Dermatite atopica: tralokinumab supera la fase III


Dermatite atopica: il trattamento negli adulti con l’anti-IL-3 tralokinumab per via sottocutanea ha portato benefici evidenti in fase III

Dermatite atopica: il trattamento negli adulti con l'anti-IL-3 tralokinumab per via sottocutanea ha portato benefici evidenti in fase III

Negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave, il trattamento con l’anti-IL-3 tralokinumab per via sottocutanea, con o senza l’uso concomitante di un corticosteroide topico, ha fornito miglioramenti sostenuti della gravità della malattia, prurito, interferenza con il sonno e qualità della vita. Sono i risultati di uno studio registrativo di fase III pubblicato sul British Journal of Dermatology.

Tralokinumab è un anticorpo monoclonale che agisce neutralizzando la citochina IL-13, che svolge un ruolo chiave nel guidare l’infiammazione cronica sottostante nella dermatite atopica. Il legame specifico e ad alta affinità con la IL-13 ne impedisce l’interazione con il recettore e l’avvio della conseguente via di segnalazione.

Risultati del trial ECZTRA 3
Lo studio di fase III ECZema TRAlokinumab trial No.3, multinazionale in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, della durata di 32 settimane, ha valutato la risposta clinica di tralokinumab 300 mg sottocute ogni due settimane (Q2W) in combinazione con il corticosteroide topico (TCS) mometasone furoato 0,1% nel miglioramento della gravità della dermatite atopica, della qualità della vita e dei segni e sintomi della malattia.

In particolare tralokinumab/TCS rispetto a placebo/TCS ha dimostrato:

  • Miglioramenti nella gravità della malattia valutati in base agli endpoint primari IGA 0/1 e EASI-75 alla settimana 16
  • Miglioramenti sostenuti fino alla settimana 32 nei pazienti randomizzati a continuare con due diverse frequenze di dosaggio, ogni 2 (Q2W) o ogni quattro settimane (Q4W):
    • Il 90% dei responder (quanti hanno raggiunto IGA 0/1 e/o EASI-75 alla settimana 16) ha mantenuto la risposta alla settimana 32 dopo la randomizzazione a tralokinumab Q2W più TCS
    • L’80% dei responder ha mantenuto la risposta alla settimana 32 dopo la randomizzazione a tralokinumab Q4W più TCS
  • Ulteriori miglioramenti sono stati:
    • Riduzione ≥4 punti del peggior prurito giornaliero nella scala numerica (NRS) (media settimanale) già dalla settimana 2 e con miglioramento continuo fino alla settimana 16
    • Miglioramento dei punteggi del Dermatology Life Quality Index (DLQI) entro la settimana 2, che sono continuati fino alle settimane 16 e 32
    • Miglioramento del Patient-Oriented Eczema Measure (POEM) entro la settimana 2 e continuo fino alla settimana 16
    • Circa un 50% in meno di utilizzo di TCS alle settimane 15-16 nei trattati con tralokinumab rispetto al placebo

«Come medici, vogliamo sempre più opzioni per i pazienti con dermatite atopica» ha spiegato Jonathan Silverberg, professore associato di dermatologia presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences di Washington, DC. «Sono entusiasta del potenziale di una nuova opzione di trattamento che prende di mira la IL-13, che è un fattore chiave dell’infiammazione cronica della dermatite atopica».

Risultati dei trial ECZTRA 1 e 2
I due studi precedenti, di fase III, multinazionali, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, della durata di 16 settimane, hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia di tralokinumab in monoterapia una volta ogni due settimane rispetto al placebo negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave che erano candidati alla terapia sistemica. Sono stati ottenuti miglioramenti significativi nella gravità della dermatite atopica che si sono mantenuti fino a 1 anno per la maggior parte dei pazienti, senza la necessità di farmaci di salvataggio.

Rispetto al placebo, il trattamento con tralokinumab ha comportato:

  • Miglioramenti della gravità della malattia valutati in base agli endpoint primari IGA 0/1 e EASI-75 alla settimana 16
  • Diversi altri miglioramenti tra cui:
    • Punteggio DLQI entro la settimana 2 con miglioramento continuo fino alla settimana 16
    • Prurito e interferenza del sonno (in base all’eczema-related sleep interference NRS score) già dalla settimana 1, con miglioramento continuo fino alla 16a
    • Oltre il 50% dei pazienti con risposta clinica alla settimana 16 con tralokinumab Q2W l’ha mantenuta fino alla settimana 52 senza farmaci di salvataggio, tra cui TCS. Il 39-51% dei pazienti trattati Q4W ha mantenuto la risposta senza farmaci di salvataggio.

Nei tre studi clinici tralokinumab ha dimostrato un profilo di sicurezza comparabile al placebo. Gli effetti collaterali più comunemente riportati e più frequenti rispetto al placebo includevano infezioni virali delle vie respiratorie superiori, congiuntivite, cefalea, infezione del tratto respiratorio superiore e reazione al sito di iniezione in ECZTRA 3 e infezioni del tratto respiratorio superiore e congiuntivite in ECZTRA 1 e 2.

«Se approvato, tralokinumab può rappresentare una potenziale opzione di trattamento di prima linea per adulti con dermatite atopica grave non controllata dalle terapie topiche» ha affermato Kim Kjoeller, responsabile R&D in LEO Pharma, la compagnia che sta sviluppando il prodotto.

Bibliografia

Silverberg JI et al. Tralokinumab plus topical corticosteroids for the treatment of moderate-to-severe atopic dermatitis: results from the double-blind, randomized, multicentre, placebo-controlled phase III ECZTRA 3 trial. British Journal of Dermatology. 2020.

Leggi