Alcol in gravidanza: l’allerta è in etichetta


In Australia l’allerta sui rischi del consumo di alcol in gravidanza sarà evidenziata sulle confezioni di vino, birra e altre bevande alcoliche

In Australia l'allerta sui rischi del consumo di alcol in gravidanza sarà evidenziata sulle confezioni di vino, birra e altre bevande alcoliche

In Australia scatta l’obbligo di segnalare sulle bottiglie di tutte le bevande a base alcolica una chiara indicazione di pericolo per le donne in gravidanza. Sulle bottiglie di vino, birra e superalcolici dovra obbligatoriamente comparire, non un semplice bollino, ma una vera e propria etichetta simile a quelle che in Italia sono ormai presenti da anni sui pacchetti di sigarette.

I Ministri della salute degli stati e territori, spiega Garantitaly, hanno accolto la pressante raccomandazione dell’ente regolatore “Food Standards of Australia and New Zealand” ed hanno quindi approvato una specifica forma grafica per la nuova etichetta multicolore che avvisi le gestanti dei pericoli dell’alcol per il nascituro. L’etichetta avrà un evidente testo in nero, bianco e rosso che recita: “AVVERTENZA GRAVIDANZA: l’alcool può causare danno al tuo bebè per tutta la vita”.

Il Ministro australiano responsabile per la salute alimentare, Richard Colbeck, ha detto che il governo federale “è fortemente impegnato a introdurre etichette per bevande alcoliche di avvertimento alle donne in gravidanza di non consumare alcool, in modo da prevenire la sindrome alcolica fetale e altre patologie correlate al feto”.

Con una simile dichiarazione è da prevedere che in futuro l’avviso sui rischi del consumo di alcol in gravidanza potrà essere ancora più dettagliato così che possa informare ed eventualmente dissuadere dal bere le donne in attesa di un bambino.

Le aziende produttrici di bevande alcoliche, ovviamente, non hanno contestato il merito del provvedimento governativo, ma hanno lamentato che così come è stata impostata l’operazione rischia di avere un costo non sostenibile. La nuova etichetta, lunga e colorata, “impone costi sostanziali e non necessari ai produttori”, dice in rappresentanza delle aziende il direttore di Alcohol Beverages Australia, chiedendo che almeno i produttori vengano lasciati liberi di scegliere i colori dell’avvertenza, magari scegliendo una stampa più economica.