Dall’amaxofobia al contagio: le 15 paure degli italiani


Dall’amaxofobia all’abbandono, dal contagio allo stare da soli in casa: gli psicologi analizzano le 15 paure principali degli italiani

Dall'amaxofobia all'abbandono, dal contagio allo stare da soli in casa: gli psicologi analizzano le 15 paure principali degli italiani

Quali sono le paure più diffuse tra gli italiani? Secondo lo studio condotto sui dati interni di Guidapsicologi.it, le ricerche effettuate dagli utenti rivelano che la maggior parte dei tormenti dei nostri connazionali riguardano la sfera delle relazioni umane. Ma non solo. Sul podio infatti, insieme alla paura dell’abbandono, e alla paura di stare soli in casa, troviamo la paura di guidare (amaxofobia).

Dalla paura di innamorarsi (filofobia) passando per la paura di non essere amati e la paura dei legami, non mancano la paura della felicità, l’ipocondria, la paura della morte delle persone care, la tocofobia e la paura del contagio.

Al primo posto la paura dell’abbandono

La paura dell’abbandono, seguita dalla paura di stare solo in casa, denotano una difficoltà da parte degli italiani a rimanere soli con sé stessi accompagnata da un forte bisogno dell’altro. Questo stupisce se pensiamo a come sia la società di oggi, con al centro il soggetto, una società narcisista dove ognuno pensa a sé, al proprio apparire, alla propria felicità. Tutto dura poco, si ha la tendenza a interrompere le relazioni se qualcosa non funziona piuttosto che cercare di risolvere i problemi. Eppure poi ci si sente soli.

Forse la chiave sta nell’investire di più nelle relazioni, senza calcoli e senza troppe barriere. È sbagliato pensare che l’altro sia sempre in cattiva fede, o che non siamo abbastanza per trovare una persona che ci voglia bene. Solo avendo maggiore fiducia in sé e negli altri si potrà riuscire ad averne anche nelle relazioni e non temere l’abbandono.

La fiducia. Il grande problema degli italiani

Si chiama pistanthrophobia, è la paura di fidarsi degli altri, e rappresenta un dilemma difficile da risolvere. È lo specchio della nostra società, dove ognuno sembra dedicarsi alla cura del proprio giardino noncurante di ciò che accade all’esterno. Questo stato di egoismo ed individualismo diffuso, portano l’individuo a vivere in un costante stato di allerta. A sentirsi sempre sul chi va là. Le conseguenze sono un’ inevitabile mancanza di fiducia in chi ci circonda e una tendenza a concentrarsi sempre di più su di sé.

Lo dimostra la paura dei legami, ovvero la controdipendenza, che insieme alla paura di innamorarsi e alla paura del tradimento fanno parte di questo gruppo che si fonda sulla fragilità interiore e sulla poca fiducia.

Paura di guidare, di cambiare lavoro, della felicità, di partorire

Sembra un paradosso nella società della velocità, però sono in molti coloro che hanno il terrore di guidare un mezzo di locomozione, tanto che questa paura conquista il terzo posto in classifica. Si chiama amaxofobia ed è la sensazione paralizzante che impedisce di sedersi alla guida di un’auto e partire. Ma non è tutto, perché il solo pensiero di doverlo fare causa ansia e malessere. Per superare questa paura è necessario procedere a piccoli passi e con molta pazienza. Bisogna analizzare con calma

e attenzione la ripercussione e il malessere che questo disturbo causa nella propria vita, rendendosi conto di come sia un limite per l’autonomia personale, lo stile di vita e il benessere psicosociale.

Un’altra delle paure ricorrenti riguarda l’inizio di una nuova esperienza lavorativa. In questo senso può essere assimilato al cambiamento della routine, al lasciare qualcosa che conosciamo e che ci infonde tranquillità, la famosa comfort zone, per lanciarsi in una nuova avventura, che potrebbe rivelarsi un fallimento. In molti casi si preferisce infatti permanere in uno stato di insoddisfazione controllata piuttosto che intraprendere un cammino totalmente sconosciuto.

La paura della felicità (cherofobia), tipica anch’essa della nostra società e dei nostri tempi, nasce dall’idea sbagliata di essere immeritevoli di felicità. Un pessimismo che regna sovrano e ci fa credere che tutto ciò che c’è di bello è effimero e a breve finirà, quindi meglio non farsi illusioni e temere la felicità, per prevenire il dolore della disillusione.

La tocofobia riguarda invece gravidanza e parto, le donne che soffrono di questa paura pensano che non saranno in grado di sopportare fisicamente il dolore del parto, o che qualcosa non andrà per il verso giusto. Può coinvolgere donne incinte o addirittura essere un freno per eventuali gravidanze desiderate. Per superarla bisogna innanzitutto riconoscerla e non scambiarla come un semplice stato di nervosismo, ma soprattutto non dubitare né demoralizzarsi: è una paura che può essere superata.

Ipocondria, paura della morte delle persone care e paura del contagio

La paura delle malattie e la paura della morte delle persone care sono una costante riconducibile alla consapevolezza della fragilità dell’umana esistenza e al desiderio istintivo di vita e benessere.

Si posiziona infine al 15esimo posto la paura del contagio, una novità del 2020, conseguenza della pandemia che ancora oggi coinvolge il mondo intero.

Ecco la lista completa delle 15 paure degli italiani nel 2020.

  1. Paura dell’abbandono

  2. Paura di stare solo in casa

  3. Paura di guidare (amaxofobia)

  4. Paura di sentirsi male

  5. Paura di non essere amati

  6. Paura dei legami (controdipendenza)

  7. Paura di innamorarsi (philofobia)

  8. Paura di cambiare lavoro

  9. Paura della felicità (cherofobia)

  10. Ipocondria

  11. Paura di fidarsi degli altri (pistanthrofobia)

  12. Paura della gravidanza e del parto (tocofobia)

  13. Paura del tradimento

  14. Paura della morte di persone care

  15. Paura del contagio