggiormente usati in chirurgia anche per diminuire l’uso di oppioidi.

Gli oppioidi, che costituivano la spina dorsale dei programmi per ottimizzare la gestione del dolore per i pazienti ospedalizzati, possono avere conseguenze deleterie significative, sia sulla funzione intestinale, sia a livello di depressione respiratoria, e anche abuso.

È sempre più riconosciuta l’efficacia dell’analgesia non oppioide, paragonabile in termini di efficacia ad alcuni analgesici oppioidi e anche il ruolo dell’analgesia multimodale che supera l’analgesia oppioide esclusiva.

In particolare, si sta cercando di far emergere i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come importante aggiunta o sostituzione degli oppioidi in alcuni pazienti e come strategia efficace per frenare l’abuso di oppioidi nelle nostre comunità.

Tuttavia, l’accettazione dell’uso dei FANS in questo contesto è stata lenta a causa di preoccupazione per gli effetti collaterali, incluso il sanguinamento.
In questa revisione sistematica della letteratura, gli autori dell’Università della California hanno cercato di capire se il rischio di sanguinamento nel periodo perioperatorio è causato dai FANS.

La ricerca è stata eseguita utilizzando i database elettronici (MEDLINE, EMBASE), utilizzando termini di ricerca che coprono l’intervento mirato (uso di FANS) e gli esiti di interesse (complicazioni chirurgiche, sanguinamento), limitatamente ad articoli in lingua inglese di qualsiasi data. È stata eseguita anche una metanalisi dei dati.

Sono stati esaminati un totale di 2.521 articoli e 229 sono stati selezionati sulla base del titolo e dell’abstract. Settantaquattro manoscritti soddisfacevano i criteri di inclusione negli anni 1987-2019.
Questi studi includevano 151.031 pazienti e 12 tipi di FANS, i più comuni dei quali ketorolac, diclofenac e ibuprofene in un’ampia gamma di procedure da ORL, seno, addome, plastica e altro. Più della metà erano studi randomizzati e controllati.

Le categorie più comuni di interventi chirurgici studiati sono stati interventi al seno (alcuni con ricostruzione), interventi addominali comprese le procedure aperte e laparoscopiche, dell’orecchio, del naso e della gola, che erano per lo più tonsillectomie e operazioni ortopediche comprese alle articolazioni e alla colonna vertebrale.

Il tipo di FANS utilizzato variava, così come i tempi e la via di somministrazione. I tipi di FANS studiati includevano ketorolac, diclofenac, ibuprofene, celecoxib, ketoprofene e parecoxib. I FANS inclusi in meno di 4 studi comprendevano flubiprofene, indometacina, lornoxicam, meloxicam, rofecoxib e tenoxicam, con alcuni studi che ne hanno valutati due o più.

Sessantadue studi erano solo con FANS non selettivi. I FANS sono stati somministrati in tempi diversi durante l’assistenza perioperatoria e talvolta in più momenti (pre/post, intra/post, ecc.), incluso preoperatorio, intraoperatorio e postoperatorio.

Gli studi sono stati raggruppati per quattro tipi di complicanze emorragiche chirurgiche: 1) “ematoma” come definito dallo studio; 2) tornare in sala operatoria proprio a causa di emorragie; 3) necessità di trasfusioni di sangue nel periodo post-operatorio e 4) tutti gli altri tipi di “sanguinamento” dovuti a complicanza (es. “sanguinamento del sito chirurgico”, “sanguinamento post-operatorio che richiede compressione” e “sanguinamento perioperatorio”.

Le metanalisi per tutti e tre i motivi sopra elencati, non hanno mostrato differenze di rischio in nessuna delle tre categorie studiate tra i FANS rispetto ai gruppi non FANS (p=0,49, p=0,79 e p=0,49, rispettivamente).
Il punteggio di qualità spaziava da punteggi che indicano qualità più bassa (pari a 12) a punteggi che indicano una qualità più alta (pari a 25).

Secondo quanto riportato dagli autori, i risultati di questa revisione sistematica e metanalisi forniscono prove convincenti che i FANS, se usati nel periodo preoperatorio, intraoperatorio o postoperatorio, non sono statisticamente associati a sanguinamento clinico nei pazienti chirurgici. L’uso di FANS può essere probabilmente adottato in sicurezza da molti chirurghi senza timore di sanguinamento postoperatorio associato.  Questa revisione copre un gran numero di pazienti e rimane coerente tra i tipi di FANS e di operazioni chirurgiche.

Bongiovanni T. et al., Systematic Review and Meta-Analysis of the Association Between Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drugs and Operative Bleeding in the Perioperative Period. J Am Coll Surg  2021 Jan 27;S1072-7515(21)00048-X.

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