Contraccettivi: pillola secondo metodo più utilizzato


La pillola è il secondo metodo contraccettivo più usato dalle donne perché ha il più alto tasso di efficacia, che varia dal 91 al 99%

Contraccettivi: pillola secondo metodo più utilizzato

In Italia la pillola ha compiuto 50 anni e “gode di ottima salute”. È il secondo metodo più usato e più conosciuto. Scelta dal 29% delle donne, resta uno dei contraccettivi femminili con il più alto tasso di efficacia, che varia dal 91 al 99%. Mentre il profilattico ha l’82% di affidabilità. Ma una delle vere novità è il pillolo (ovvero la pillola per gli uomini). Ancora in fase sperimentale, il contraccettivo maschile sta forse giungendo alla messa  a punto definitiva.

Autorizzata per la prima volta nel nostro Paese nel 1967 per fini terapeutici, nel 1965 -paradossalmente- era già in vendita nella farmacia del Vaticano. Poi nel 1976 il Ministero della Sanità abrogò le norme che ne vietavano la vendita.

La pillola è un metodo anticoncezionale ormonale che inibisce l’ovulazione. È di facile assunzione: se ne prende una al dì, solitamente alla stessa ora, per 21 giorni consecutivi e poi si fa una pausa di 7 giorni, durante i quali si presentano le mestruazioni. L’assunzione del primo blister va effettuata all’inizio del ciclo.
L’utilizzo della pillola anticoncezionale varia molto in base all’educazione, allo stato civile, all’età, alla nazione di appartenenza e alle tradizioni culturali. Dopo la sua introduzione ebbe un grande impatto sociale.

I vantaggi sono molti: ha un’efficacia contraccettiva elevatissima, è facile da prendere e, cosa più importante, non influisce affatto sul rapporto sessuale. Questo aspetto è rilevante perché, non dovendosi interrompere durante l’atto sessuale, consente di lasciarsi andare totalmente e di vivere in modo più sereno e rilassato la propria intimità.
Rimane il fatto che, per garantire la totale protezione, è necessario seguire le istruzioni in modo preciso, cercando di evitare dimenticanze e rispettare l’ora di assunzione.

Ci sono delle persone che non sono favorevoli ad assumere farmaci per paura dell’impatto sulla propria salute e alcune donne non possono prenderla per problemi cardiovascolari o predisposizione ad altre patologie. Quindi, prima di assumere la pillola anticoncezionale, bisogna fare una visita medica che accerti che non ci siano controindicazioni.
Infine bisogna sempre tenere presente che la pillola non protegge dall’ esposizione alle malattie sessualmente trasmissibili.

Per un uso appropriato del contraccettivo, è bene sempre consultare il proprio ginecologo, solo attraverso un esame accurato e analisi specifiche, ci si può accertare di essere idonei alla somministrazione e si può individuare il tipo di pillola più adatto alle proprie caratteristiche ed esigenze, riducendo così anche i possibili effetti collaterali. Bisogna quindi evitare assolutamente assunzioni fai da te!

Lo sapevi che…

Secondo un sondaggio condotto a settembre 2018 tra 2 mila donne over 35 che preferiscono partner molto più giovani (donne Cougar), si evidenzia che i livelli di diffusione dell’uso della pillola contraccettiva sono pari al 48%, quasi il doppio rispetto alla percentuale riferibile all’intera popolazione femminile italiana (25,9%) ed oltre il doppio rispetto al 17,2% riferibile alla Spagna o al 16,3% riferibile agli Stati Uniti, secondo quanto messo in rilievo nello studio «La salute riproduttiva della donna» (Istat, 2017). Ma in linea rispetto al 40,6% della Francia, riferito sempre dall’Istat.

I medici giapponesi, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), hanno aspettato 40 lunghi anni prima di approvare l’utilizzo della pillola  e l’hanno fatto solo nel 1999. In Giappone, se assume la pillola, la donna è obbligata a fare una visita medica ogni tre mesi per controllare gli effetti collaterali.