Shonen Ciao: esce una nuova rivista a fumetti


Shonen Ciao è la nuova rivista a fumetti appena uscita: l’antologia è curata da Sio e realizzata da sei giovani talenti

Shonen Ciao è la nuova rivista a fumetti appena uscita: l’antologia è curata da Sio e realizzata da sei giovani talenti

Giovani talenti, tante voci, storie, tematiche, azione, e riflessioni. Ma anche umorismo surreale, leggerezza, disegni accattivanti e tanto divertimento. Tutto questo è ‘Shonen Ciao‘: la nuova antologia a fumetti curata e fortemente voluta da Sio, fumettista e youtuber, disponibile in edicola, fumetteria e online per Shockdom.

Gli autori che in questo primo capitolo hanno messo nero su bianco idee, creatività e passione sono Dado autore di ‘Time Clash’, Ilaria Catalani di ‘Ostry’, Daw di ‘Shonen Boom’, Chiara Zuliani ‘Residence stravaganza’, The Sparker ‘Damn!’ ed Eleonora Bruni di ‘Splash’. Ognuno di loro ha realizzato una storia di dieci tavole a cui si aggiunge il contributo di Sio, autore della copertina e della prima e ultima pagina.

Ha lo stesso formato di ‘Scottecs’ (rivista curata interamente da Sio, ndr) ma all’interno ci sono solo storie di persone che sanno disegnare meglio di me. Volevo che ci fosse uno spazio per questi bravissimi artisti che, secondo me, non fanno abbastanza fumetti. Essendo un loro fan, oltre che amico, questo progetto per me è stata la scusa per leggere più fumetti realizzati da loro perché sono bravissimi, ha raccontato Sio, in occasione della presentazione dell’antologia sulla piattaforma Zoom. “I sei autori non hanno abbastanza visibilità quindi ho deciso di sfruttare la mia per farli conoscere. Quindi ‘hackero’ la mente delle persone presentando una copertina realizzata da me- ha continuato- ma in realtà trovano all’interno i fumetti di questi giovani artisti“.

Paura, accettazione del diverso, parità di genere e rapporto tra genitori-figli. Queste sono solo alcune delle tematiche affrontate con leggerezza, senza risultare superficiale, attraverso i protagonisti delle storie dei sei autori. In ‘Residence stravaganza‘ c’è Luna la coniglietta che deve imparare a gestire l’ansia, in ‘Time Clash‘ c’è una coppia di viaggiatori nel tempo spedita in missione in Germania per modificare un terribile evento, in ‘Splash‘ c’è una giovane cameriera di un ristorante di pesce che si innamora di una misteriosa e affascinante cliente fissa. E ancora, in ‘Damn!’ c’è un piccolo demone dell’Inferno di nome Kakka che piomba nella casa di Dante con un solo scopo: studiare gli umani ed imparare da loro ad essere ancora più cattivo e in ‘Ostry’ c’è Max, un bambino di sette anni che nel giorno del suo compleanno mangia il suo piatto preferito, le ostriche. Ma una di queste risulta essere diversa dalle altre: da quel momento il protagonista ha un fratellino ‘particolare’. Infine, in ‘Shonen Boom‘ c’è un padre piuttosto invadente ma che pensa di sapere quale sia il bene del figlio, così lo iscrive ad una scuola di Shonen.

A proposito di questo, il nome della rivista richiama lo ‘shonen‘, una categoria di manga indirizzati ad un pubblico maschile. Tra gli shonen più famosi in Italia ci sono ‘One Piece’, ‘Naruto’ e ‘Dragon Ball’, che rientrano in uno dei sottogeneri degli ‘shonen manga’, ovvero ‘battle’: i protagonisti di queste storie sono alle prese con i combattimenti e con il superamento di prove dure.

Il nome ‘Shonen Ciao’ prende in giro ‘Shonen Jump’, la rivista di fumetti più venduta in Giappone. Il nostro progetto però non si rivolge ad un pubblico ‘shonen’ perché in Italia non c’è questo concetto“, ha spiegato Sio.

‘Shonen Ciao’, infatti, è destinato ad un pubblico di tutte le età e genere grazie alle tematiche presenti e al modo attraverso cui vengono raccontate. Il tutto accompagnato dalla sensibilità che accomuna gli autori, in linea con gli ideali condivisi da Sio, da sempre apertamente schierato nella difesa dei diritti umani contro i pregiudizi. Da tempo il fumettista, da quasi dieci anni sulla scena, utilizza l’elemento fonetico ‘schwa‘ (la lettera intermedia fra tutte le vocali, una sorta di ‘e’ capovolta verticalmente. Grazie alla sua posizione, questo simbolo è usato per indicare termini collettivi, eliminando così la predominanza maschile, ndr) per abbattere qualsiasi distinzione di genere. L’aveva già fatto nel manifesto di Lucca Comics & Games realizzato su desiderio di Roberto Recchioni, che lo ha voluto fra i dieci dreamers che hanno disegnato le locandine dell’edizione 2020 (ribattezzata Lucca Changes), e lo fa anche ora parlando di ‘Shonen Ciao’, frutto di tanto lavoro ma anche ‘bagaglio’ di tanti ricordi.

Io non so né disegnare, né comporre e né colorare: ho provato per mezza giornata a fare la copertina ma non ci sono riuscito. Quindi ho chiesto aiuto a Chiara Zuliani, che mi ha fatto un layout ed io ci ho disegnato sopra, poi l’ho fatta colorare da Elia Bisogno, colorista e fumettista nonché un nostro collaboratore. Insomma ho fatto ancora meno di quanto vi aspettate, ha raccontato Sio, scherzando, ai microfoni di Diregiovani (www.diregiovani.it). “La cosa che ricordo è l’ansia per la consegna, che ho vissuto e che sto vivendo tutt’ora per fare questo fumetto“, ha detto Dado. “È bello fare un progetto del genere, in continua evoluzione, sapendo che non sei solo contro il mondo ma in questo gruppo di amici“, ha dichiarato Chiara Zuliani.