Erasmus+: gioventù da record negli ultimi 6 anni


Numeri record per Erasmus+: gioventù. Tra 2014 e 2020 oltre 126mila partecipanti e si intensificano le attività network dei giovani ambasciatori della mobilità europea

Erasmus+: gioventù da record negli ultimi 6 anni

Sono 126.207 i partecipanti, nel periodo 2014-2020, al programma europeo ‘Erasmus+: gioventù’, gestito in Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Tra questi, risultano coinvolti anche 29.671 ragazzi con minori opportunità, che vivono in contesti di disagio oppure che sono a rischio di esclusione sociale. In 7 anni, l’Agenzia ha erogato 88 milioni di euro, fondi che sono stati suddivisi in 3.192 idee e proposte presentate da organizzazioni con le quali i giovani realizzano progetti, e che per la maggior parte (il 70%) sono associazioni e organizzazioni non governative, ma anche enti pubblici, fondazioni, gruppi informali, scuole, istituti.

Tali progetti hanno visto la partecipazione di 66.975 partner provenienti da tutta Europa, in particolare da Spagna (11%), Romania (7%), Grecia (7%), Polonia (5%), Turchia (5%), Portogallo (5%) e Bulgaria (5%).

Diverse le tematiche trattate nel periodo 2014-2020: in primis la partecipazione attiva, segno che le nuove generazioni vogliono essere protagoniste; poi il tema dell’inclusione sociale che attesta le forti sensibilità delle ragazze e dei ragazzi, e anche ambiente, innovazione e tecnologia per favorire uno sviluppo inclusivo e partecipativo.

“Dietro i numeri di questo successo ci sono la qualità e il valore delle tante persone che vi hanno lavorato con dedizione e passione- dichiara Lucia Abbinante, Direttrice Generale dell’Agenzia– dai dipendenti dell’Agenzia Nazionale per i Giovani ai direttori che mi hanno preceduto, da tutte le organizzazioni fino agli Youth workers, ai formatori, e ai volontari e ai giovani che ci hanno dato fiducia. Con lo stesso entusiasmo, siamo pronti a proseguire il lavoro: il nuovo programma Erasmus+ 2021-2027, con un budget di oltre 26 miliardi, sarà più inclusivo, più digitale e più green. Altro dato fondamentale da sottolineare è che circa l’80% dei ragazzi che ha partecipato ai programmi europei ritiene di aver acquisito conoscenze e competenze trasversali risultate determinanti nel mercato del lavoro”.

Oggi è iniziato il percorso partecipativo dedicato a rafforzare il network EuroPeers Italia, i giovani ambasciatori della mobilità europea, per attivare sui territori il maggior numero di ragazze e ragazzi che hanno partecipato a scambi giovanili, esperienze di volontariato europeo, progetti di solidarietà europei, dialogo strutturato a livello europeo e/o ad altre opportunità previste nell’ambito dei Programmi Ue per i giovani, Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarieta’.

“La comunità giovanile è oggi chiamata a svolgere un compito importantissimo per l’Europa: partecipare aggiunge Lucia Abbinante, Direttrice Generale dell’Agenzia– Agenzia Giovani sta compiendo questo investimento sul ruolo dei giovani ambasciatori dando loro la possibilità di costruire una mappa di attività peer to peer per sensibilizzare tanti altri giovani, attraverso il racconto della loro esperienza diretta, sulle opportunità e sui temi promossi dai programmi europei. Portiamo l’Europa nella quotidianità dei giovani, nelle scuole, nelle università, nei centri culturali. E con grande orgoglio annuncio che l’Italia ospiterà il Meeting internazionale degli Europeers, il prossimo autunno”, conclude la direttrice.

L’Agenzia Nazionale per i Giovani è un ente governativo, vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea, istituito dal Parlamento italiano in attuazione della Decisione 1719/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa. Gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà e iniziative di concerto con il Governo con risorse nazionali del fondo Politiche Giovanili. Offre ai ragazzi dai 13 ai 30 anni opportunità ed occasioni in tema di mobilita’, formazione, educazione, volontariato e scambio.

In un mercato del lavoro in continua evoluzione l’acquisizione di competenze non formali attraverso la partecipazione a progetti di scambio, solidarietà o attività di volontariato rende i ragazzi più spendibili nel mercato del lavoro, migliorando cosi’ la loro occupabilità.

L’Agenzia, attraverso i programmi europei che gestisce, risponde in particolare a questa esigenza.