Venezia: cosa vedere in un week end in 5 mosse


Venezia è una città che di ordinario ha davvero poco, e un week end per visitarla nella sua totalità è inverosimile. Per provarci però, possiamo farlo in due modi. Il primo è quello di seguire il flusso dei turisti che affollano i suoi vicoli praticamente in ogni momento dell’anno. Il secondo è quello di non fermarsi solamente alle facciate dei palazzi, ma di entrarci, così da scoprire le meraviglie del Palazzo Ducale o del Casinò. Architetture finissime abitate da opere che definire magnifiche apparirebbe come riduttivo. Nelle prossime righe dunque, vedremo insieme quali sono le 5 attrazioni di Venezia da visitare assolutamente in un week end.

quali sono le 5 attrazioni di Venezia da visitare assolutamente in un week end

Piazza San Marco e Palazzo Ducale

Pensare di passare da Venezia senza fare una passeggiata in Piazza San Marco è un vero e proprio sacrilegio. D’altronde l’immenso piazzale sui cui tra l’altro sorge la Basilica, con i tantissimi piccioni ad abitarlo in attesa di qualche briciola da parte dei turisti, è probabilmente una delle immagini più famose di questa fantastica città. Ad oggi Piazza San Marco è circondata da numerosi bar, tutti decisamente costosi, ma in passato durante la Serenissima Repubblica è stata teatro di fiere, processioni, tornei, caccia ai tori, e molto altro ancora. E pensare che in origine, prima che arrivassero le famose reliquie di San Marco e si costruisse la Basilica, la piazza era solamente un grande orto.

In questo mini tour di Venezia non possiamo non citare anche il Palazzo Ducale. Da quando la città fu annessa con lo Stato italiano, il palazzo è sempre rimasto in piedi, superando incolume le molte dominazioni. Nel corso del tempo chiaramente lo stile della costruzione ha subito numerose variazioni, anche a causa di alcuni incendi terribili che hanno dato vita a dei cambiamenti. Il Palazzo Ducale è uno dei simboli di Venezia, e la sua importanza storica fu riconosciuta persino da Napoleone Bonaparte nel 1797, anno in cui decise di renderlo il centro della propria amministrazione. La visita è d’obbligo, e non farlo significherebbe rinunciare ad un imperdibile tuffo nel passato.

Canal Grande e Casinò di Venezia

Venezia, come detto, è una città fuori dall’ordinario capace di assecondare le esigenze di qualsiasi tipologia di turista: dall’appassionato di storia, a chi desidera solamente una passeggiata romantica per i suoi misteriosi e affascinanti vicoli, fino a chi cerca del semplice divertimento. Come non fare ad esempio due passi sulle rive del Canal Grande, definito anche Canalazzo dai veneziani, più antico della città stessa. La sua caratteristica forma a “S” al contrario lo contraddistingue, mentre raggiunge 5 metri di profondità e una larghezza massima di ben 70 metri. Un tour su quello che non è solamente un corso d’acqua, ma uno degli scenari più affascinanti di Venezia, ammirando i palazzi che catturano l’attenzione dei turisti in una “gara” senza fine, è assolutamente d’obbligo.

Venezia però è aperta anche a chi cerca del semplice divertimento, e dal momento che si parla di Canal Grande, non è possibile non menzionare il Casino di Venezia, tra i più

iconici Casino Italiani. Non se la prendano a male gli appassionati di slot e i giocatori online in generale, ma fin dal primo passo mosso nella sede di Ca’ Vendramin Calergi, l’aria che si respira è tutta un’altra cosa. Nato nel lontano 1638, si è affermato fin da subito come uno dei centri principali dell’intrattenimento internazionale, trasferendosi all’inizio degli anni ’50 (del ‘900) in questa attuale sede. Il perfetto stile “patrizio rinascimentale”, tra l’altro ultima dimora del noto compositore Richard Wagner, è uno dei palazzi più eleganti tra tutti quelli che si affacciano sul canale. Un giro di roulette a Venezia è d’obbligo.

Il Ponte dei “Sospiri”

354: sono i ponti della città di Venezia. Contarli tutti dunque non è facile, ma uno in particolare deve essere attraversato. Parliamo del Ponte dei “Sospiri”, che si contende lo scettro del più famoso con quello di Rialto. Probabilmente non tutti sono a conoscenza che questo particolare nome non deriva certamente dai sospiri languidi delle coppiette innamorate che si giurano amore eterno passandovi sotto. La leggenda narra invece che i sospiri siano di ben altra natura, ovvero quelli dei condannati che guardavano per l’ultima volta l’affascinante città mentre venivano condotti nelle carceri. Ma questo forse, è meglio non dirlo agli innamorati.