Il calcio piange Mauro Bellugi: è morto a 71 anni


Lutto nel mondo del calcio: è morto a 71 anni l’ex difensore dell’Inter e della Nazionale Mauro Bellugi. Aveva contratto il Covid e subìto l’amputazione delle gambe

Il calcio piange Mauro Bellugi: è morto a 71 anni

E’ morto questa mattina all’ospedale Niguarda di Milano Mauro Bellugi. L’ex calciatore dell’Inter e della Nazionale, 71 anni, nei mesi scorsi aveva contratto il Covid a causa del quale gli erano state amputate entrambe le gambe. La notizia della scomparsa, spiega l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it) e’ stata data dalla famiglia: Bellugi e’ morto a seguito di un’infezione.

INTER: CI LASCIA UN GRANDE UOMO E COMBATTENTE

“Se il calcio e’ cosi’ amato e’ perche’ quando le storie del campo diventano storie di vita i calciatori non sono solo campioni ma degli esempi. Mauro Bellugi per il calcio e per l’Inter e’ stato questo: un combattente, un compagno di squadra fedele, un avversario stimato. La sua forza e il suo spirito combattivo l’hanno accompagnato sul campo e nella vita, anche quando ha deciso di combattere la battaglia piu’ difficile, oggi ci lascia un grande uomo, un grande calciatore, un grande interista”. Queste le parole di cordoglio dell’Inter per la scomparsa di Mauro Bellugi.

Quella dell’Inter per l’ex difensore e’ stata una chiamata del destino, una proposta impossibile da rifiutare, un incontro che gli ha cambiato la vita e che l’ha reso interista per sempre. Nel settore giovanile nerazzurro, continua l’Inter nel ricordo pubblicato sul sito- giocava da mezz’ala segnando anche diversi gol, poi nel 1969 arrivo’ la chiamata in Prima Squadra e l’incontro con Herrera: il suo compito era diventato quello di difendere la porta, a tutti i costi. Davanti c’erano grandi campioni e amici, Suarez, Corso, Boninsegna, Mazzola… ma un gol Bellugi lo fece, una firma che rimase indimenticabile contro il Borussia Mönchengladbach, nell’andata degli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1971/1972.

Tra i momenti piu’ belli delle sue 137 presenze in nerazzurro dal 1969 al 1974 anche la conquista dello Scudetto del 1970/71, un trofeo rincorso e conquistato con tutta la grinta che ha sempre contraddistinto il suo modo di giocare, il suo amore per il calcio e per la vita. Il suo spirito da guerriero l’ha accompagnato sempre, dalle battaglie per diventare ‘grande’ a quelle piu’ difficili che hanno caratterizzato l’ultimo periodo della sua vita.

“Aveva compiuto 71 anni il 7 febbraio e fino all’ultimo ha voluto lasciare al mondo un messaggio di forza e di speranza, ha raccontato il bello del calcio e della vita, quella per cui vale la pena lottare ed e’ stato ripagato dall’abbraccio di tutti, dei suoi tifosi, dei compagni, degli avversari e delle persone che hanno riconosciuto in lui quell’esempio di vita che oggi piu’ che mai diventa prezioso. Nella sua storia c’e’ forza, determinazione, allegria, amore e speranza. Ciao Mauro“.

FIGC DISPONE MINUTO RACCOGLIMENTO SU TUTTI CAMPI

In memoria di Mauro Bellugi, scomparso questa mattina a Milano all’eta’ di 71 anni, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha disposto l’effettuazione di un minuto di raccoglimento su tutti i campi. Difensore cresciuto nelle giovanili dell’Inter, con cui ha collezionato 90 presenze vincendo uno scudetto nella stagione 1970/71, Bellugi in carriera ha vestito anche le maglie di Bologna, Napoli e Pistoiese, diventando all’inizio degli anni ’80 vice allenatore del club toscano. In Nazionale ha disputato 32 gare, prendendo parte ai Mondiali del 1974 e del 1978 e al Campionato Europeo del 1980.