Il fascino della cravatta: come scegliere quella giusta


Pillole di stile: come scegliere la cravatta giusta. In seta ma anche cashmere, lana, cotone o lino ecco come districarsi tra modelli e dress code

Il fascino della cravatta: come scegliere quella giusta

Tempo di saldi invernali e perché dunque non approfittare degli sconti per acquistare una bella cravatta di qualità da poter sfoggiare in ufficio, ad un’intervista di lavoro, seppur online, o meglio ancora in occasioni speciali?

Non sempre piacevole da indossare a causa della sensazione di costrizione al collo – specialmente se non si è abituati ad indossarla come spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) – si è cercato nel tempo di evitarla, soprattutto tra i giovani, attraverso mode sempre più casual ma si sa, il tempo è galantuomo ed ha premiato questo accessorio che ancora oggi viene indossato nella maggior parte delle occasioni formali.

Scopo principale della cravatta è puramente decorativa e di trait-d’union tra la camicia e la giacca. Per questa ragione un completo sprovvisto di questo accessorio lo possiamo definire ‘incompleto’ alla vista del nostro osservatore. Per ovviare a questo vuoto visivo molti designers propongono camicie con collo alla coreana, dolcevita in seta e foulards pregiati: piccoli stratagemmi per risultare comunque eleganti.

Il materiale per eccellenza della cravatta è indiscutibilmente la seta ma la sua bellezza risplende anche in altre fibre naturali come il cashmere, lana, cotone, misto lino-seta o semplicemente in lino. L’importante è saper abbinare questi tessuti sapientemente e nelle giuste occasioni.  Vediamole nel dettaglio e seguendo i consigli del rinomato guru del dress code di stile maschile Bernhard Roetzel:

1. Cravatte Fantasia – Ignorate dai tradizionalisti convinti, le cravatte fantasie(floreali, con disegni piccoli o grandi) sono un trionfo di creatività e, chi le indossa, attira l’attenzione su di sé come il miele per le api. Da usare per delle cene eleganti ma non in un contesto business o per occasioni speciali.
2. Cravatte a Pois – Bellissime i pois bianchi su sfondo blu scuro o rosso brillante ma d’estate sono perfette con i pois molto piccoli su sfondo rosa e giallo pallido. Più sono grandi, più l’effetto visivo è maggiore. In ufficio sono ammissibili pois bianchi su sfondo nero o blu scuro e anche per cene eleganti e occasioni speciali ma in quel caso la dimensione del pois deve essere molto piccolo.
3. Cravatte a Tinta Unita – La scelta sulla tinta è per coloro che vogliono semplificarsi la vita perché il suo abbinamento con la camicia è decisamente semplificata. Accostate a camicie più vistose risultano perfette in un contesto business così come in uno elegante e formale. Non a caso viene spesso scelta per apparizioni televisive e nei dibattiti politici (generalmente rosso vino o blu navy) abbinata a camicie dai colori chiari.
4. Cravatte con motivi geometrici – Innegabile la voglia di possederne almeno una nel proprio guardaroba. Ottima da indossare al lavoro e in occasioni speciali con un unico accorgimento: evitate i disegni troppo grandi e con un effetto ottico troppo accentuato (cravatte con effetto tridimensionale o riflessi abbaglianti) perché potrebbero distrarre e disturbare l’occhio dei nostri interlocutori.
5. Cravatte Tartan Scozzesi – Numerosi le varianti di cravatte con motivi a quadri disponibili sul mercato. Indice di una spiccata personalità si sposa perfettamente con un abito scuro in ambiente lavorativo e per cene eleganti. Se volete possederne una vi consigliamo il Blackwatch perché più sobrio rispetto agli altri tartan esistenti.
6. Cravatte Tricot – Molto in voga negli Anni ’60 e ’70 ma ora ritornata in auge, la cravatta di maglia di seta (o tricot) aiuta a rilassare un look troppo formale. Da indossare per occasioni informali o casual-chic è sconsigliato per la sera. Esistono diverse larghezze di cravatta in maglia per cui è importante che sia proporziata ai rever della giacca. La cravatta tricot viene consigliata un po più larga nel caso di rever molto ampi e più stretta in caso di rever stretti.
7. Cravatta a Righe – Di origine anglosassone, la cravatta a righe nasce come elemento identificatore e di appartenenza ad una particolare università o club. Prediletta dall’uomo che ama vestirsi in maniera poco vistosa ma che non rinuncia alla possibilità di farsi notare giocando con le combinazioni di colori: meno vistosi in occasioni speciali e contesti lavorativi, più vistosi in occasioni formali. Bellissimi gli accostamenti verde, rosso vivo, marrone e giallo per weekend di lavoro fuori città.
8. Cravatte con Disegno Cashmere o Paisley – Di origine orientale ma diffuse soprattutto in Gran Bretagna, i caratteristici disegni a forma di goccia ricurva sono ispirati ai simboli della fertilità e si vendono generalmente in seta opaca. Abbinabile sia ad una giacca sportiva che nel business, facendo attenzione ai colori che in questo caso sono preferibili tenui.
9. Cravatte in Principe di Galles, Shepherd’s Plaid e Spigato – Questi motivi li ritroviamo generalmente anche nei tessuti maschili scelti per il proprio completo giacca e pantaloni per cui si sposano meglio con una camicia a tinta unita. Perfetti i motivi piccoli per il lavoro mentre si possono osare motivi più grandi nelle occasioni informali. Attraverso la scelta della cravatta e del suo tipo di nodo scelto, l’uomo, seppur inconsapevolmente manifesta la sua personalità.

Esistono più di 70 modi di annodare la cravatta, con uno specifico nome, nella maggior parte dei casi, presi a prestito dai propri inventori e ciascuno di essi esprime un modo di essere o di voler essere visto. Ricordate che potete acquistare la più elegante cravatta sul mercato o dal miglior sarto ma se non la sapete annodare sarà del tutto inutile. Si dice che saper fare un buon nodo è un’arte per cui ecco le regole da seguire:

1. Abbottonate sempre l’ultimo bottone in alto della camicia.
2. Alzare il colletto e sistemare la cravatta attorno al collo.
3. Dopo aver composto il nodo, alzate verso l’alto la cravatta. ed abbassate il colletto controllando che l’ultimo bottone sia coperto dal nodo.
4. Controllate che la pala della cravatta arrivi alla cintura ma non oltre.
5. Stringete il nodo.

Ultimo consiglio di stile per chiunque decida di indossare questo affascinante accessorio è sicuramente: “una volta entrati in un luogo con la cravatta, la si deve tenere, comunque” (cit. Laura Pranzetti Lombardini).