Psoriasi: per i dermatologi diagnosi di PsA più facile


Malattia psoriasica, nuova metodica a disposizione dei dermatologi per determinare i pazienti psoriasici affetti anche da PsA

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Uno studio italiano pilota, presentato nel corso del congresso EULAR, ha proposto una nuova metodica a disposizione del dermatologo che sarebbe in grado di discriminare i pazienti psoriasici a rischio di sviluppo anche di PsA, da inviare ai colleghi reumatologi per le cure opportune. Lo strumento ha dimostrato buone performance, in linea con quelle degli altri questionari autosomministrati ai pazienti.

Razionale e disegno dello studio
L’artrite psoriasica (PsA) rappresenta una delle manifestazioni della malattia psoriasica che, come è noto può indurre gravi deformazioni a carico delle articolazioni colpite e disabilità motoria. La stima delle prevalenza della PsA non è di facile determinazione in ragione delle difficoltà a diagnosticare questa condizione durante le fasi precoci di malattia.

Fino ad oggi, inoltre, gli  strumenti  a disposizione del  dermatologo  per  decidere  l’invio dei pazienti sospetti all’attenzione del reumatologo non sono definiti secondo robusti criteri basati sull’evidenza.

Su questi presupposti è stato disegnato lo studio HERACLES (Screening strategies for rheumatological referral of psoriatic subjects aimed to disclose psoriatic arthritis), uno studio italiano osservazionale multicentrico che si è proposto di valutare l’accuratezza di un questionario supervisionato e compilato da un dermatologo, invece che dal paziente stesso (come nel caso degli altri questionari attualmente disponibili) nel discriminare i pazienti con sospetto di PsA tra i pazienti con psoriasi cutanea sottoposti a cure dermatologiche.

“Lo studio HERACLES – spiega a Pharmastar il dr. Antonio Marchesoni (Responsabile S.S. per la Diagnosi e la terapia delle Artropatie Infiammatorie Croniche, AO Istituto Ortopedico Gaetano Pini, Milano)  – uno dei clinici coinvolti attivamente nella sua realizzazione – ha interessato 9 centri italiani di dermatologia e reumatologia di terzo livello. Tutti i pazienti dello studio erano in cura da un dermatologo per psoriasi cutanea”.
Era motivo di esclusione dallo studio una diagnosi pregressa di PsA.

Nello specifico, i dermatologi coinvolti hanno visitato pazienti con psoriasi cutaneea e compilato il questionario HERACLES che, come ha sottolineato il dr. Marchesoni, “…è uno strumento nuovo, che si differenzia dagli altri strumenti questionari autosomministrati al paziente per il fatto che in parte si basa su domande poste dal dermatologo in base ad alcuni riscontri clinici diretti sul paziente (es: osservazione dito dito gonfio o articolazione tumefatta), in aggiunta ad alcune domande, per un totale di circa 7 item” (fig.1).

Un punteggio uguale o superiore a 2 indica che quel paziente potrebbe essere affetto da Psa e andrebbe inviato al collega reumatologo per le cure appropriate del caso.
Se la compilazione del questionario HERACLES era a cura del dermatologo, tutti i pazienti partecipanti allo studio hanno compilato alcuni questionari già utilizzati, come il ToPAS, il PASE, il PESR e l’EARP.
Il gold standard applicato all’analisi per valutare l’accuratezza del nuovo questionario era rappresentato dalla diagnosi di PsA posta dal reumatologo.

I ricercatori hanno effettuato un’analisi della curva ROC per valutare la performance dei punteggi associati con i criteri clinici indicati nel questionario HERACLES, stimando la sensibilità e la specificità di livelli differenti di cut-off.
Inoltre, una seconda analisi della curva ROC ha messo a confronto la performance ottenuta con il questionario HERACLES con quella degli altri 4 questionari somministrati ai pazienti.

Risultati principali
“Su 759 pazienti reclutati nello studio – ha spiegato il dr. Marchesoni – 524 (pari al 69%) sono stati sottoposti a visita reumatologica; di questi 73 hanno ricevuto diagnosi di PsA (13,9%)”.
L’età media di questi pazienti era pari a 53 anni (±16) e il 46% di questi di sesso femminile. L’età media di psoriasi era pari a 20 (±19) anni.

L’area sotto la curva ROC del questionario HERACLES si è attestata sul valore 0,775. Il punteggio di cut-off pari a 2 è risultato associato ad una sensitività del 92% e ad una specificità del 47%; il punteggio di cut-off pari a 3 è risultato associato ad una sensitività del 66% e ad una specificità del 75%.

Da ultimo, il confronto tra la curva ROC del questionario HERACLES e quella relativa agli altri quattro questionari somministrati ai pazienti non ha mostrato differenze significative (p=0,523 vs. TOPAS; p=0,201 vs. PASE; p=0,345 vs.PEST e p=0,240 vs. EARP).

Riassumendo
“Il questionario HERACLES – afferma Marchesoni – uno strumento finalizzato per l’impiego da parte dei dermatologi, ha dimostrato buone performance, sia in termini di sensibilità che di specificità, nell’identificare i casi di PsA  tra i pazienti con psoriasi cutanea”.

“Una volta sottoposto a validazione – conclude – magari dopo un suo perfezionamento in base ai risultati di questo studio pilota, e riformulato in maniera più precisa, il questionario HERACLES potrebbe rivelarsi uno strumento adeguato per individuare i soggetti psoriasici più idonei a ricevere la consulenza reumatologica, facilitando la diagnosi precoce della PsA.