Draghi al Senato: ecco il discorso programmatico


Il premier Mario Draghi oggi al Senato per il discorso programmatico: “Basta rivalità, ora spirito repubblicano. Battere tutti insieme la pandemia”

Draghi al Senato: ecco il discorso programmatico

Stamani il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto il suo discorso programmatico al Senato. Ecco una sintesidella mattinata a Palazzo Madama e i passaggi salienti.

Cinquantuno minuti di discorso, una trentina di applausi, un lapsus (sui ricoverati in terapia intensiva), la citazione di papa Francesco sull’ambiente e quella di Cavour sulle riforme, qualche mugugno. E un passaggio che cambia il clima dell’aula: “La governance del Programma di ripresa e resilienza è incardinata nel ministero dell’Economia e finanza con la strettissima collaborazione dei ministeri competenti che definiscono le politiche e i progetti di settore. Il Parlamento verrà costantemente informato sia sull’impianto complessivo, sia sulle politiche di settore”. Insomma, giù le mani dai soldi del Recovery, a gestirli sarà il Mef.

Mario Draghi si presenta in Senato per chiedere la fiducia e inizia a parlare alle 10.17. L’inizio è dedicato alla pandemia, il linguaggio è quello bellico: un virus “nemico” da “combattere” stando in “trincea”. Il primo applauso, alla fine saranno una trentina, lo incassa quando promette di informare i cittadini “con sufficiente anticipo” se le regole anti-Covid e le restrizioni cambieranno. Mani che battono e mugugni, invece, quando ringrazia Conte. Qualche protesta anche quando parla di Unione europea e “sovranità condivisa”.

Draghi dedica un lungo passaggio alla scuola, anche qui applausi ma freddi. Il presidente del Consiglio parla dei giovani (“La nostra missione di italiani è consegnare un Paese migliore e più giusto ai figli e ai nipoti”), e della questione femminile (“Dobbiamo riequilibrare il gap salariale e il welfare, permettendo il superamento della scelta tra famiglia e lavoro”). Poi l’ecologia: “Proteggere il futuro dell’ambiente, conciliandolo con il progresso e il benessere sociale, richiede un approccio nuovo”. L’applauso più lungo Draghi lo riceve sulla collocazione internazionale dell’Italia. Il governo, promette, “sarà convintamente europeista e atlantista”. Quando condanna la violazione dei diritti umani in Russa l’entusiasmo non coinvolge tutta l’aula. Anche nel passaggio sui migranti gli applausi inciampano. “Oggi l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere”, dice infine ricevendo il secondo applauso più intenso. Quando termina sono le 11.08. L’aula è quasi tutta in piedi a battere le mani. “Mi dite voi quando posso sedermi?”, domanda lui.

La pandemia

Battere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare la vita dei cittadini è una trincea dove combattiamo tutti insieme“, dice il presidente del Consiglio Mario Draghi come spiega la Dire (www.dire.it) ricordando la “principale responsabilità nazionale” nel suo discorso al Senato. “Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole“.

“Vorrei rivolgere un pensiero, partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica che la pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite o fermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loro enorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perché possano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei loro diritti, alla normalità delle loro occupazioni”.

Il governo

“Un esecutivo come quello che ho l’onore di presiedere, specialmente in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, è semplicemente il governo del Paese. Non ha bisogno di alcun aggettivo che lo definisca”.

“Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità”, ha proseguito Mario Draghi, parlando in Senato.

Poi, aggiunge: “Nei momenti più difficili della nostra storia, l’espressione più alta e nobile della politica si è tradotta in scelte coraggiose, in visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili. Perché prima di ogni nostra appartenenza, viene il dovere della cittadinanza. Siamo cittadini di un Paese che ci chiede di fare tutto il possibile, senza perdere tempo, senza lesinare anche il più piccolo sforzo, per combattere la pandemia e contrastare la crisi economica. E noi oggi, politici e tecnici che formano questo nuovo esecutivo siamo tutti semplicemente cittadini italiani, onorati di servire il proprio Paese, tutti ugualmente consapevoli del compito che ci è stato affidato. Questo è lo spirito repubblicano del mio governo“.

“Mai così emozionato”

“Non vi è mai stato, nella mia lunga vita professionale, un momento di emozione così intensa e di responsabilità così ampia”, ha detto Draghi. L’emiciclo ha applaudito a lungo.

La scuola

Il presidente Draghi, nel suo discorso, ha indicato il ritorno a scuola come una priorità, anche allungando l’orario o modificando il calendario scolastico. Ecco cos’ha detto: Draghi: “Scuola? Tornare in presenza, allungare orario e calendario”.

Imprese? “Un errore proteggerle tutte”

“Uscire dalla pandemia non sarà come riaccendere la luce. Questa osservazione, che gli scienziati non smettono di ripeterci, ha una conseguenza importante. Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi”.

L’ambiente

“Il riscaldamento del pianeta ha effetti diretti sulle nostre vite e sulla nostra salute, dall’inquinamento, alla fragilità idrogeologica, all’innalzamento del livello dei mari che potrebbe rendere ampie zone di alcune città litoranee non più abitabili”, ha ricordato Draghi.

“Lo spazio che alcune megalopoli hanno sottratto alla natura potrebbe essere stata una delle cause della trasmissione del virus dagli animali all’uomo”, ha aggiunto.

Per quel che riguarda “l’orientamento del nuovo Governo”, le sue “missioni”, il “Programma è finora stato costruito in base ad obiettivi di alto livello e aggregando proposte progettuali in missioni, componenti e linee progettuali”, ha poi detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nell’Aula del Senato. “Nelle prossime settimane rafforzeremo la dimensione strategica del Programma- dice Draghi- in particolare con riguardo agli obiettivi riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’inquinamento dell’aria e delle acque, la rete ferroviaria veloce, le reti di distribuzione dell’energia per i veicoli a propulsione elettrica, la produzione e distribuzione di idrogeno, la digitalizzazione, la banda larga e le reti di comunicazione 5G”.