Nuovo Dpcm: verso stop a spostamenti tra regioni


Nel nuovo Dpcm verso lo stop allo spostamento tra regioni gialle e stretta sulla movida: le nuove regole dovrebbero entrare in vigore da giovedì

Nel nuovo Dpcm verso lo stop allo spostamento tra regioni gialle e stretta sulla movida: le nuove regole dovrebbero entrare in vigore da giovedì

Stop agli spostamenti tra regioni gialle, giro di vite sulla movida e niente weekend in zona arancione nel nuovo Dpcm per arginare il Covid-19. Si è da poco concluso il vertice tra Governo e Regioni sulle nuove misure di contrasto al Coronavirus che l’esecutivo dovrebbe introdurre da giovedì. Per l’ok definitivo bisognerà aspettare proprio giovedì mattina, dopo il passaggio in Parlamento previsto per mercoledì, verrà convocato un ulteriore incontro intorno alle 10. Durante il vertice di oggi, convocato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia a cui ha preso parte anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è discusso sulle indiscrezioni emerse in questi giorni per cui potrebbe arrivare l’ok definitivo.

Quindi, stop agli spostamenti tra Regioni, anche gialle, proroga della chiusura per bar e ristoranti alle 18 con divieto di asporto dopo le 18 per i bar e raccomandazione a non ospitare in casa più di due persone, anche nelle zone gialle. Ancora in forse la trasformazione del Paese in zona arancione durante il weekend, che comporterebbe la chiusura di ristoranti e centri commerciali. La misura è infatti osteggiata da Italia Viva. Tanti i governatori presenti al vertice, da quello della Lombardia Attilio Fontana – che per l’occasione si è presentato con la neo vice e assessore al Welfare, Letizia Moratti che ha rivolto un saluto ai presenti – a quello del Veneto Luca Zaia, quindi, Giovanni Toti della Liguria, Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna, Eugenio Giani della Toscana, Marco Marsilio dell’Abruzzo, Nino Spirlì reggente in Calabria e Vincenzo De Luca della Campania. Quest’ultimo ha chiesto linee univoche – e dure – per tutte le regioni. Infine, smentita da Speranza e Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni, l’ipotesi di far scattare la zona rossa ogni 250 contagi per 100mila abitanti. Secondo questi ultimi una misura del genere incentiverebbe i territori ad effettuare meno tamponi.

SPERANZA: “MODELLO PER FASCE ANCORA NECESSARIO, NO WEEKEND ARANCIONE”

“Senza le misure natalizie avremmo avuto altri numeri, la situazione europea è complessa. È necessario conservare il modello per fasce, con abbassamento soglie per entrare in una zona: RT 1 per arancione, 1.25 per la zona rossa, ma pensiamo di intervenire anche sugli indici di rischio anche per facilitare gli ingressi in arancione delle Regioni a rischio alto”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute, Roberto Speranza durante il vertice con le Regioni, convocato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Queste, secondo Speranza le misure contenute nella bozza in attesa di approvazione: Massimo due persone a casa, in tutte le zone; Divieto asporto dopo le 18 nei bar; stop alla mobilità tra regioni, anche gialle; zona bianca nelle regioni con soglie molto basse “per dare un segnale che il Paese sta facendo un lavoro che gli consentirà di entrare in una fase diversa in un tempo medio”. Nella bozza, infine, come spiega la Dire (www.dire.it) non è presente il weekend arancione.