Bellanova e i retroscena dell’ultimo Consiglio dei ministri


Teatrino imbarazzante tra Pd e M5s all’ultimo Consiglio dei ministri per Teresa Bellanova: “Finito quasi all’una di notte per discutere se aprire le scuole il 7 o l’11 gennaio”

Teatrino imbarazzante tra Pd e M5s all'ultimo Consiglio dei ministri per Teresa Bellanova: "Finito quasi all'una di notte per discutere se aprire le scuole il 7 o l'11 gennaio"

“Italia Viva e’ sempre rappresentato come il partito che crea problemi al governo ma ieri sera e’ andato in onda un teatrino imbarazzante non con Iv ma tra il Pd e il M5S“. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.

“Una discussione infinita – ha proseguito Bellanova – e un consiglio dei ministri che e’ iniziato alle 21 ed e’ finito quasi all’una di notte per discutere se aprire le scuole il 7 o l’11 gennaio. Il problema pero’ e’ molto piu’ serio: cioe’ se in questi mesi si e’ lavorato per permettere alla scuola di aprire in sicurezza”.

“La nostra valigia e’ pronta – ha ribadito la Bellanova a InBlu Radio – ma il problema vero e’ che risposte si danno a questo Paese. Credo sia da irresponsabili non farsi carico delle emergenze che l’Italia deve affrontare. Noi aspettiamo risposte. Capisco i tanti retroscena che si fanno e nella stragrande maggioranza senza fondamento ma noi siamo in attese di risposte rispetto a questioni concrete che abbiamo posto come ad esempio come devono essere gestite e a che cosa devono essere finalizzate le risorse del Recovery Fund. Il punto e’ come spendere questi 209 miliardi. Se si continua con la logica dei bonus non risolvono i problemi”.

“Spero che tutti – ha concluso Bellanova a InBlu Radio come riferisce la Dire (www.dire.it) – mettano da parte le loro ambizioni personali, le arroganze e presunzioni. C’e’ bisogno di capire che i problemi non si risolvono con comparsate televisive, dirette Facebook, annunci alla Nazione di notte e di giorno. I problemi si risolvono non perche’ diciamo ‘siamo i secondi in Europa sui vaccini’. Avere disponibili 470 mila vaccini e averne fatti soli 150 mila e’ un problema. Il vaccino e’ arrivato e noi non siamo in grado di somministrarlo adeguatamente perche’ in questo momento non c’e’ ancora un piano vaccinale reale e manca l’elenco dei centri vaccinali. Bisogna vaccinare h24 se vogliamo contrastare la diffusione del covid”.