Fentanil opzione sicura per la madri in travaglio


Dolore durante il travaglio, fentanil efficace e sicuro per madri e bambini secondo uno studio australiano pubblicato sull’International Journal of Obstetric Anesthesia

Dolore durante il travaglio, fentanil efficace e sicuro per madri e bambini secondo uno studio australiano pubblicato sull'International Journal of Obstetric Anesthesia

La somministrazione intranasale o per iniezione sottocutanea di fentanil si è confermata un’opzione sicura sia per le madri in travaglio che per i neonati, offrendo così una maggiore scelta per sedare il dolore durante il parto. Sono i risultati di uno studio australiano pubblicato sull’International Journal of Obstetric Anesthesia.

Il dolore del travaglio è una delle possibili preoccupazioni per le donne in gravidanza. L’argomento interessa circa cinquecentomila donne e loro famiglie ogni anno in Italia. Possono essere riconosciute due principali componenti del dolore: quella fisica, viscerale, dovuta agli stimoli nocicettivi delle contrazioni miometriali, e quella psicologico-emotiva, cerebrale, dovuta alla paura dell’ignoto, di un evento ineluttabile che potrebbe essere portatore di fatiche superiori alle proprie forze.

Durante il travaglio le due componenti possono influenzarsi a vicenda; un disagio emozionale può determinare l’abbassamento della soglia del dolore, e l’impatto del dolore fisico delle contrazioni può contribuire a sostenere la presenza del disagio psico-emotivo.

Fentanil intranasale o sottocute
Una nuova ricerca condotta dalla University of South Australia è stata la prima a valutare le concentrazioni di ematiche di fentanil somministrato per via intranasale o sottocutanea allo scopo di alleviare il dolore nel travaglio.

I ricercatori hanno testato i livelli plasmatici di fentanil in 30 coppie madre-bambino tramite campioni di sangue materno e cordonale prelevati 30 dopo la nascita e hanno scoperto che, nonostante i livelli di fentanil somministrati per via nasale fossero significativamente più elevati di quelli per via iniettiva, tutti i bambini avevano livelli più bassi del farmaco rispetto alle loro madri, indipendentemente dal metodo di somministrazione.

Tutti i bambini avevano punteggi dell’indice di Apgar dopo 5 minuti all’interno degli intervalli normali (>7), nessuno ha necessitato dell’ammissione nella nursery per ricevere cure speciali e i livelli del farmaco erano molto bassi, decisamente al di sotto di quelli noti per avere un effetto deprimente sulla respirazione.

L’indice di Apgar deriva da alcuni controlli effettuati immediatamente dopo il parto e finalizzati a valutare in modo molto rapido l’adattamento del neonato alla vita extrauterina, ovvero la vitalità e l’efficienza delle funzioni vitali primarie. L’indice di Apgar si basa su cinque parametri di base (frequenza cardiaca, attività respiratoria, riflessi, tono muscolare, colorito) che vengono valutati dopo 1, 5 e 10 minuti di vita del neonato.

Questo risultato è in contrasto con le concentrazioni di petidina (o meperidina, un oppioide sintetico) e norpetidina nel cordone ombelicale, i cui livelli in altri studi sono risultati essere comparabili a quelli delle madri e hanno soppresso notevolmente il comportamento del neonato nelle prime settimane di vita.

Nuova opzione per controllare il dolore durante il parto
Secondo quanto dichiarato dalla ricercatrice principale Julie Fleet, i risultati sono un passo importante nella comprensione delle opzioni per alleviare il dolore durante il travaglio e forniscono un supporto per metodi meno invasivi di somministrazione dei farmaci.

«Molte donne si preoccupano della gestione del dolore durante il travaglio e dell’impatto che le loro scelte potrebbero avere per se stesse e il loro bambino appena nato» ha affermato. «Per quelle che scelgono di lenire il dolore durante il parto ci sono ancora pochissime opzioni disponibili. Le più comuni sono protossido di azoto e ossigeno, un narcotico o un oppioide per via iniettiva (come fentanil, morfina o petidina) o l’analgesia epidurale, ma come per tutti gli analgesici ci sono effetti collaterali».

«Il fentanil è una scelta popolare per controllare il dolore durante il travaglio perché fornisce un rapido sollievo senza limitare la mobilità, oltre a ridurre gli incidenti legati agli effetti collaterali come nausea, vomito o sedazione. Può anche essere somministrato tramite spray nasale o con una piccola iniezione sotto la pelle, consentendo alle donne un maggiore controllo sul loro dolore» ha aggiunto Fleet. «Il punto di forza di questa ricerca è che conferma che il fentanil può essere usato in modo sicuro sia per la madre che per il bambino, indipendentemente dal fatto che sia somministrato per via nasale o tramite iniezione, fornendo una forte evidenza a sostegno del suo uso come opzione alternativa per alleviare il dolore».

Nell’Australia meridionale, la somministrazione sottocutanea di fentanil è una pratica standard, mentre lo spray nasale sta aumentando la sua popolarità.

«È importante sottolineare che, per le donne che scelgono il sollievo dal dolore durante il travaglio, il fentanil ha dimostrato di ridurre l’intensità del dolore, consentendo alle donne di concentrarsi sulle contrazioni» ha concluso Fleet. «Inoltre le donne riferiscono che favorisce una maggiore autonomia e soddisfazione per la nascita, due fattori importanti per garantire un’esperienza di parto positiva».