Servizi segreti per la caccia ai senatori: bufera su Conte


Servizi segreti alla ricerca dei senatori per salvare il Governo: bufera su Conte dopo le indiscrezioni pubblicate su ‘La Stampa’ dal direttore Giannini

Servizi segreti alla ricerca dei senatori per salvare il Governo: bufera su Conte dopo le indiscrezioni pubblicate su 'La Stampa' dal direttore Giannini

“Le rivelazioni del direttore de ‘La Stampa’ Massimo Giannini sono gravissime. Nel suo editoriale, Giannini parla di uno ‘strano network’ che si starebbe occupando di reclutare senatori per conto del presidente del Consiglio Conte, un network di cui farebbero parte tra gli altri anche ‘generali della Guardia di Finanza’ e ‘amici del capo dei servizi segreti Vecchione’, oltre a ‘noti legali vicini al premier e presidenti di ordini forensi a nome dello Studio Alpa’. E’ doveroso che arrivino al piu’ presto chiare e nette smentite, altrimenti sarebbe opportuno che sulla questione venisse convocato subito il Copasir“. E’ quanto scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi come riferisce la Dire (www.dire.it).

“Davvero il direttore del Dis, sotto il cui coordinamento- prosegue Anzaldi- ci sono i servizi segreti, starebbe facendo pressioni per cercare senatori per Conte? Davvero sono coinvolti generali della Guardia di Finanza? Chiarezza su quella che Giannini chiama ‘moral suasion condotta con quel favore delle tenebre sempre negato’”.

La replica di Palazzo Chigi

“In merito all’editoriale di quest’oggi del Direttore del quotidiano la Stampa sono completamente destituite di ogni fondamento le gravissime insinuazioni in cui, facendo genericamente riferimento a quanto narrato dalle ‘cronache’ di questi giorni, si evoca un presunto ‘network’ che farebbe capo al Presidente del Consiglio al fine di ampliare la maggioranza e reclutare nuovi senatori”. A precisarlo sono fonti di Palazzo Chigi.

“Tra le altre cose appare particolarmente grave il riferimento a un presunto coinvolgimento in queste attivita’ anche dei vertici dell’intelligence. Il Presidente Conte, dopo aver consultato i vertici dell’Intelligence, smentisce qualsiasi loro coinvolgimento e contatto, anche solo indiretto, con membri del Parlamento e per attivita’ che risulterebbero in palese contrasto con la legge e con le finalita’ istituzionali proprie del comparto”, concludono.