Il Festival dei Giovani sarà solo in streaming


Dal 10 al 12 novembre torna il Festival dei Giovani: presentata l’edizione 2020 che si trasforma in piazza virtuale

Il Festival dei Giovani sarà solo in streaming

Dibattiti, laboratori, formazione, orientamento, sviluppo delle competenze, ma anche musica, spettacoli, e sport. Una grande rete di dialogo fra coetanei, ma anche con istituzioni, aziende e università. È il ricco programma del Festival dei Giovani, che quest’anno si trasforma in una grande piazza virtuale a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid. A partire dalla città di Gaeta (LT), che ospita il festival ormai da cinque anni, dal 10 al 12 novembre verrà animata una piattaforma di streaming e palchi virtuali, con eventi live e on demand, in grado di collegare studenti, insegnanti e famiglie di tutta Italia (www.festivaldeigiovani.it).

“La grande novità di quest’anno, rappresentata dalla piattaforma aggregativa del festival, è sicuramente un’idea vincente, soprattutto in questo momento delicato in cui abbiamo estrema necessità del confronto e di valorizzare i talenti- ha commentato Cosmo Mitrano, sindaco di Gaeta, questa mattina alla conferenza stampa che ha lanciato l’evento- Ringrazio in particolare tutte le comunità scolastiche che ci stanno seguendo, studenti, docenti e presidi, che tutti insieme stanno portando avanti queste agenzie formative in un momento così difficile, mettendo sempre al primo posto l’interesse della comunità”.

Anche Fulvia Guazzone, founder del festival, ha spiegato come dalla necessità di trasformare l’evento in una piazza virtuale possa anche emergere una maggiore potenzialità di aggregazione e confronto.

“Il Festival dei Giovani rappresenta oggi una sfida incredibile, perché ci confrontiamo con una realtà molto complicata, in cui l’aggregazione e la formazione degli studenti diventano sempre più difficili- ha detto- ma già durante il lockdown abbiamo assistito a un piccolo miracolo: l’energia e la voglia di stare insieme non sono state affatto ridimensionate dalla pandemia. Abbiamo continuato a fare dibattiti, contest e giochi per coinvolgere i ragazzi in tutta Italia, e la risposta è stata incredibile. Da qui è nato il nuovo festival online, ma con la stessa idea di cinque anni fa: mettere in rete i ragazzi e renderli protagonisti di un confronto attivo. Il proposito è lo stesso, ma trasposto sul virtuale, che permette di estenderlo ancora di più. La piattaforma festivaldeigiovani.it, che rimarrà attiva e fruibile tutto l’anno, permetterà infatti di seguire eventi in diretta e in differita, diventando uno strumento formativo senza limiti di tempo e spazio. Col festival vogliamo lanciare un messaggio forte per i giovani: se siamo stati costretti a privarvi in parte della vostra libertà, non vi priveremo però del vostro futuro”.

Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss, principale promotrice del festival, ha ribadito quest’ultimo concetto: l’evento, oltre ad essere un valido strumento formativo, rappresenta anche un importante messaggio di speranza per i giovani, particolarmente sacrificati dalle misure per il contenimento del contagio.

“Occasioni come queste, in momenti così critici, tracciano delle traiettorie di speranza per i giovani- ha detto Lo Storto in chiusura della conferenza stampa come riferisce la Dire Giovani (www.diregiovani.it) – dove ‘speranza’ non vuol dire rimettere nelle mani di qualcuno ciò che vorremmo possa accadere, ma il sentimento vivo della possibilità di riuscire, come genere umano, come scienza, nella sfida di creare soluzioni efficaci per questa fase critica. Dobbiamo costruire una nuova normalità, in cui tutto dovrà essere più bello di come l’abbiamo vissuto finora, e non possiamo farlo senza le idee propulsive dei più giovani. In questo contesto, il festival rappresenta un’importante occasione di scambio e accelerazione della crescita dei ragazzi”.