Niente concerti: Ketama126 attacca la politica


Ketama126 contro la politica: “Senza live dovrò cambiare mestiere e nazione”. Il rapper su Instagram parla a nome di tutta la categoria spettacolo

Ketama126 catapultato nel 2060 per “Spara”

Il mondo dello spettacolo senza concerti e show non può andare avanti, “sarò costretto a cambiare mestiere e paese”. Ne è convinto Ketama126, che in questi giorni ha commentato senza filtri l’andamento della pandemia di Covid e i risvolti negativi per la musica. Il rapper – come ha specificato in uno degli ultimi messaggi pubblicati su Instagram – si fa portavoce di una categoria ormai allo stremo, a suo parere ignorata dalla classe politica.

“Senza lavoro – scrive l’artista, al secolo Paolo Baldini – non si pagano le tasse e si è costretti a fare reati o emigrare in un altro paese. Questo è il prezzo che stiamo pagando, le vite che stiamo distruggendo e non basterà un vaccino a ripararle.

Lo sfogo, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), era iniziato qualche giorno fa nelle storie di Instagram del rapper, che amareggiato aveva dichiarato: Se entro un anno non finisce questa situazione e non si possono ricominciare a fare i live, ma i live veri, non seduti e non in streaming, ma live come li facevo prima, allora sarò costretto a cambiare mestiere, a cambiare nazione perché questa nazione mi ha solo rubato i soldi, mi ha tolto il lavoro e distrutto i miei sogni”.

Non meno pungente il commento sui politici italiani: Sono degli idioti, stupidi e ignoranti, oltre che dei delinquenti. Non si rendono conto che se gli ho dato soldi finora era solo grazie alla musica. Se non ho più la musica, non gli darò più una lira”.

Ketama ha assicurato di non avere intenzione di adattarsi al protrarsi anche nel 2022 della situazione attuale con teatri, palazzetti, cinema e stadi ancora chiusi. Come si evolverà la situazione non è dato saperlo, certo è che tutti – come Kety – sperano in un epilogo positivo.