Disturbo bipolare: MST efficace per la depressione


La MST, terapia convulsiva con stimolazione magnetica, è efficace contro depressione e pensieri suicidari nei pazienti affetti da disturbo bipolare

La MST, terapia convulsiva con stimolazione magnetica, è efficace contro depressione e pensieri suicidari nei pazienti affetti da disturbo bipolare

La terapia convulsiva con stimolazione magnetica (magnetic seizure therapy, MST), una metodica sperimentale di recente sviluppo, è efficace nel trattamento della depressione e dei pensieri suicidari nei pazienti con disturbo bipolare (BD) resistente al trattamento (BD). Lo suggerisce una nuova ricerca i cui risultati sono stati comunicati a Scottsdale (Arizona), durante il congresso annuale dell’American Society of Clinical Psychopharmacology (ASCP).

In uno studio in aperto, i tassi di risposta e remissione con MST sono stati particolarmente robusti per il suicidio, producendo remissione o risposte clinicamente significative prima di quanto ottenuto per i sintomi depressivi. La MST sembra inoltre avere un effetto più benigno sulla funzione cognitiva rispetto alla terapia elettroconvulsiva convenzionale (ECT).

«La MST è eccitante perché stiamo cercando di trarre vantaggio da ciò che già sappiamo essere un trattamento di grande successo per la depressione e il suicidio, ossia la terapia elettroconvulsiva» ha dichiarato l’autore principale, Victor Tang, del Center for Addiction and Mental Health (CAMH) dell’Università di Toronto (Canada). Tang ha poi fatto notare che l’ECT «è probabilmente il miglior antidepressivo di cui disponiamo» e una delle opzioni principali quando i pazienti sono resistenti alle terapie usuali con farmaci o psicoterapia.

«Sappiamo che l’ECT è efficace, ma siamo anche fiduciosi che la MST sarà altrettanto efficace ma avrà una migliore accettabilità perché ha meno effetti collaterali, specialmente quelli che influenzano la cognizione. Inoltre, ci potrebbe essere meno stigma e altri aspetti che la gente teme dell’ECT» ha aggiunto.

Effetti collaterali minori e più lievi rispetto all’ECT
L’ECT applica la stimolazione elettrica attraverso il cuoio capelluto e il cranio. «Il problema è che si deve alzare molto l’energia elettrica in modo che possa passare attraverso il cranio e nel cervello e, poiché questa colpisce il cranio, quest’ultimo fa in modo che l’elettricità si diffonda in tutto il cervello» ha spiegato Tang. Il vantaggio della MST è che è in grado di ‘saltare’ il cranio e può stimolare direttamente un’area specifica del cervello, ha osservato.

«Quindi, mentre sia l’MST che l’ECT producono questa crisi elettrica generalizzata, con la MST la maggior parte dell’energia è concentrata in un’area, come la corteccia, dove si vuole che sia, ma si evitano quelle strutture più profonde, come l’ippocampo, che no la memoria e la funzione cognitiva» ha detto Tang. Nello studio in aperto, 26 pazienti con BD resistente al trattamento hanno ricevuto fino a 24 trattamenti con MST in posizione frontale (n = 20) o sul vertice (n = 6).

Una procedura adeguata di MST è stata considerata come otto trattamenti e un protocollo di trattamento completo è stato ritenuto il ricevere trattamenti MST fino alla remissione o fino a 24 settimane, a seconda di quale dei due si verificasse prima.

Per valutare la remissione o la risposta al trattamento è stata utilizzata la scala di valutazione della depressione di Hamilton (HAMD-24) a 24 item. La suicidalità è stata valutata sia con la scala per ideazione suicidaria (SSI) sia con l’item 3 dell’HAMD-24, che riporta l’intento suicidario.

La remissione della depressione è stata definita come un punteggio HAMD-24 post-trattamento di 10 o meno e una diminuzione di almeno del 60% nei punteggi HAMD-24 dal basale per due punteggi consecutivi. La risposta è stata definita come una riduzione di almeno del 50% dei sintomi depressivi sull’HAMD-24 per due punteggi consecutivi.

La remissione dell’ideazione suicidaria è stata definita come un punteggio finale pari a zero all’SSI o all’HDRS-24, item 3. In questa analisi sono stati inclusi solo i pazienti con ideazione suicidaria di base. I pazienti sono stati valutati al basale, dopo ogni tre trattamenti e alla fine del ciclo di trattamento.

Diminuzione significativa dei sintomi
I pazienti, in media, hanno mostrato una significativa riduzione dei loro punteggi HAMD-24, ha riferito Tang. In coloro che hanno completato una procedura adeguata di otto trattamenti MST, il tasso di remissione era del 23,1% e il tasso di risposta del 38,5%. Tra coloro che hanno terminato il protocollo completo, i risultati erano ancora migliori: il loro tasso di remissione era del 30% e quello di risposta del 50%.

«Questo è entusiasmante perché la maggior parte delle volte, quando le persone sono resistenti al trattamento e si trovano in terapia con il loro terzo o quarto farmaco, a quel punto hanno davvero il 10% o meno di possibilità di ottenere qualcosa, quindi questo sarebbe sicuramente un passo avanti e una buona alternativa potenziale all’ECT» ha specificato Tang.

La MST era ancora più efficace per il suicidio, hanno scoperto i ricercatori. La remissione di all’SSI è stata osservata nel 47% dei procedimenti adeguati e nel 57% di chi aveva completato il protocollo. Il numero medio di trattamenti necessari per raggiungere la remissione dall’ideazione suicidaria era 11 e variava da 2 a 20.

Al contrario, era necessaria una media di 17 trattamenti per ottenere la remissione o la risposta alla depressione resistente al trattamento. «Quindi sembra che ci potrebbe essere ancora più di un effetto specifico per la suicidalità rispetto ai sintomi depressivi» ha osservato Tang.

I ricercatori hanno anche scoperto che il posizionamento della bobina durante la MST era critico. Nel complesso, il posizionamento frontale era significativamente migliore rispetto al posizionamento sul vertice.

Per esempio, tra i pazienti adeguatamente trattati, il tasso di remissione era del 30% per il posizionamento frontale ma zero per quello sul vertice. Per i pazienti con protocollo completo, il tasso di risposta per il posizionamento frontale era del 45% contro il 17% per il posizionamento sul vertice.

Nessun paziente che ha ricevuto meno di otto trattamenti MST ha avuto una risposta o una remissione in termini di depressione o suicidio, ha precisato Tang. Attualmente, è in corso una sperimentazione multicentrica che confronta l’ECT e la MST testa a testa.

L’obiettivo sarebbe quello di dimostrare che la MST non è inferiore all’ECT in termini di efficacia nel trattamento della depressione. Eliminare gli effetti collaterali cognitivi di ECT è stato uno degli obiettivi principali della ricerca: sembra che l’MST abbia un profilo di sicurezza migliore.