Sindromi simil-influenzali: casi più che dimezzati


Sindromi simil-influenzali: secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità si registrano 1,5 casi ogni 1.00 assistiti contro i 3,9 della stagione scorsa

Sindromi simil-influenzali: secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Superiore di Sanità si registrano 1,5 casi ogni 1.00 assistiti contro i 3,9 della stagione scorsa

Nella 52° settimana del 2020 in Italia l’incidenza delle sindromi simil-influenzali continua ad essere stabilmente sotto la soglia basale con un valore pari a 1,5 casi per mille assistiti. Nella scorsa stagione in questa stessa settimana il livello di incidenza era pari a 3,9 casi per mille assistiti.

In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale tranne Valle d’Aosta. E’ quanto rende noto l’ultimo bollettino stilato dall’Istituto Superiore di Sanita’ (ISS). La maggiore incidenza si registra nella fascia di età 0-4 anni con 3,03 casi per mille assistiti. Segue la fascia 15-64 anni con 1,46 casi ogni mille; poi la fascia con età uguale o superiore a 65 anni con 1,25 casi e infine bambini e adolescenti tra i 5 e i 14 anni con 1,12 casi ogni mille assistiti.

La stima dei casi totali di quest’ultima settimana del 2020 è di 92.000 nuovi casi, per un totale di circa 1.265.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza che quest’anno è iniziata a metà novembre. Nella precedente stagione il numero di casi simil-influenzali stimati nella stessa settimana era stato pari a circa 225.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 1.587.000 casi.

Da sottolineare, spiega il portale Insieme contro il cancro, che a causa emergenza Covid-19, P.A di Bolzano, P.A. di Trento, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza.