Flumen conclude il check-up ai fiumi di Roma


Conclusa la prima parte del progetto Flumen per monitorare lo stato di salute dei fiumi di Roma: la ricerca proseguirà per altri due anni

Flumen conclude il check-up ai fiumi di Roma

Si è concluso il primo anno del progetto ‘Flumen. Climate Actions per i parchi e i fiumi a Roma tra Arte e Scienza’ideato dall’artista e ingegnere specializzato in sostenibilità ambientale Andreco e promosso dall’associazione culturale Climate Art Project. Flumen ha una durata triennale e proseguirà negli anni 2021 e 2022. Nel suo percorso multidisciplinare, in cui la divulgazione scientifica e l’arte contemporanea affrontano questioni ambientali e climatiche sempre più urgenti, segue altri progetti realizzati dall’associazione sui fiumi e ha come obbiettivo quello di diffondere la cultura ambientale e sensibilizzare sull’importanza della tutela e della cura dei fiumi e dei parchi in un ecosistema urbano.

Secondo Andreco, i fiumi e i parchi sono vettori per la mobilità sostenibile, per i servizi ecosistemici, per le infrastrutture blu e verdi ed una spina dorsale per la sostenibilità dell’intera città. La cura dei fiumi e dei parchi diventa quindi fondamentale per la salute della città e dei suoi abitanti.

Nel 2020 il progetto ha raccolto dati scientifici sulla qualità delle acque fluviali attraverso una serie di attività destinate ad un pubblico di tutte le fasce di età. Grazie ai partner scientifici che hanno condotto laboratori teorici e pratici, i cittadini hanno appreso le tecniche base per l’analisi della qualità delle acque e hanno ricevuto elementi introduttivi per eseguire un monitoraggio ambientale. Queste conoscenze costruiscono un bagaglio culturale importantissimo per sviluppare sia una coscienza critica rispetto a chi inquina che uno spirito attivo per limitare gli impatti e trovare soluzioni per la rigenerazione degli ecosistemi.

Nell’ambito dei sei incontri del 2020 diversi gruppi di cittadini hanno camminato lungo le sponde del fiume Aniene e del fiume Tevere entro Roma e ne hanno analizzato le acque. Oltre alle analisi puntuali sono state studiate le serie di dati fornite da Arpa Lazio sulla qualità dell’acqua dell’Aniene e del Tevere prima e dopo la confluenza con l’Aniene tra il 2015 e il 2018, per avere uno scenario sugli andamenti dei tassi di inquinamento delle acque fluviali e sulle criticità ambientali.

Per considerare lo stato ecologico dei corpi idrici, e la conseguente qualità delle acque, è stato preso in considerazione il livello di Inquinamento di due Macrodescrittori (LIM), tra quelli presenti nelle integrazioni 2009 e 2010 al decreto Unico in materia ambientale 152/2006, e cioè la concentrazione dei Nitrati e la quantità di ossigeno presente. È stata valutata anche la concentrazione di Mercurio, considerata una tra le sostanze Pericolose Prioritarie (PP). La quantità di Nitrati è indice di una contaminazione derivante da pratiche di tipo agricolo e da attività umane, maggiore è la loro concentrazione più scarsa è la qualità dell’acqua. Sia il Tevere che l’Aniene hanno mostrato una quantità di nitrati corrispondente ad un livello di qualità scarso (Nuovo Indice LIMeco).

La quantità di ossigeno disciolto, strettamente correlata anche alla presenza di nitrati, rappresenta una misura dell’impatto del carico di inquinanti che danno avvio a processi di ossidazione consumando ossigeno e provocando fenomeni di eutrofizzazione, quindi una crescita incontrollata delle alghe che determina un peggioramento della qualità delle acque. I dati ARPA hanno mostrato una bassa concentrazione di ossigeno in entrambi i fiumi, corrispondente ad una pessima qualità delle acque (Nuovo Indicee LIMeco). L’aspetto interessante è che nonostante il valore assoluto di entrambi gli indici analizzati sia lo stesso per i due corsi d’acqua, l’Aniene mostra una tendenza all’aumento dei valori di entrambi i parametri Macrodescrittori, confermando un peggioramento negli anni della qualità delle sue  acque.

Il gruppo di ricerca, composto da Laura Passatore per il Cnr, Patrizia Brunetti per La Sapienza, Simona Ceschin per  Roma Tre, Andrea Conte per Climate Art Project e studio Andreco e Marta del Giudice per Insieme per l’Aniene Onlus, ha utilizzato le macrofite, come indicatori per il monitoraggio della qualità delle acque, e progettato una serie di interventi di piantumazione, basandosi su tecniche di fitorimedio e fitodepurazione, con il fine di migliorare la qualità dei terreni e delle acque, da realizzare in primavera 2021.

Sulla base dei flussi di acqua che interessano la Riserva Naturale Valle dell’Aniene e delle infrastrutture verdi già presenti, si è pensato di creare una “stanza verde” composta da cerchi concentrici di pioppi e salici. L’impianto avrà la funzione sia di filtro per le acque meteoriche e di piena che affluiscono al fiume, che di luogo di incontro e di informazione sulle fitotecnologie come soluzione all’inquinamento delle acque.”

L’ultimo incontro del 2020 è avvenuto presso la Fondazione Baruchello, dove l’artista Andreco e Gianfranco Baruchello si sono confrontati sulle pratiche artistiche tra arte e natura e sulla questione ambientale contemporanea, per poi aprire un dibattito a cui hanno partecipato anche i componenti del gruppo scientifico del progetto e le curatrici e storiche dell’arte: Carla Subrizi, Sara Alberani ed Aria Spinelli, che hanno parlato del ruolo delle pratiche laboratoriali nell’arte contemporanea, hanno fatto un paragone tra il progetto Agricola Cornelia di Baruchello e Climate Art Project di Andreco e hanno parlato delle nuove economie circolari e sociali generate da pratiche artistiche in rete da parte di chi attua buone pratiche ambientali e comunitarie. Il dibattito ha portato ad un confronto tra punti di vista e discipline apparentemente lontane che hanno permesso di delineare la complessità della tematica ambientale legata al rapporto tra esseri umani ed ecosistema e tra spazio costruito e paesaggio naturale. Appare sempre più necessario un approccio multidisciplinare che sovrappone le scienze dure con le scienze sociali e le pratiche artistiche per immaginare possibili futuri sostenibili da percorrere.

Flumen tornerà in primavera con altri appuntamenti aperti a tutti, purché prenotati.

Tra gli incontri 2021 e 2022 sono previste anche restituzioni artistiche di Andreco per il progetto Flumen presso Palazzo delle Esposizioni e Museo Maxxi di Roma.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico EUREKA!ROMA2020-2021-2022  e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con una importante rete di partner scientifici e artistici: CNR IRET – Università degli Studi La Sapienza, Università degli Studi di Roma TRE, MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Baruchello, Insieme per l’Aniene Onlus, CSA-Semi di Comunità, Fondazione smART – polo per l’arte, ARPA LAZIO, Agenda Tevere e Contratto di Fiume Tevere, Joint Cultural Initiatives.

Per aggiornamenti, consultare il sito internet dell’associazione e i canali social. www.climateartproject.com @andreco_ @climateartproject.