Nelle zone gialle il 1° febbraio riaprono i musei


Seguendo le indicazioni sanitarie per il contenimento della pandemia dall’1 febbraio riaprono i musei nelle regioni che sono diventate zone gialle

Seguendo le indicazioni sanitarie per il contenimento della pandemia dall’1 febbraio riaprono i musei nelle regioni che sono diventate zone gialle

Prosegue la riapertura dei musei e dei parchi archeologici del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo nelle regioni classificate gialle così come previsto dalle disposizioni introdotte dal Dpcm del 14 gennaio 2021. Sulla base dell’ordinanza firmata ieri dal ministero della Salute, riaprono quindi da lunedì 1 febbraio i luoghi della cultura in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Lazio e Calabria, che si aggiungono così a quelli di Toscana, Campania, Basilicata e Molise che già avevano riaperto al pubblico dal 18 gennaio. In tutte queste regioni i musei saranno pertanto aperti dal lunedì al venerdì nei soli giorni feriali con orari e modalità verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali. Rimangono ancora chiusi al pubblico i musei e i parchi archeologici statali in Puglia, Umbria, Sardegna.

MOSTRE E APPUNTAMENTI NEI MUSEI DI ROMA

A partire da lunedì 1 febbraio come spiega la Dire (www.dire.it), a Roma riaprono al pubblico, secondo le indicazioni sanitarie per il contenimento della pandemia, il Palazzo delle Esposizioni, Macro e Mattatoio e i Musei Capitolini, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, il Museo di Roma a Palazzo Braschi, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo di Roma in Trastevere, la Galleria d’Arte Moderna, i Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo Napoleonico, Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura, Villa di Massenzio. E’ quanto si legge in una nota del Campidoglio.
Al loro interno, spiega la nota, i visitatori potranno ritrovare le collezioni permanenti con i tanti capolavori conservati, oltre alle numerose mostre prorogate e ad alcune importanti novità espositive, sinora rinviate a causa della pandemia in corso. Inoltre, saranno nuovamente aperte le aree archeologiche dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana e uscita dal Foro di Cesare su Via dei Fori Imperiali), dalle 08.30 alle 16.30 (ultimo ingresso 15.30), e del Circo Massimo, dalle 9.30 alle 16.30 (ultimo ingresso 15.30), all’interno del quale sarà attivo anche Circo Maximo Experience. Servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura.
Le riaperture, prosegue la nota, sono promosse da Roma Culture e tutte le informazioni e gli aggiornamenti si potranno seguire sul sito culture.roma.it e sugli account social @cultureroma. I musei e le aree archeologiche saranno aperti anche il lunedì in considerazione della chiusura prevista nel fine settimana dal DPCM in vigore.

Si inizia il 1 febbraio con la tappa unica italiana della mostra Josef Koudelka, continua la nota del Campidoglio, Radici Evidenza della storia, enigma della bellezza, organizzata da Contrasto e Magnum Photos, al via al Museo dell’Ara Pacis. Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, l’esposizione del maestro ceco documenta il suo straordinario viaggio alla ricerca delle radici della nostra storia. Sarà l’estratto di un’inedita e personale riflessione sull’antico, sul paesaggio e sulla bellezza compiuta lungo trent’anni di vita, toccando diciannove diversi paesi e visitando più di cento siti archeologici tra i più rappresentativi per la storia del Mediterraneo. La mostra aprirà al pubblico alle 14.

Al Macro si avviano contemporaneamente dal 3 febbraio tutte le sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva il programma del direttore artistico Luca Lo Pinto che presenta otto nuovi progetti espositivi, tra cui “Campo di Marte”, prima grande personale in un’istituzione museale italiana di Nathalie Du Pasquier.
È dedicata agli scavi promossi da Bonaparte a Roma la mostra Napoleone e il mito di Roma, che sarà ospitata ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, museo che riaprirà dal 4 febbraio con la nuova esposizione, proprio nell’anno in cui ricorre l’anniversario del bicentenario della morte dell’imperatore francese, si legge ancora nella nota. La mostra, a cura di Claudio Parisi Presicce, Simone Pastor, Massimiliano Munzi, Nicoletta Bernacchio, analizzerà il contesto culturale e letterario della seconda metà del XVIII secolo (neoclassicismo e l’estetica del sublime) e dedicherà approfondimenti ad aspetti urbanistici, quali ad esempio gli scavi del settore centrale della Basilica Ulpia, la Colonna Traiana valorizzata dal Governo Napoleonico di Roma, l’Egittomania di Napoleone e molti altri aspetti di grande rilevanza, relativi all’annessione di Roma all’Impero dal 1809 al 1814. In quegli anni Roma diventa città imperiale seconda solo a Parigi per volontà di Napoleone stesso.
Al Mattatoio in partenza nel Padiglione 9B il 9 febbraio parte la mostra “Luigi Presicce. Le Storie della Vera Croce” a cura di Angel Moya Garcia che raccoglie un ciclo di dieci episodi, iniziato nel 2012, che compone un’unica grande opera esposta per la prima volta nella sua totalità, sottolinea la nota. Nel Padiglione 9A aprirà al pubblico il 22 febbraio l’esposizione “Fotografia. Nuove Produzioni 2020 per la Collezione Roma” a cura di Francesco Zizola che raccoglie le immagini di 5 grandi protagonisti internazionali della fotografia contemporanea che raccontano la Capitale attraverso il loro sguardo. Molte sono le mostre che i visitatori ritroveranno all’apertura del sistema museale cittadino, si legge ancora nella nota del Comune di Roma. A cominciare dai Musei Capitolini, con la splendida mostra sulla storia del collezionismo dei marmi antichi, romani e greci, I marmi Torlonia. Collezionare capolavori (fino al 29 giugno). L’esposizione è il risultato di un’intesa del Ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo con la Fondazione Torlonia; e nello specifico, per il Ministero, della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con la Soprintendenza Speciale di Roma. Il progetto scientifico di studio e valorizzazione della collezione è di Salvatore Settis, curatore della mostra con Carlo Gasparri. Electa, editore del catalogo, cura anche l’organizzazione e la promozione dell’esposizione. Il progetto d’allestimento è di David Chipperfield Architects Milano, negli ambienti dello spazio espositivo dei Musei Capitolini a Villa Caffarelli, tornati alla vita dopo oltre cinquanta anni grazie all’impegno di Roma Capitale per restituire alla cittadinanza un nuovo spazio espositivo progettato e interamente curato della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La Fondazione Torlonia ha restaurato i marmi selezionati con il contributo di Bvlgari che è anche main sponsor della mostra. Il progetto della luce è stato scritto da Mario Nanni, lumi Viabizzuno. Sempre ai Musei Capitolini l’esposizione Il Tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione Roberto Longhi con il celebre dipinto del Caravaggio Ragazzo morso da un ramarro (prorogata fino al 2 maggio) e alla mostra fotografica Lockdown Italia visto dalla Stampa Estera (fino al 28 febbraio). Alla Galleria d’Arte Moderna è stata prorogata fino al 28 marzo 2021 Sten Lex. Rinascita, la mostra che racchiude una selezione di opere dei due noti muralisti italiani e uno stencil poster visibile nel chiostro.
Proseguono al Museo di Roma in Trastevere le due esposizioni Sulle tracce del crimine. Viaggio nel giallo e nero Rai e Roma. Massimo Siragusa, evidenzia la nota. Il primo percorso racconta l’evoluzione e le trasformazioni del genere giallo e investigativo, dai primi sceneggiati alle serie tv odierne, mentre il secondo, attraverso cento immagini del fotografo siciliano, indaga la periferia della Capitale e le sue molteplici contraddizioni. Da Trastevere a Piazza Navona alla scoperta dell’esposizione ospitata dal Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 28 febbraio: Per gioco. La collezione di giocattoli della Sovrintendenza Capitolina mette in evidenza la linea sottile tra gioco e vita comune, accompagnando i visitatori in un viaggio nell’antichità attraverso l’evoluzione del giocattolo. A Villa Borghese, all’interno del Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, sarà ancora possibile visitare fino al 28 febbraio la mostra Cruor. Renata Rampazzi, l’esposizione che racconta le lotte dell’artista contro la discriminazione di genere.

Alla riapertura i visitatori dei Musei di Villa Torlonia troveranno ad accoglierli: La Signora dell’arte. Opere dalla collezione di Bianca Attolico da Mafai a Vezzoli al Casino dei Principi, la mostra a cura di Ludovico Pratesi con circa sessanta opere che attraversano un secolo di storia dell’arte (fino al 5 aprile); gli interventi site-specific sul tema della metamorfosi dal titolo Rami. Veronica Montanino (fino al 28 marzo), pensati dall’artista per il Casino Nobile; gli arazzi e gli aquiloni della mostra Un mondo fluttuante. Opere su carta di Anna Onesti, alla Casina delle Civette (fino al 28 marzo). Dal 4 febbraio riapre al Palazzo delle Esposizioni la Quadriennale d’Arte 2020 – “Fuori” a cura di Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, in cui 43 artisti delineano attraverso le loro opere un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi, prorogata fino alla primavera del 2021. Riparte anche “Domani Qui Oggi” a cura di Ilaria Gianni promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mibact che presenta il lavoro dei dieci artisti emergenti selezionati all’interno del Premio AccadeMibact.
È possibile effettuare l’acquisto dei biglietti di ingresso ai musei Civici e/o alle mostre direttamente nelle biglietterie ma rimane fortemente consigliato il preacquisto da casa tramite il sito www.museiincomuneroma.it (acquisto con 1€ di prevendita), ricorda la nota. Questa procedura consente di annullare le code in biglietteria e ridurre gli affollamenti nelle sale, grazie all’assegnazione di fasce orarie in cui presentarsi per entrare al museo e iniziare la visita. Una volta completato l’acquisto sarà sufficiente stampare la ricevuta e mostrarla cartacea o digitale all’ingresso del museo scelto e/o della mostra. Il consiglio è valido anche per i possessori della MIC card, per i quali la prenotazione allo 060608 è gratuita. È consigliato l’acquisto online della MIC Card (con 1 euro di prevendita) con ritiro in biglietteria dei musei.

Per Palazzo delle Esposizioni, Macro e Mattatoio, conclude la nota, l’accesso agli spazi espositivi avviene ad intervalli temporali definiti al fine di evitare assembramenti e garantire la sicurezza del pubblico. Gli ingressi sono consentiti solo previa prenotazione nominale obbligatoria ai sito www.palazzoesposizioni.it (le prenotazioni saranno aperte dal 2 febbraio), www.museomacro.it (prenotazioni aperte dal 30 gennaio) e www.mattatoioroma.it (prenotazioni aperte dal 2 febbraio) fino al raggiungimento del numero massimo di visitatori previsto per i singoli intervalli.

BOLOGNA RIAPRE MUSEI, POLITTICO GRIFFONI È ORA O MAI PIÙ

Ora o mai più: restano soltanto due settimane per vedere il Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, esposto a palazzo Fava, a Bologna. Dal 15 febbraio infatti, le 16 tavole, riunite per la prima volta dopo 300 anni in un’unica esposizione, torneranno ai loro musei originari, sparse in nove musei in tutto il mondo, da Washington a Londra, da Parigi al Vaticano. Con l’ingresso in zona gialla dell’Emilia-Romagna, che di fatto dà il via alla riapertura dei musei, le porte di palazzo Fava sono pronte ad accogliere i visitatori per ‘La Riscoperta di un capolavoro’, mostra voluta fortemente dall’Istituzione Bologna Musei che è riuscita a convincere le altre gallerie a “straordinarie proroghe dei prestiti concesse dai musei prestatori”. Da lunedì dunque si riparte, con orari allungati per permettere la fruizione ad un pubblico più ampio possibile, nel rispetto delle norme di sicurezza contro la diffusione del coronavirus. Palazzo Fava infatti sarà aperto dalle 8 alle 21.30, e l’Istituzione museale sotto le Due Torri ha organizzato anche delle visite guidate. Si può scegliere se farle al pomeriggio, in replica giovedì 4 e 11 febbraio alle 18.30, o alla mattina. In questo caso, la visita diventa ‘dolce’ perchè i visitatori possono scegliere anche la modalità ‘visita + colazione’ al prezzo di 22 euro (tutto compreso).

Riapre anche, all’oratorio di Santa Maria della Vita, ‘Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna’, 100 potenti scatti in bianco e nero dei fotoreporter Walter Breveglieri e Paolo Ferrari che disegnano la mappa di 50 anni di crimine nella città, mentre nella Chiesa sarà nuovamente visitabile il ‘Compianto sul Cristo Morto’ di Niccolò dell’Arca (entrambi dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19). Il museo della Storia di Bologna a palazzo Pepoli riaprirà invece dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 19; anche San Colombano è pronta ad accogliere i visitatori della Collezione Tagliavini di strumenti antichi dal martedì al venerdì (orari: 11-13 e 15-19), mentre la biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale consentirà ai visitatori, oltre al servizio di consultazione e prestito già attivo, la possibilità di fermarsi nella sala lettura.