Covid, oggi 16mila casi: coprifuoco in tre regioni


Emergenza Covid: oggi oltre 16 mila i nuovi casi, 136 i morti e continua l’aumento delle terapie intensive. Coprifuoco in Lombardia, Lazio e Campania

Emergenza Covid: oggi oltre 16 mila i nuovi casi, 136 i morti e continua l’aumento delle terapie intensive. Coprifuoco in Lombardia, Lazio e Campania

Sono 16.079 i nuovi positivi in Italia, a fronte di 170.392 tamponi. Ancora in crescita i decessi: sono 136 quelli di oggi a fronte dei 127 di ieri. Il totale delle vittime arriva così 36.968. Questi i dati diffusi dal ministero della Salute.

Continuano ad aumentare anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva: +66 da ieri, quando l’incremento era stato di 56, per un totale di 992 posti letto occupati.

Come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), sono sei le regioni in cui si sono registrati più di mille nuovi casi: Lombardia (4.125), Piemonte (1.550), Campania (1,541), Veneto (1.325), Lazio (1.251) e Toscana (1.145).

Nel Lazio scatta il coprifuoco da mezzanotte alle 5

Dopo la Lombardia, altre regioni si sono apprestate ad emanare ordinanze per il coprifuoco. Il presidente delle Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un’ordinanza che prevede nuove misure per arginare l’avanzata del virus. Tra le misure previste il coprifuoco da mezzanotte alle 5 di mattina; la didattica a distanza al 75 per cento nelle università salvaguardando matricole e laboratori scientifici; la didattica a distanza al 50 per cento per i licei, in particolare per il triennio. Tutte le misure sono state prese dopo aver ascoltato i sindaci del Lazio, l’Anci e la Conferenza dei rettori.

Le chiusure in Campania

Chiusure e stop agli spostamenti in orario notturno anche in Campania. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha appena firmato un’ordinanza che vieta ogni spostamento sul territorio campano dalle 23 alle 5 del giorno successivo. È possibile muoversi soltanto per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute” che bisognerà indicare nell’apposita autocertificazione da esibire alle forze dell’ordine durante i controlli. Tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dovranno chiudere entro le 23 e potranno riaprire alle 5 del giorno seguente. Nell’ordinanza viene specificato che “gli avventori degli esercizi di svolgimento delle attività (…) sono tenuti a rientrare al proprio domicilio, dimora o residenza entro le ore 23:30″. Le disposizioni valgono per tutti i giorni della settimana ed entrano in vigore da domani, venerdì 23 ottobre, fino a venerdì 13 novembre. Da domani, per l’intero arco della giornata, è anche fatto divieto di spostamenti dalla provincia di domicilio, dimora o residenza sul territorio regionale verso altre province della Campania.

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Sono consentiti, limitatamente al diretto interessato o a un accompagnatore se necessario, esclusivamente spostamenti “motivati da comprovate esigenze lavorative, familiari, scolastiche, di formazione o socio-assistenziali ovvero situazioni di necessità o d’urgenza ovvero motivi di salute”. Anche in questo caso occorrerà indicare i motivi giustificativi dello spostamento nell’autocertificazione.

Multe fino a 3mila euro

Multa da 400 a 3mila euro per chi non rispetta l’ordinanza numero 83 firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che vieta gli spostamenti in orario notturno e chiude le attivita’ dalle 23 alle 5. Stessa sanzione per chi non rispetta il divieto di spostamento (valido per tutta la giornata) tra una provincia e l’altra della Campania. Le misure sono in vigore da domani, venerdì 23 ottobre, fino al 13 novembrePer le attività commerciali è prevista una sanzione accessoria, cioè la chiusura dell’esercizio da 5 a 30 giorni. 

La Sardegna verso il lockdown

Non solo coprifuoco. La Sardegna si avvicina a grandi passi verso un lockdown di 15 giorni, annunciato ieri dal governatore, Christian Solinas. È questa la sensazione dopo il vertice di questa mattina del presidente della Regione con tutti i capigruppo, collegati in videoconferenza. Al termine del confronto si è raggiunto l’accordo che ci sarà un nuovo incontro di capigruppo -tra stasera e domani- allargato ai componenti del Comitato tecnico scientifico regionale. Le opposizioni hanno preteso di sentire il parere dei tecnici prima di avviare l’isola verso la chiusura di due settimane, che nel caso verrà ufficializzata con una nuova ordinanza di Solinas (attesa nelle prossime 48 ore).

A fare il punto dopo la riunione è il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau: “Mi pare che Solinas sia abbastanza orientato verso una situazione di questo tipo- spiega alla ‘Dire’-. C’è preoccupazione per quanto riguarda sia aspetti economici che, naturalmente quelli sanitari, che stanno emergendo in maniera clamorosa. È una situazione molto difficile, tra l’altro fortemente sottovalutata”. Prosegue l’ex presidente del Consiglio regionale: “Oggi abbiamo affrontato con il governatore soprattutto il tema del ristoro delle attività economiche se si dovesse arrivare a un lockdown. Solinas ha assicurato che ci sarà l’impegno a trovare le risorse e a garantire anche una rapidissima elargizione dei fondi”. Da parte nostra, spiega Ganau, “abbiamo ribadito che un lockdown di 15 giorni serve se contemporaneamente si fanno altre cose: se si potenziano le Usca, se si fa uno screening generalizzato, se si attivano covid hospital che liberano un po’ di posti letto ospedalieri. Abbiamo anche evidenziato il rischio di cadere in un secondo lockdown, questa volta nazionale, terminato quello regionale. Sarebbe una situazione difficilmente sostenibile”.