Radioterapia: riconosciuti sintomi di reazione avversa


Nelle pazienti con tumore al seno sottoposte a radioterapia, sintomi indicativi di una reazione avversa sono dolore, prurito, edema e astenia

Nelle pazienti con tumore al seno sottoposte a radioterapia, sintomi indicativi di una reazione avversa sono dolore, prurito, edema e astenia

Nelle donne con carcinoma mammario sottoposte a radioterapia, il sotto-riconoscimento di sintomi indicativi di una reazione avversa, come dolore, prurito, edema e astenia, è un fenomeno comune, che ha maggiori probabilità di verificarsi tra i pazienti giovani e quelli di colore. È il riscontro di uno studio di confronto tra le valutazioni degli esiti riferiti dai pazienti (Patient Reported Outcome, PRO) e quelli riportati dai medici secondo i criteri di terminologia comune per gli eventi avversi (Common Terminology Criteria for Adverse Events, CTCAE) in merito a quattro sintomi raccolti in modo indipendente: dolore al seno, prurito, edema e astenia.

Lo studio, presentato al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) da Reshma Jagsi, del Department of Radiation Oncology della University of Michigan, ha riguardato 9868 pazienti con cancro al seno sottoposti, dopo la mastectomia parziale, a radioterapia in 29 centri dislocati nello stato americano e facenti parte del Michigan Radiation Oncology Quality Consortium (MROQC).

«Riconoscere gli effetti collaterali di un trattamento è necessario per i medici per impostare una terapia in grado aiutare i pazienti a gestire la sintomatologia», ha detto l’autrice. «I medici, tuttavia, non valutano correttamente la gravità dei sintomi dei pazienti, il che può portare a una riduzione della qualità della vita».

Le valutazioni dello studio
I gradi dei CTCAE variano da 0 a 5, con il grado 0 riferito a un sintomo assente e il grado 5 riferito a un decesso correlato al sintomo. Si riteneva che i pazienti presentassero sintomi sostanziali se riferivano dolore moderato o grave, se riferivano fastidio frequente o continuo a causa di prurito o gonfiore o se avevano astenia significativa la maggior parte del tempo o continuativamente.

Secondo il protocollo dello studio, si riteneva che i medici non riconoscessero il dolore quando i pazienti riportavano un dolore moderato (punteggio 4-6), ma il dolore veniva classificato dai clinici come assente (punteggio 0 secondo i CTCAE) o quando i pazienti riferivano dolore grave (punteggio 7-10), ma il grado CTCAE indicato dai medici era ≤ 1.

Inoltre, si riteneva che i medici sottovalutassero prurito ed edema se li classificavano come assenti (grado CTCAE 0) quando invece i pazienti riferivano fastidio frequente o continuo.

Infine, i medici erano ritenuti sottovalutare l’astenia se la classificavano come assente (grado CTCAE 0), mentre, per contro, i pazienti riferivano di avere una spossatezza significativa la maggior parte delle volte o in modo continuo.

Sotto-riconoscimento dei sintomi frequente
Un sotto-riconoscimento di dolore, prurito, edema e astenia è stato riscontrato rispettivamente nel 30,9%, 36,7%, 51,4% e 18,8% delle segnalazioni di pazienti con sintomi sostanziali.

Tra i 5510 pazienti che hanno segnalato almeno un sintomo sostanziale durante la radioterapia, il 53,2% ha avuto un sotto-riconoscimento di almeno uno dei quattro sintomi presi in considerazione.

Associazione tra sotto-riconoscimento dei sintomi ed età, razza e regime di trattamento
Per valutare i fattori predittivi di un sotto-riconoscimento dei sintomi, i ricercatori hanno eseguito analisi di regressione logistica multivariate, evidenziando che il sotto-riconoscimento dei sintomi era associato a diversi fattori, tra cui età, razza e regime di trattamento.

Rispetto ai pazienti della fascia di età 60-69 anni, quelli al di sotto dei 50 anni e quelli tra i 50 e i 59 anni hanno mostrato una probabilità di sotto-riconoscimento dei sintomi superiore rispettivamente del 35% (OR 1,35; P < 0,001) o 21% (OR 1,21; P = 0,006).

Rispetto ai pazienti bianchi, i neri hanno mostrato una probabilità di sotto-riconoscimento dei sintomi del superiore del 92% (OR 1,92; P < 0,001) e quelli di razza diversa da quella nera asiatica una probabilità superiore dell’82% (OR 1,82; P = 0,002).

Altri fattori associati a un sotto-riconoscimento dei sintomi sono risultati il non utilizzo di un campo sopraclaveare (radioterapia diretta a un’area di drenaggio linfatico) e il ricorso a un frazionamento convenzionale (rispetto a un ipofrazionamento).

Riconoscimento dei sintomi da migliorare
«La raccolta dei PRO sembra essenziale per gli studi perché fare affidamento solo sui CTCAE per rilevare eventi avversi può portare a una sottovalutazione di sintomi importanti» ha osservato la Jagsi.

«Inoltre, poiché i medici sistematicamente non individuano sintomi sostanziali in alcuni pazienti, tra cui quelli giovani o di razza nera o di altra razza, migliorare l’identificazione della sintomatologia potrebbe essere un modo per ridurre le disparità nel trattamento del tumore e negli outcome, quanto meno nel setting della radioterapia per il tumore al seno», ha concluso l’autrice.

Fonte:
Jagsi R, et al. Identifying patients whose symptoms are under-recognized during breast radiotherapy: Comparison of patient and physician reports of toxicity in a multicenter cohort. SABCS 2020; abstract GS3-07. Link