Giallo Caronia, resti ossei a 200 metri dall’autostrada: “Vicenda assurda”


Giallo di Caronia, ritrovati resti ossei nei pressi dell’A20: per i ricercatori al 99% potrebbero appartenere al piccolo Gioele. Il Codacons attacca: “Vicenda assurda, come sono state fatte le ricerche?”

Giallo di Caronia, ritrovati resti ossei nei pressi dell’A20: per i ricercatori al 99% potrebbero appartenere al piccolo Gioele. Il Codacons attacca: "Vicenda assurda, come sono state fatte le ricerche?"

Alcuni resti di ossa e di indumenti sono stati ritrovati nei pressi dell’autostrada A20 Messina-Palermo, poco distante dal luogo in cui il 3 agosto sono scomparsi Viviana Parisi, la dj 43enne ritrovata morta in seguito, e il figlio Gioele, di quattro anni. I resti, che potrebbero aiutare a fare luce sul giallo di Caronia, sono stati individuati da uno dei volontari impegnati da giorni nelle ricerche del piccolo. Sul posto, spiega la Dire (www.dire.it), anche il procuratore di Patti, Angelo Cavallo.

Secondo quanto riferito da fonti investigative alla stampa, i resti ricondurrebbero “al 99%” al piccolo Gioele. Il padre si sta dirigendo sul luogo del ritrovamento per il riconoscimento degli abiti.

Il Codacons attacca

Il Codacons ha accolto con enorme commozione il ritrovamento dei resti che con tutta probabilità appartengono al piccolo Gioele, ma – se le notizie fossero purtroppo confermate – non può che denunciare l’assurdità di una vicenda terminata con la scoperta del corpo a pochi centinaia di metri dall’autostrada Messina-Palermo, e comunque nella zona del punto indicato dai testimoni per l’ultimo avvistamento della madre.

Sarebbe infatti bastato un volontario, evidentemente più esperto ed efficace rispetto ai tanti reparti impegnati nella ricerca, per mettere la parola fine a questa triste vicenda: un fatto assurdo e inaccettabile, che richiederebbe severe indagini nei confronti di chi quella ricerca ha diretto e coordinato. Non sarebbe tollerabile, infatti, immaginare che ci si debba affidare a qualche isolato volontario, e non invece ai reparti specializzati destinati a questo scopo, per portare a termine operazioni di questo genere: anche e soprattutto in previsione di eventuali, speriamo rarissimi, casi futuri.

Il Codacons Sicilia, proprio per questo, chiede ora di accertare le tempistiche del decesso del piccolo: se l’autopsia stabilirà che la morte è avvenuta dopo qualche tempo dalla scomparsa, sarà quindi assolutamente necessario indagare per omicidio colposo i responsabili delle ricerche e l’intera catena di comando che ha diretto le operazioni nella zona.