Ictus: ticagrelor e aspirina riducono rischio recidive


Ictus: con ticagrelor e aspirina nei pazienti con placca aterosclerotica rischio di una recidiva entro 30 giorni ridotto del 27%

Ictus: con ticagrelor e aspirina nei pazienti con placca aterosclerotica rischio di una recidiva entro 30 giorni ridotto del 27% 

I pazienti con accumulo nelle arterie di placca aterosclerotica che hanno subito un attacco ischemico transitorio (TIA) o un ictus ischemico minore, chiamato anche ictus di avvertimento, trattati con ticagrelor e aspirina, hanno avuto il 27% di probabilità in meno di avere un altro ictus entro 30 giorni. E’ quanto emerge da una ricerca presentata alle Sessioni scientifiche 2020 dell’American Heart Association. Il manoscritto di questo studio è pubblicato su Stroke, una rivista dell’American Heart Association.

In questa sotto-analisi dello studio THALES, The Acute Stroke or Transient IscHemic Attack Treated with Ticagrelor and Aspirin for PrEvention of Stroke and Death trial, ticagrelor ha apportato benefici ai pazienti con accumulo di placca nelle arterie (aterosclerosi) più che ai pazienti il cui ictus ha avuto un’altra causa. Questi risultati, insieme alle ricerche precedenti, mostrano che la combinazione di ticagrelor e aspirina è più efficace di entrambi i farmaci presi singolarmente.

“A nostro parere, gli operatori sanitari dovrebbero ora considerare sia il ticagrelor sia l’aspirina per prevenire un nuovo ictus nei pazienti che hanno avuto un ictus di avvertimento. La nostra ricerca mostra che trattare i pazienti entro 24 ore dai primi sintomi utilizzando questo nuovo regime è efficace, soprattutto quando la causa dell’ictus è dovuta all’accumulo di placca nelle arterie,” ha detto l’autore principale dello studio Pierre Amarenco, professore di neurologia all’Università di Parigi e presidente del dipartimento di Neurologia e Stroke Center e la clinica SOS-TIA all’ospedale Bichat di Parigi, Francia.

Degli oltre 11.000 partecipanti inizialmente arruolati nello studio multinazionale THALES (condotto nel 2018 e nel 2019), circa un partecipante su cinque (2.351) presentava un accumulo di placca nelle arterie. I ricercatori hanno randomizzato questi pazienti in due gruppi – aspirina e ticagrelor o aspirina da sola – per identificare se la combinazione di farmaci fosse un trattamento più efficace rispetto ad entrambi i farmaci da soli.
Dopo una dose iniziale di 180 mg, i ricercatori hanno aggiunto 90 mg due volte al giorno di ticagrelor a 75-100 mg di aspirina al giorno per un mese e il rischio di un altro ictus o di morte è stato ridotto del 27% tra questi pazienti.

Lo studio THALES è un trial randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, internazionale, multisito. Attualmente è nella Fase III ed è iniziato nel gennaio del 2018. Ha arruolato 2351 pazienti con stenosi aterosclerotica omolaterale ≥30% nell’arteria extracranica o intracranica con o senza placche dell’arco aortico di spessore ≥4 mm.

Commento degli autori del trial
Ticagrelor aggiunto all’aspirina ha portato a una riduzione del rischio relativo di ictus o di morte del 27% rispetto al placebo aggiunto all’aspirina, con un NNT di soli 34 (95% CI, 19-171) rispetto ad un NNT di 92 (95% CI, 51-509) nella popolazione complessiva dello studio THALES.

I risultati dello studio THALES , così come il sottogruppo di pazienti con aterosclerosi omolaterale documentata in THALES e SOCRATES possono guidare i medici curanti per selezionare  una popolazione di pazienti con un effetto terapeutico potenzialmente maggiore.

Per quanto riguarda la sicurezza, i risultati nel sottogruppo THALES-atherosclerosi sono simili al risultato nella popolazione complessiva, ma il NNH è stato di ben 951 (95% CI, 182 a -296) rispetto ai 263 (95% CI, 169-588) nella popolazione complessiva. Tuttavia, il numero di end point finali che hanno preso in considerazione la sicurezza è modesto, e bisognerebbe essere cauti nell’interpretarli.

In conclusione, in questa analisi esplorativa che confronta il ticagrelor aggiunto all’aspirina con la sola aspirina, non abbiamo trovato alcuna interazione tra il gruppo di trattamento e il sottogruppo con stenosi aterosclerotica omolaterale, ma è stato identificato un rischio assoluto più elevato e una maggiore riduzione del rischio assoluto di ictus o di morte a 30 giorni nel gruppo con stenosi aterosclerotica omolaterale rispetto a quelli senza. Questi pazienti formano indiscutibilmente un gruppo da indirizzare con questa terapia dopo un TIA o un ictus ischemico minore.

Riferimenti

Pierre Amarenco, Hans Denison, Scott R. Evans et al.and on behalf of the THALES Steering Committee and Investigators Ticagrelor Added to Aspirin in Acute Nonsevere Ischemic Stroke or Transient Ischemic Attack of Atherosclerotic Origin, Stroke. Published online November 16 2020; doi: 10.1161/STROKEAHA.120.032239
leggi