Sindrome di Angelman: Angelini e Ovid uniscono le forze


Sindrome di Angelman: accordo da oltre 200 milioni di dollari su OV101 (gaboxadol) fra Angelini Pharma e Ovid Therapeutics

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Ovid Therapeutics, una società biofarmaceutica con sede a New York, e Angelini Pharma hanno annunciato un accordo incentrato su OV101 (gaboxadol) un farmaco sperimentale in sviluppo per il trattamento della sindrome di Angelman, una malattia genetica che colpisce soprattutto il sistema nervoso.

Angelini Pharma sarà responsabile dello sviluppo, produzione e commercializzazione del farmaco nell’Unione Europea, in altri paesi del mercato economico europeo, nonché in Svizzera, Turchia e Regno Unito e Russia.

Angelini Pharma renderà esecutivo l’accordo tramite la sua nuova affiliata, Angelini Pharma Rare Diseases AG.

OV101 – che si ritiene sia l’unico agonista del recettore selettivo GABAA delta (δ) in via di sviluppo – è attualmente in fase di valutazione per la sindrome di Angelman nell’ambito dello Studio di fase III NEPTUNE, i cui principali risultati sono attesi per il quarto trimestre del 2020.

Secondo i termini dell’accordo, Ovid riceverà un anticipo di $20 milioni e avrà diritto a ricevere ulteriori pagamenti (fino a un totale di altri $ 212,5 milioni) al raggiungimento di specifici traguardi di sviluppo, produzione e vendita per l’indicazione iniziale (sindrome di Angelman), oltre a double-digit royalties sulle vendite nel caso OV101 venga commercializzato con successo. Ovid manterrà tutti i diritti commerciali su OV101 negli USA e nel resto del mondo.

La sindrome di Angelman è una malattia genetica che colpisce soprattutto il sistema nervoso. È caratterizzata da ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, gravi disturbi del linguaggio e problemi di movimento e di equilibrio. La maggior parte dei bambini colpiti soffre anche di epilessia e microcefalia (piccole dimensioni della testa). Il ritardo dello sviluppo è tipicamente evidente tra i sei e i dodici mesi di età. La malattia ha una serie di comportamenti specifici, tra cui il contegno felice ed eccitabile, il sorriso frequente, le risate e i movimenti delle mani che battono le mani. Questo ha portato ad essere chiamata sindrome del “burattino felice”, anche se questo termine non è più usato.

“Siamo entusiasti dell’opportunità di iniziare con Angelini Pharma una collaborazione strategica mirata – in caso di approvazione – a rendere disponibile il più rapidamente possibile OV101 alla comunità Angelman europea. Angelini Pharma è un partner ideale per l’Europa, grazie alle sue profonde conoscenze regionali, alle infrastrutture consolidate, al retaggio di lanci di prodotti di successo e al suo impegno nel migliorare la qualità della vita delle comunità di pazienti che serve”, ha dichiarato Jeremy Levin, Chairman e Chief Executive Officer di Ovid Therapeutics. “Trovare i partner giusti per rendere disponibile OV101 alla comunità Angelman il più rapidamente possibile è una componente fondamentale della nostra strategia globale. Riteniamo che questa collaborazione con Angelini contribuirà a massimizzare il potenziale valore commerciale di OV101, permettendoci di raggiungere i nostri obiettivi strategici in questa importante area geografica”.

“Oggi è un giorno che ricorderemo a lungo. Grazie alla nostra collaborazione con Ovid Therapeutics, stiamo gettando le basi per sviluppare soluzioni sanitarie innovative per le malattie rare, in linea con la nuova strategia di Angelini Pharma”, ha affermato Pierluigi Antonelli, CEO di Angelini Pharma. “La nuova business unit Angelini Pharma Rare Diseases AG contribuirà allo sviluppo, alla registrazione, alla produzione e – in caso di approvazione – alla commercializzazione in Europa di OV101, il promettente farmaco di Ovid Therapeutics attualmente sottoposto a valutazione in uno studio clinico di fase III per il trattamento della sindrome di Angelman. A oggi non esiste alcun trattamento efficace per questa rara malattia genetica caratterizzata da grave disabilità psicomotoria, che si manifesta fin dall’infanzia. Mantenere il nostro impegno ci rende orgogliosi sia dal punto di vista scientifico sia da quello dell’impatto sociale”.

“Come azionisti e dirigenti di Angelini Holding, continuiamo a investire nell’area farmaceutica, che oggi rappresenta la metà del fatturato del nostro Gruppo”, hanno commentato il Vice Presidente Esecutivo Thea Paola Angelini e il CEO Sergio Marullo di Condojanni. “La nostra strategia di sviluppo globale e internazionalizzazione si concentra sulle aree di business caratterizzate da un elevato potenziale di crescita. In particolare, valutiamo attentamente tutte le opportunità che potrebbero aprirsi non solo nel settore sanitario, ma anche nelle aree beni di consumo e machinery”.

La sindrome di Angelman
La sindrome di Angelman è una rara malattia genetica caratterizzata da una varietà di segni e sintomi. Le caratteristiche di questa patologia comprendono sviluppo ritardato, disabilità intellettiva, gravi disturbi del linguaggio, problemi di movimento ed equilibrio, convulsioni, disturbi del sonno e ansia. La causa più comune della sindrome di Angelman è la perdita di funzionalità del gene che codifica per la proteina ubiquitina ligasi E3A (UBE3A), che svolge un ruolo critico nella comunicazione tra le cellule nervose, con una conseguente compromissione dell’inibizione tonica. I soggetti con sindrome di Angelman hanno in genere un’aspettativa di vita normale, ma non sono in grado di vivere in modo autonomo, e richiedono pertanto il costante supporto di specialisti e operatori sanitari. A livello globale, la sindrome di Angelman colpisce circa una persona su 12-20.000.

Non esistono terapie approvate dalla US Food and Drug Administration (FDA), dall’EMA (European Medicines Agency) o da altre Autorità Regolatorie mondiali per la sindrome di Angelman, e il trattamento consiste principalmente in interventi comportamentali e nella gestione farmacologica dei sintomi.

La sindrome di Angelman è associata a una riduzione della inibizione tonica, una funzione del recettore selettivo GABAA delta (δ) che consente al cervello umano di decifrare correttamente i segnali neurologici eccitatori e inibitori senza esserne sovraccaricato. Se l’inibizione tonica si riduce, il cervello viene inondato di segnali e perde la capacità di distinguere il rumore di fondo dalle informazioni critiche.

OV101 (gaboxadol)
Si ritiene che OV101 sia l’unico agonista del recettore selettivo GABAA delta (δ) in via di sviluppo, nonché il primo farmaco sperimentale mirato specificamente all’interruzione dell’inibizione tonica, un importante processo fisiologico del cervello che si pensa sia la causa sottostante di alcuni disturbi dello sviluppo neurologico. In studi di laboratorio e in modelli animali, OV101 ha dimostrato di attivare selettivamente la subunità δ dei recettori GABAA, che si trovano nello spazio extra-sinaptico (al di fuori della sinapsi), e di influenzare quindi l’attività neuronale attraverso la modulazione dell’inibizione tonica.

Ovid sta sviluppando OV101 per il trattamento della sindrome di Angelman e della sindrome dell’X fragile (sindrome di Martin-Bell), mediante il potenziale ripristino dell’inibizione tonica e la conseguente possibilità di affrontare diversi sintomi critici di queste malattie. In entrambe tali sindromi, la patofisiologia sottostante include l’interruzione dell’inibizione tonica modulata attraverso la subunità δ dei recettori GABAA. Nel corso degli studi preclinici è stato osservato che OV101 ha migliorato i sintomi della sindrome di Angelman e della sindrome dell’X fragile. Questo composto era stato precedentemente testato in oltre 4000 pazienti (per un’esposizione pari a oltre 1000 anni-paziente), con profili di sicurezza e biodisponibilità favorevoli. Ovid sta conducendo uno studio clinico di fase III con OV101 nella sindrome di Angelman (NEPTUNE), e ha completato uno studio clinico di fase II di ricerca segnali con OV101 nella sindrome dell’X fragile (ROCKET).