Porto di Gaeta: passi avanti per la variante al PRP


Approvato l’atto di indirizzo per la variante al PRP del porto di Gaeta. Condivisione di interventi con Civitavecchia sulle aree di interazione porto-città

Porto di Gaeta: passi avanti per la variante al PRP

Approvato dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale l’Atto di indirizzo per l’avvio del procedimento di Variante localizzata del Piano Regolatore Portuale (PRP) di Gaeta mediante l’ampliamento del comparto destinato alla cantieristica e l’infrastrutturazione dei nuovi piazzali logistici. Si tratta di un altro importante segnale per lo sviluppo del porto gaetano secondo un programma condiviso con il Comune e con il Consorzio Industriale del Sud Pontino (con il quale già nel luglio 2018 fu stipulato un accordo in tal senso).

Nel corso della seduta, il Comitato di Gestione ha dato il via libera al programma di riassetto del porto di Gaeta attraverso il quale saranno delocalizzate alcune attività di cantieristica navale, attualmente site nell’ambito del cosiddetto comparto Frattasi, in località Calegna/Peschiera in prossimità del centro abitato. Le attività di cantieristica saranno collocate nell’area nord dello scalo, con contestuale riordino e riqualificazione del sopra citato comparto anche mediante una separazione in aree omogenee tra le attività di itticoltura, che saranno concentrate nei pressi del porto pescherecci e dell’attuale mercato ittico di prossima apertura, e le attività di cantieristica. Ciò determinerà, conseguentemente, la possibilità di avere una razionalizzazione anche degli spazi prettamente destinati alle attività portuali come previsto dai programmi che stanno portando alla realizzazione del nuovo porto commerciale.

In apertura di Comitato, il Presidente dell’AdSP, Francesco Maria di Majo, aveva illustrato i contenuti del possibile accordo con il Comune di Civitavecchia a superamento del precedente accordo siglato il 14 luglio 2015 e mai attuato. In particolare, di Majo, prendendo spunto da quanto emerso negli incontri, tecnici e non, svoltisi negli ultimi tempi tra i rappresentanti dei due enti, ha spiegato che l’AdSP proporrà di partecipare per la somma di 400.000 Euro al progetto per il consolidamento dell’asse viario e di manutenzione straordinaria della bretella di collegamento porto/interporto, di destinare poi la somma di 260.000 Euro come contributo alle spese per il Lotto “B” del progetto definitivo/esecutivo dell’anfiteatro alla Marina, che potrebbe prevedere anche un intervento di manutenzione dell’adiacente tratto iniziale dell’antemurale, e di realizzare, per un costo complessivo di 300.000 Euro, una nuova rotatoria di smistamento e immissione al porto nei pressi del Varco Fortezza. A cura dell’AdSP, previa approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe essere anche lo sviluppo della progettazione fino al livello definitivo-esecutivo della riqualificazione e ripascimento della Marina. Per il Presidente, gli interventi costituirebbero un impegno concreto e immediato, a dimostrazione della sinergia tra i due enti che andrebbe poi a concretizzarsi completamente nell’ambito del costituendo “Tavolo Tecnico Città/Porto”. Un tavolo che, secondo il massimo esponente dell’Authority, dovrebbe procedere alla stesura di un programma di interventi di recupero del porto storico e della costa locale che preveda l’attivazione dei canali di finanziamento attraverso la partecipazione congiunta a bandi europei, la definizione delle aree di interazione porto-città e la definizione degli interventi nelle suddette aree, con specifico riferimento ai collegamenti viabilistici, ferroviari e pedonali del porto.

Nel corso della seduta, il Comitato di Gestione ha infine approvato la terza variazione al bilancio di previsione 2020 dell’ente e la presa d’ atto del Documento di Pianificazione Energetica e Ambientale del Sistema Portuale (DEASP) nel quale è stata anticipata l’attuazione della decarbonizzazione attraverso l’utilizzo esclusivo di fonti di energia rinnovabili. Al riguardo, sulla scorta delle indicazioni provenienti dal mercato è stato individuato il mix energetico necessario a portare alla completa decarbonizzazione del porto entro il 2050.