I consumatori vogliono una moda più sostenibile


I consumatori chiedono più sostenibilità alla moda: lo rivela un’analisi Nomisma sui futuri comportamenti di acquisto post Covid

I consumatori chiedono più sostenibilità alla moda: lo rivela un'analisi Nomisma sui futuri comportamenti di acquisto post Covid

Èsulla sostenibilità e sul suo ruolo strategico per il futuro del settore della moda che si sono confrontati esperti e operatori del comparto, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni nel corso della terza e ultima tappa di “The age of news visions” che si è tenuta virtualmente a Roma. L’iniziativa, articolata in tre forum virtuali dedicati alle strategie di rilancio del comparto moda Made in Italy, è stata organizzata da UniCredit in collaborazione con Pitti Immagine, Camera Nazionale della Moda Italiana, Altaroma e Nomisma.

In quest’ultima occasione Nomisma ha presentato un’analisi su come stiano modificandosi le abitudini degli italiani in fatto di moda, anche a seguito della pandemia da Covid-19. Ne emerge un quadro di maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale: nei prossimi 12 mesi, secondo Nomisma, per quasi un italiano su due sarà importante acquistare abiti, calzature e accessori prodotti con metodi che rispettino l’ambiente e il 37% degli italiani si appresta a fare acquisti ragionati prediligendo capi che durino più di una stagione.

Otto italiani su dieci, spiega Garantitaly, vorrebbero conoscere la provenienza delle materie prime utilizzate nella produzione degli abiti, calzature e accessori che acquistano e il 72% vorrebbe conoscere dei prodotti moda e lusso che comprano l’impatto ambientale collegato alla produzione, in termini di emissioni di CO2, impronta idrica e vai dicendo.

Francesco Giordano, Co-Ceo Commercial Banking Western Europe UniCredit, spiega che “parliamo di sostenibilità, anche per il settore moda, perché questa è una vera “onda verde” che ha modificato i modelli di consumo degli italiani, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, etica e sociale. Come UniCredit siamo consapevoli che la costruzione di un futuro sostenibile è una sfida più che mai decisiva. Lavoriamo sempre più in questa direzione: dal 2008 abbiamo dimezzato le emissioni di gas serra, per arrivare a -60% entro il 2020 e – 80% entro il 2030. Per quanto riguarda il settore delle energie rinnovabili aumenteremo i finanziamenti del +25% entro il 2023. Abbiamo infine attivato numerose iniziative a supporto delle persone e dei territori, come la nostra Social Impact Banking che offre prodotti bancari dedicati a organizzazioni ad alto impatto sociale”.