Slitta l’udienza sulla custodia di Patrick Zaki


Egitto, slitta l’udienza sulla custodia di Patrick Zaki: rinvio di 24 ore per conoscere le sorti del ricercatore arrestato lo scorso 7 febbraio

Patrick Zaki resta in carcere: altri 45 giorni di detenzione preventiva. La rabbia di Amnesty: "Accanimento giudiziario"

L’udienza per il rinnovo della custodia cautelare di Patrick Zaki si terrà domani, anziché oggi. Lo annuncia su Twitter, l’Eipr, l’organizzazione non governativa per cui Zaki lavorava come ricercatore prima di essere arrestato lo scorso 7 febbraio. Epir aggiunge anche che, l’udienza sarà tenuta “dallo stesso giudice che si pronuncerà anche sulla revisione del congelamento dei beni dell’Eipr, durante la stessa sessione” di domani.

Inizialmente fissata per gennaio, l’udienza per decidere le sorti di Zaki ieri era stata programmata per oggi, ma ora si dovranno attendere ancora 24 ore per conoscere il destino dell’attivista, l’ultimo dei 4 della Ong Eipr a non essere ancora stato rilasciato.

CHI È PATRICK ZAKI

Attivista e ricercatore egiziano di 27 anni, Zaki è partito da Bologna, dove da alcuni mesi stava frequentando un master in Studi di genere presso l’Università ‘Alma Mater Studiorum’, per  trascorrere un breve periodo di vacanza nella sua città natale, Mansoura. Come ha riferito all’agenzia Dire Amnesty International, una volta atterrato, è stato preso in custodia dalla polizia egiziana.

Dopo l’arresto, ricorda la Dire (www.dire.it) al ragazzo non sarebbe stata data la possibilità di contattare né i famigliari né un avvocato. Amnesty, in base alle informazioni ricevute da fonti sia nel capoluogo emiliano che al Cairo, ha riferito che Zaki è stato arrestato per un ordine di cattura spiccato nel 2019, di cui lui però non era a conoscenza. Ignoti anche i capi d’accusa contestati. Lo studente, stando alle stesse fonti, durante l’interrogatorio potrebbe aver subito torture, tra cui l’elettroshock.