Tanca online sulle piattaforme digitali con due singoli: fuori Moka e My Darling, concentrato di estro e rime, esplosività ed equilibrio
Moka non è soltanto un richiamo allo strumento di produzione della bevanda eccitante più famosa al mondo (nei confronti della quale Tanca ha sviluppato negli anni una dipendenza ben poco moderata) ma è in effetti musicalmente affine al mondo dei Linea 77, figlia com’è dell’esperienza di Tanca sui palchi insieme alla sua vecchia band hardcore Backside – di cui ha fatto parte anche Giumo, producer dei due brani e per Tanca compagno sia di crew (Klen Sheet) che di band (Inni). Moka, tra le due release, è quella “sporca e cattiva”: rabbia e aggressività esplodono in liriche taglienti e urla sui synth brutali e i bassi grotteschi di Giumo, che suonano come dei latrati industrial e demoniaci. Il ritornello, nonostante l’attitudine vocale punk, è un inno sottilmente hip hop, firmato da uno che palesemente è cresciuto a pane, skate e Wu-Tang Klan: “C.R.E.A.M. da bambini con le Etnies, heelflip, noseslide sui monumenti e mo qui zì”.
Una volta consumato lo sfogo incendiario la traccia si metamorfizza, facendosi quieta e diluita: i BPM si distendono, lasciando spazio a un accendino in azione e a imprecazioni lanciate con una leggerezza che fa presagire una traccia ben più pacata di quella appena conclusa. È questa, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), My Darling: citazione del gruppo punk di culto che tempesta le pareti della stanza di Tanca in forma di adesivi, poster e magliette. Un rap più chill e lucido che in una manciata di barre chiude una narrazione limpida, emotiva e densissima, con flashback di gran lunga meno tormentati di quelli raccontati in prima battuta: un ricordo dei live con maggio e delle esperienze insieme alla crew, con un’apertura al futuro serena e matura.