Probiotici sulla cute contro la dermatite atopica


Dermatite atopica: nei bambini l’applicazione cutanea di probiotici migliora la gravità della malattia. Come funziona la terapia sperimentale

Dermatite atopica: nei bambini l'applicazione cutanea di probiotici migliora la gravità della malattia. Come funziona la terapia sperimentale

Nei bambini a partire dai 3 anni di età, un trattamento sperimentale per la dermatite atopica che mira a modificare il microbiota cutaneo ha ridotto in modo sicuro la gravità della malattia e migliorato la qualità della vita dei pazienti fino a otto mesi dopo l’interruzione della terapia. È quanto emerge dai risultati di uno studio del National Institutes of Health (NIH) pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine.

La dermatite atopica, comunemente chiamata eczema, è una malattia infiammatoria cronica della cute caratterizzata da pelle secca e pruriginosa ed eruzioni cutanee. È più comune nei bambini ed è collegata a un rischio più elevato di sviluppare asma, raffreddore da fieno e allergie alimentari. Le terapie attualmente disponibili possono aiutare a gestire i sintomi della malattia, ma possono essere costose e richiedere spesso più applicazioni quotidiane.

La terapia sperimentale utilizzata nello studio contiene ceppi vivi di Roseomonas mucosa, un batterio naturalmente presente sulla pelle, isolati originariamente da volontari sani e coltivati ​​in condizioni di laboratorio attentamente controllate. Per quattro mesi i partecipanti alla sperimentazione clinica o i loro caregiver hanno applicato periodicamente questa terapia probiotica sulle aree cutanee interessate dalla dermatite.

«Un bambino che soffre di eczema, che può essere pruriginoso, doloroso e distraente per il bambino, può essere un problema per tutta la famiglia» ha detto Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) del NIH, che ha guidato lo studio. «Questi risultati in fase iniziale suggeriscono che la terapia con R. mucosa può aiutare alcuni bambini a ridurre l’onere dei sintomi della malattia e la necessità di un trattamento quotidiano».

Dalle culture cellulari all’uomo
Nel 2016 i ricercatori del NIAID hanno riferito che i ceppi di R. mucosa isolati dalla pelle umana sana hanno migliorato i risultati nella coltura cellulare e nei modelli murini di eczema. Sulla base di questi risultati preclinici, il NIAID ha avviato uno studio clinico di fase I/II presso il NIH Clinical Center di Bethesda, nel Maryland, al fine di valutare la sicurezza e il potenziale beneficio della terapia con R. mucosa nelle persone con eczema.

I risultati intermedi riportati nel 2018 relativi a 10 adulti e 5 bambini di età compresa tra 9 e 14 anni hanno indicato che il trattamento era sicuro e associato a una riduzione della gravità dell’eczema. Da allora, lo studio ha arruolato altri 15 bambini, per un totale di 20, con eczema da lieve a grave e di età compresa tra 3 e 16 anni.

Due volte alla settimana per tre mesi e a giorni alterni per un ulteriore mese i bambini o i loro caregiver hanno spruzzato una soluzione di acqua zuccherata contenente ceppi vivi di R. mucosa sulle aree della pelle interessate dalla dermatite. Per i primi 15 bambini arruolati la dose di probiotico è stata gradualmente aumentata ogni mese, mentre gli ultimi 5 bambini arruolati hanno ricevuto la stessa dose per tutto il periodo di trattamento di quattro mesi. Indipendentemente dalla strategia di dosaggio, la terapia non ha comportato effetti collaterali gravi.

Benefici consistenti e prolungati
«La maggior parte dei bambini ha ottenuto miglioramenti sostanziali sia a livello cutaneo che nel benessere generale dopo la terapia. I batteri sono rimasti sulla pelle e hanno continuato a fornire benefici anche dopo l’interruzione del trattamento», ha riportato il ricercatore principale dello studio Ian Myles. «Questi risultati supportano un trial più ampio per approfondire sicurezza ed efficacia di questa terapia sperimentale rispetto al placebo».

Diciassette bambini hanno mostrato un miglioramento superiore al 50% della gravità dell’eczema dopo il trattamento in tutte le aree cutanee trattate, incluso l’interno dei gomiti, l’interno delle ginocchia, le mani, il tronco e il collo. I ricercatori hanno anche osservato un aumento della funzione barriera della pelle, la sua capacità di trattenere l’umidità e tenere lontani gli allergeni. Inoltre, la maggior parte dei bambini necessitava di meno corticosteroidi per gestire la malattia, aveva meno prurito e riportava una migliore qualità della vita. Questi benefici persistevano al termine del trattamento e i ceppi terapeutici di R. mucosa sono rimasti sulla pelle fino a otto mesi.

Analizzando i motivi alla base del miglioramento della sintomatologia, i ricercatori hanno scoperto che la pelle trattata presentava una maggiore diversità microbica e livelli ridotti di Staphylococcus aureus, un batterio noto per esacerbare l’eczema.

Oltre agli squilibri nel microbiota, la pelle delle persone con eczema è carente di alcuni lipidi o oli. Conducendo esperimenti su modelli cellulari e animali di eczema, gli scienziati del NIAID hanno scoperto che un insieme specifico di lipidi prodotti da ceppi di R. mucosa isolati dalla pelle sana può indurre processi di riparazione della pelle e promuovere il ricambio del tessuto cutaneo. E infatti, dopo il trattamento con il batterio, i partecipanti allo studio presentavano livelli più elevati di questi lipidi sulla pelle.

I ricercatori hanno sottolineato che sono necessari ulteriori studi per chiarire ulteriormente il meccanismo della terapia con R. mucosa e per valutare se fattori genetici o di altro tipo possono spiegare perché alcuni partecipanti non hanno beneficiato del trattamento sperimentale.

Riferimenti

Myles IA et al. Therapeutic responses to Roseomonas mucosa in atopic dermatitis may involve lipid-mediated TNF-related epithelial repair. Sci Transl Med. 2020 Sep 9;12(560):eaaz8631.
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