Influnet: virus influenzale ancora a livelli base


Il bollettino dei medici sentinella della rete Influnet: finora incidenza delle sindromi influenzali a livelli base tranne per Piemonte e Trento

Il bollettino dei medici sentinella della rete Influnet: finora incidenza delle sindromi influenzali a livelli base tranne per Piemonte e Trento

“In Italia, nella 47esima settimana del 2020, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è ai livelli di base, pari a 2,58 casi per mille assistiti. In tutte le regioni italiane il livello di incidenza è sotto la soglia basale, tranne in Piemonte e in Provincia autonoma di Trento”. E’ quanto si legge nel bollettino dei medici sentinella della rete Influnet, programma di sorveglianza epidemiologica di cui è responsabile Antonino Bella del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità (ISS).

Nel report si precisa tuttavia che, “causa emergenza Covid-19, alcune Regioni sono in una fase organizzativa e non tutti i medici partecipanti alla sorveglianza Influnet hanno reso disponibili i dati da loro raccolti”. “Le soglie della stagione in corso – si ricorda – per l’Italia sono: 3,16 casi per mille assistiti livello basale, 9,37/mille intensità bassa, 14,37/mille intensità media, 17,36/mille intensità alta, oltre 17,36/mille intensità molto alta”. Nella settimana in esame “sono stati segnalati 174 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete Influnet e, tra i 173 analizzati, nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 12 sono risultati positivi al Sars-CoV-2”.

Molto diffusa ma non per questo innocua, attorno all’influenza girano informazioni non sempre vere o accurate. A fare il punto su “Miti e realtà” è l’ISS in un approfondimento con domande e risposte, pubblicato sul portale e rilanciato su Twitter. E’ falso, ad esempio, che l’influenza stagionale si curi con gli antibiotici: questi, infatti, “funzionano soltanto contro le infezioni di origine batterica, sono totalmente inefficaci nei confronti di una malattia di tipo virale come l’influenza”. E’ falso che il vaccino possa provocare l’influenza, poiché “contiene il virus inattivo che non può causare la malattia”, tuttavia, “non copre l’organismo da tutti i virus parainfluenzali”.

Diversamente da quanto molti ritengono, inoltre, il vaccino “è sicuro in tutte i mesi della gravidanza, anzi fortemente consigliato proprio alle donne incinte”. E’ vero, proseguono gli esperti, che un bicchiere di spremuta d’arancia può aiutare, perché “l’assunzione di vitamina C è un buon supporto per le difese immunitarie, ma senza esagerare perché può provocare acidità gastrointestinale”. Così come è vero, infine, che semplici regole utili anche contro il coronavirus, possono contribuire a ridurre il contagio da influenza, come lavarsi le mani a lungo e con il sapone, usare fazzoletti usa e getta e coprire la bocca quando si starnutisce o tossisce.