Diabete tipo 2: metformina aumenta rischio anemia


Diabete di tipo 2: la metformina può aumentare il rischio di anemia secondo dati di due trial clinici e di uno studio nel mondo reale

Diabete di tipo 2: la metformina può aumentare il rischio di anemia secondo dati di due trial clinici e di uno studio nel mondo reale

Negli adulti con diabete di tipo 2 il trattamento con metformina ha ridotto i livelli di emoglobina e aumentato il rischio di anemia di grado moderato. È quanto emerge dalle analisi dei dati di due trial clinici e di uno studio nel mondo reale, pubblicate sulla rivista Diabetes Care.

«In questo studio real-world, insieme ai risultati di due trial clinici controllati e randomizzati, abbiamo dimostrato che la metformina causa costantemente una riduzione precoce dell’emoglobina e aumenta le percentuali di anemia di grado moderato» hanno scritto l’autore senior Ewan Pearson e colleghi della School of Medicine dell’Università di Dundee, nel Regno Unito. «Anche se le riduzioni assolute dell’emoglobina non sono elevate, si traducono in un notevole aumento dei tassi di anemia moderata, che corrisponde complessivamente a un aumento del 2% all’anno del rischio di anemia in seguito all’assunzione di 1 g al giorno di metformina».

Analisi dei dati di tre trial clinici
I ricercatori hanno analizzato i dati degli studi randomizzati e controllati, A Diabetes Outcome Progression Trial (ADOPT) e U.K. Prospective Diabetes Study (UKPDS), per valutare gli effetti della metformina in periodi specifici del follow-up.

Nel trial ADOPT, gli adulti con diagnosi recente di diabete di tipo 2 (n=3.967, 58% uomini) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere una monoterapia con tiazolidinedioni (TDZ, o glitazoni), metformina o sulfonilurea. I campioni ematici sono stati raccolti al basale, a 6 mesi e a 1 anno e poi annualmente fino a 5 anni.

In UKPDS, gli adulti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi (n=1.473, 47,1% uomini) sono stati assegnati in modo casuale a seguire una dieta convenzionale senza farmaci o ad assumere insulina, sulfonilurea o metformina. I campioni di sangue sono stati raccolti al basale e a 3, 6 e 9 anni.

I ricercatori hanno anche valutato i dati dello studio real-world Genetics of Diabetes Audit and Research in Tayside Scotland (GoDARTS), che includevano informazioni sulle prescrizioni e sulle analisi di laboratorio di routine. Gli adulti con diabete di tipo 2 (n=3.485) diagnosticati dal 1996 in avanti sono stati inclusi nell’analisi se era disponibile una misurazione della loro emoglobina basale senza anemia.
L’insieme di tutti questi dati è stato utilizzato per valutare gli effetti dell’esposizione alla metformina nel tempo.

Maggior rischio di anemia nei tre studi
In ADOPT, rispetto alle sulfoniluree l’uso di metformina (OR aggiustato 1,93) e TZD (aOR = 4,18) ha aumentato le probabilità di sviluppare un’anemia moderata, con un rischio più elevato nei partecipanti più anziani, in quelli con emoglobina al basale più bassa e di sesso maschile. Dopo 6 mesi dall’inizio del trattamento la riduzione dei livelli di emoglobina è risultata simile con metformina e TZD e non sono state riportate ulteriori riduzioni dopo 3 anni.

In UKPDS la metformina ha aumentato le probabilità di anemia moderata anche rispetto alla dieta (aOR 4,42), mentre i rapporti di rischio erano inferiori per l’insulina (aOR 1,79) e le sulfoniluree (aOR 0,53). Livelli basali più bassi di emoglobina erano predittori di anemia moderata. Il gruppo sottoposto a metformina ha avuto una maggiore riduzione dell’emoglobina nella prima misurazione 3 anni dopo l’inizio del trattamento rispetto a tutti gli altri. In tutti i gruppi l’emoglobina è diminuita rispetto al basale agli anni 6 e 9, ma i soggetti trattati con metformina hanno avuto il calo maggiore rispetto a quelli sottoposti alla dieta.

In GoDARTS 2.487 pazienti su 3.485 erano stati esposti a metformina entro la fine del follow-up. L’aumento dell’esposizione cumulativa alla metformina alla dose di 1 grammo al giorno per 1 anno ha lievemente aumentato le probabilità di sviluppare una anemia moderata (OR 1,02).

Dal momento che i meccanismi alla base dello sviluppo di anemia correlato alla metformina non sono ancora noti e che si tratta di un effetto di entità modesta, considerati i benefici del farmaco i ricercatori non raccomanderebbero comunque l’interruzione dell’uso della metformina anche nei soggetti con anemia. Fanno però presente che chi soffre di diabete di tipo 2 ed è in terapia con il farmaco dovrebbe tenere in considerazione la possibilità che si verifichi una riduzione dei livelli di emoglobina.

Riferimenti

Donnelly LA et al. Risk of Anemia With Metformin Use in Type 2 Diabetes: A MASTERMIND Study. Diabetes Care. 2020 Aug 14;dc201104. leggi