“Aquiloni” è il nuovo album di Stefano Colli


Stefano Colli debutta con l’album “Aquiloni”: fuori in formato digitale e fisico, con un booklet interamente illustrato da Patrick Fongarolli Frizzera

"Aquiloni" è il nuovo album di Stefano Colli

Aquiloni” è l’album di esordio di Stefano Colli, che arriva dopo l’uscita dei singoli  “Crudele” e “Guarda la notte” e dopo le esperienze televisive del Festival di Castrocaro (RAI 1) e di The Voice of Italy (RAI 2 nel Team di Gigi D’Alessio).

L’album, prodotto e arrangiato da Giancarlo Di Maria, è composto da nove tracce che includono sette pezzi inediti, una cover del brano “La lettera che non scriverò mai”, portato al successo da Fiorella Mannoia, e un prologo introduttivo, recitato dal noto attore italiano Ivano Marescotti.  Il progetto si arricchisce della preziosa collaborazione di Giò Di Tonno, nel brano “Indispensabile”, di Iskra Menarini in “Mozambico” e di Rebecca Pecoriello nel singolo di lancio “Aquiloni”,  di cui la cantante pescarese è anche autrice.

Aquiloni” è la  title  track e il singolo di lancio dell’album, non a caso: il brano è la chiave di lettura di tutta l’opera che si caratterizza per un sincretismo artistico che, del resto, rispecchia proprio la poliedricità di Stefano. Una ricerca che si concretizza in un’opera pluriartistica, che unisce letteratura, musica, teatro, arti visive.

Dal punto di vista tematico, possiamo definire “Aquiloni” un inno all’unicità dell’essere umano e alla continua ricerca del senso profondo della vita, in cui ogni uomo è protagonista spaesato. Una ricerca che a volte lo mette nella condizione di voler abbandonare tutto; ecco allora che “Aquiloni” vuol ricordare e sottolineare l’unicità e il valore di ognuno di noi, la ricchezza del proprio mondo interiore, nella diversità di essere e di amare. Se gli aquiloni, nell’immaginario collettivo, rappresentano la libertà, nel brano diventano anche emblema dell’essere umano, sospinto da venti e correnti che sembrano guidarne il percorso; l’uomo è un aquilone che percorre il suo tragitto, il cammino della vita, evolvendo ad ogni incontro, evento, esperienza, bella o brutta che sia, ma restando libero e sempre più consapevole della propria identità ed unicità. Il testo vuol essere, pertanto, un appello e una rivendicazione di tale libertà e, al contempo, della necessità e del diritto di proteggere la bellezza che ancora rimane in noi e attorno a noi.

L’arrangiamento, colorato dal pianoforte e da un piccolo organico d’archi, con qualche apertura cinematografica, rimane elegantemente al sevizio della composizione e diventa contrappunto vocale dei due protagonisti.

Il disco è fuori sia in formato digitale sia fisico, con un booklet interamente illustrato da Patrick Fongarolli Frizzera, noto per il suo progetto artistico “Il lato fresco del cuscino”.

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