Collegi universitari: il 97% degli studenti trova lavoro


Collegi universitari di merito: il 97% degli studenti trova lavoro a un anno dal conseguimento della laurea

Collegi universitari, il 97% degli studenti trova lavoro

Il 97,5% degli studenti dei Collegi universitari di merito trova lavoro a un anno dal conseguimento della laurea, il doppio rispetto al dato medio nazionale (50,9%), mentre il 95,3% si laurea nei tempi previsti dal proprio corso di studi. Sono i dati di una ricerca promossa dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM), realizzata da European House Ambrosetti, sul valore della formazione d’eccellenza portata avanti nei Collegi universitari di merito. La ricerca, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), è stata presentata nei giorni scorsi a Roma a palazzo Santa Chiara con la presenza del ministro della Ricerca e dell’Università Gaetano Manfredi.

“La realtà dei collegi di merito è molto importante per il Paese e fatta di storia e tradizione. Molte personalità dello Stato e della politica hanno vissuto la loro esperienza universitaria nei collegi- ha detto Manfredi– Un’esperienza purtroppo poco conosciuta che affianca anche la formazione disciplinare, stimolando le soft skilles e le capacità di leadership e dello stare insieme”. Il ministro ha poi detto che l’Italia “ha bisogno di una visione più cooperativa e inclusiva dell’eccellenza. Uno dei motivi della crisi sociale che stiamo vedendo è che è venuto meno l’aspetto di ascensore sociale svolto dall’università”. Infine, Manfredi ha parlato del dibattito sui fondi del Recovery Fund, che “l’Italia dovrebbe investire in formazione anche per essere più forte e attrattiva a livello internazionale. E in questa missione c’è anche il tema della residenzialità universitaria”, ha concluso Manfredi.

All’evento erano presenti anche il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), Ferruccio Resta, in collegamento video, e il presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM) Vincenzo Salvatore. La ricerca è stata illustrata da Emiliano Briante, associate partner e responsabile business & policy impact di European House Ambrosetti.

La crescita di studenti ospitati dai Collegi universitari di merito è stata, negli ultimi tre anni, dell’11,1% contro una media generale di crescita degli iscritti all’università dell’1,8%. Dallo studio, emerge anche che a 15 anni dalla laurea, il 50% degli ex collegiali lavora come dipendente del settore privato: di questi l’88% occupa ruoli di rilievo (manager, ceo, quadro). Il 26,9% ha intrapreso la carriera accademica: di questi il 58% è professore e il 42% ricercatore. Il 19,1% lavora come libero professionista nel settore privato e il 3,1% è impiegato nel settore pubblico.

“Sono dati estremamente significativi, soprattutto se letti alla luce delle condizioni socio-sanitarie attuali– ha affermato Vincenzo Salvatore, presidente della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito– Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza epidemiologica da Covid-19, i Collegi sono sempre restati aperti prestando il loro servizio agli studenti e offrendo in tal modo un luogo sicuro dove poter proseguire in serenità gli studi. I Collegi universitari di merito, parte integrante del sistema universitario, sono un importante strumento di valorizzazione del merito, poiché danno accesso a una formazione di qualità, indipendentemente dal censo degli studenti ospitati, ed è per tale motivo che ci auguriamo che si colga l’occasione, offerta dal piano di investimenti europei Next Generation EU, per investire ancora di più sul merito e strutture come le nostre”.