Diarrea e colite passano con vedolizumab


Diarrea e colite da inibitori del checkpoint immunitario: vedolizumab efficace nell’indurre la remissione di malattia secondo un nuovo studio

Diarrea e colite da inibitori del checkpoint immunitario: vedolizumab efficace nell'indurre la remissione di malattia secondo un nuovo studio

Vedolizumab mostra benefici rispetto a infliximab nel trattamento della diarrea e della colite legate agli inibitori del checkpoint immunitario con meno ricorso agli steroidi, secondo uno studio presentato al Virtual Meeting 2020 dell’American College of Gastroenterology (ACG).

“Il nostro ampio studio per la prima volta ha dimostrato che, rispetto a infliximab, vedolizumab è ugualmente efficace nel raggiungimento della remissione clinica per la diarrea e la colite immuno-mediata, ma con un decorso della malattia significativamente più breve, una minore esposizione agli steroidi e una minore recidiva”, ha sottolineato Yinghong Wang, Anderson Cancer Center dell’Università del Texas.

Lo studio parte dalla problematica connessa agli eventi avversi post utilizzo di inibitori del check point immunitario (ICI).
Gli eventi avversi che si verificano con l’utilizzo degli inibitori dei recettori CTLA-4 e PD-1 si manifestano principalmente a livello cutaneo, gastrointestinale, epatico e del sistema endocrino, includendo prurito, rash, nausea, diarrea e tiroiditi. Questi ultimi eventi sono più frequentemente associati al trattamento con anticorpi anti-PD-1 (pembrolizumab e nivolumab), mentre la colite e l’ipofisite con gli anticorpi anti-CTLA-4 (ipilimumab).

Come riportato sul sito dell’IMI, Intergruppo Italiano Melanoma, circa un terzo dei pazienti sottoposti a questi trattamenti presenta diarrea “acquosa” di qualsiasi grado. La diarrea di grado 3 è l’evento avverso più frequente che porta all’interruzione del trattamento da parte dei pazienti che assumono ipilimumab.

L’enterocolite indotta da ipilimumab si manifesta nel 8-22% dei pazienti ed è una forma particolare di malattia infiammatoria dell’intestino con caratteristiche di colite ulcerosa e malattia di Crohn.

Lo studio presentato all’ACG ha incluso 150 pazienti (età media, 64 anni) che stavano ricevendo immunoterapia per il cancro, soprattutto cancro genito-urinario e melanoma (>70%).

I pazienti avevano sviluppato diarrea e colite a causa del trattamento con terapia con inibitori del checkpoint e sono dunque stati sottoposti a trattamento con solo vedolizumab (n=61), solo infliximab (n=71) o entrambi (n=18).

Rispetto ai pazienti trattati con solo infliximab, quelli che hanno ricevuto vedolizumab da solo hanno avuto un periodo di trattamento con steroidi significativamente più breve (35 vs 50 giorni; p=0,025).

La remissione clinica dalla diarrea immuno-mediata iniziale e dalla colite è stata considerata equivalente tra i 2 gruppi (89% per vedolizumab vs 87% per infliximab). I tassi di recidiva erano significativamente inferiori nel gruppo vedolizumab rispetto al gruppo infliximab (13% vs 28%; p=0.018); tuttavia, la risposta clinica ha richiesto un tempo leggermente più lungo con vedolizumab (17 giorni vs 10; p=0,003).

Tra i fattori maggiormente associati a una maggiore recidiva di diarrea e colite immuno-mediata troviamo soprattutto un tempo maggiore di immunoterapia (p=0.018), sintomi di colite (p=0.025) e uso di steroidi (p=0.035).
Altri fattori legati a una maggiore recidiva includevano l’introduzione ritardata della terapia immunosoppressiva selettiva e l’uso del solo infliximab.

L’uso di dosi multiple di terapia immunosoppressiva selettiva (≥3 dosi) è stato significativamente associato a una minore recidiva di diarrea e colite immuno-mediata (p=0.032).
I fattori associati a una migliore sopravvivenza globale includevano il trattamento con vedolizumab da solo (p=0,042), dosi più elevate di terapia immunosoppressiva selettiva (p=0,026) e meno tentativi di riduzione graduale degli steroidi (p=0,019).

“Vedolizumab ha anche un profilo di sicurezza migliore in termini di minore progressione del cancro e migliore sopravvivenza a lungo termine rispetto a infliximab”, ha detto il dottor Wang. “Il trattamento futuro per la diarrea e la colite immuno-mediate dovrebbe essere esaminato con giudizio dai medici curanti per massimizzare il beneficio per i pazienti”.

Comparative Study of Vedolizumab and Infliximab Treatment in Patients With Immune-Mediated Diarrhea and Colitis. Abstract S0137 ACG 2020