Covid: da domenica 3 regioni rosse, 9 in arancione


Covid: da domenica Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano diventano rosse, altre 9 in arancione. Nel nuovo Dpcm impianti di sci chiusi fino al 15 febbraio, per i bar stop asporto dalle 18

Covid: da domenica Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano diventano rosse, altre 9 in arancione. Nel nuovo Dpcm impianti di sci chiusi fino al 15 febbraio, per i bar stop asporto dalle 18

Da quanto apprende l’agenzia Dire (www.dire.it), il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio. Passano in area rossa la provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Lombardia e Sicilia. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intanto, ha firmato il Dpcm contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19. Le norme entrano in vigore da sabato prossimo 16 gennaio fino al 5 marzo.

IMPIANTI SCI CHIUSI FINO AL 15 FEBBRAIO

Gli impianti sciistici potranno riaprire il 15 febbraio dopo l’adozione di linee guida anti covid da parte della Conferenza delle regioni e validate dal Cts. Lo prevede il Dpcm firmato dal presidente del Consiglio.

BAR E VENDITA BEVANDE, STOP ASPORTO DOPO LE 18

E’ vietata la vedita d’asporto dopo le 18 per i bar e gli esercizi simili senza cucina, ma anche per i commercianti specializzati nella vendita di bevande.

IN ZONE GIALLE RIAPRONO MUSEI E MOSTRE, CHIUSI CINEMA E TEATRI

In base alle nuove norme del Dpcm contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19, nelle zone gialle riaprono i musei e le mostre (ma solo nei giorni feriali e con contingentamento). Mentre restano ancora chiusi su tutto il territorio nazionale cinema, teatri, spazi per concerti e discoteche. Vietate anche le feste per i matrimoni (sia all’aperto che al chiuso), le sagre, le fiere e i congressi (possibili solo da remoto). Cerimonie pubbliche in assenza di pubblico. Riunioni di lavoro sempre a distanza nelle Pa (fortemente raccomandato nel privato).

Questo quanto prevede il testo: “Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Il servizio è organizzato tenendo conto dei protocolli o linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le amministrazioni e i soggetti gestori dei musei e degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di tutela dei lavoratori, tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi e delle attività svolte. Sono altresì aperte al pubblico le mostre, alle medesime condizioni previste per musei e istituti e luoghi della cultura”.

All’articolo 2 pero’ si precisa che su alcune aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto “sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica”. Quindi musei e mostre aperte solo nelle zone gialle.

Restano sospesi su tutto il territorio nazionale, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Nel Dpcm si precisa che restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi.

Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.

ACCESSO CHIESE E LUOGHI CULTO TENENDO CONTO DIMENSIONI

Su tutto il territorio nazionale l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico.

IN CASA FORTEMENTE RACCOMANDATO NON RICEVERE NON CONVIVENTI

Con riguardo alle abitazioni private, in tutte le regioni è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.