Pericardite recidivante, rilonacept efficace in fase III


Pericardite recidivante, rilonacept raggiunge gli endpoint di efficacia in fase 3 secondo i dati dello studio RHAPSODY

Pericardite recidivante, rilonacept raggiunge gli endpoint di efficacia in fase 3 secondo i dati dello studio RHAPSODY

Le azioni di Kiniksa Pharmaceuticals hanno guadagnato fino al 31% il lunedì successivo all’annuncio da parte dell’azienda che lo studio RHAPSODY di fase 3 ha dimostrato che rilonacept, inibitore dell’interleuchina, ha raggiunto i suoi endpoint di efficacia primari e secondari principali in pazienti con pericardite recidivante.

L’azienda prevede di depositare una domanda alla FDA per la registrazione di rilonacept entro la fine dell’anno. «Crediamo che rilonacept abbia il potenziale per essere la prima terapia approvata dalla FDA per la pericardite recidivante» afferma Sanj Patel, CEO di Kiniksa.

Rilonacept è stato sviluppato da Regeneron Pharmaceuticals, che commercializza il farmaco negli Stati Uniti sotto il nome Arcalyst per il trattamento delle sindromi periodiche associate alla criopirina (CAPS), gruppo di malattie auto-infiammatorie molto rare, genetiche e potenzialmente letali, con infiammazioni in diverse zone dell’organismo e sintomi debilitanti quali febbre, rash, dolore articolare e stanchezza.

Kiniksa ha detto che ha ottenuto da Regeneron nel 2017 l’autorizzazione per la valutazione di rilonacept in malattie che si ritiene siano mediate sia da IL-1-alfa che IL-1-beta, tra cui la pericardite recidivante.

Il protocollo dello studio RHAPSODY
Lo studio RHAPSODY ha reclutato 86 pazienti di età pari o superiore ai 12 anni con diagnosi di pericardite recidivante. La popolazione dell’analisi primaria comprendeva 61 pazienti attivamente sintomatici con fallimento del trattamento di cura standard, tra cui farmaci antinfiammatori non steroidei, colchicina  o corticosteroidi.

I pazienti hanno iniziato il trattamento con rilonacept durante un periodo di run-in, hanno interrotto i farmaci di fondo e raggiunto e mantenuto la risposta clinica in monoterapia con rilonacept, rende noto l’azienda. I responder clinici sono stati quindi randomizzati a ricevere una volta alla settimana iniezioni sottocutanee settimanali di rilonacept o placebo, con misura primaria di esito consistente nella valutazione del tempo alla prima recidiva di pericardite a 24 settimane.

Risultati “statisticamente altamente significativi”
Secondo quanto riportato da Kiniksa, il tempo mediano per la recidiva della pericardite nel periodo randomizzato di sospensione della terapia di fondo non ha potuto essere stimato nel gruppo rilonacept «a causa del basso numero di recidive» in questo braccio di trattamento, mentre il tempo mediano per la recidiva nel gruppo placebo era di 8,6 settimane.

In termini di obiettivi secondari, Kiniksa ha riferito che l’81% dei trattati con rilonacept ha mantenuto la risposta clinica a 16 settimane nel periodo randomizzato di interruzione della terapia di fondo, rispetto al 20% del placebo.

L’azienda ha comunicato che «sono stati osservati risultati coerenti all’ottava e alla 24ma settimana ed erano anche molto significativi dal punto di vista statistico», aggiungendo che la percentuale di pazienti con sintomi di pericardite assente o minima alla 16ma settimana era rispettivamente dell’81% e del 25% per rilonacept e placebo.

«In effetti, i pazienti con rilonacept hanno sperimentato dolore pericardico minimo o nullo per quasi il 95% dei giorni di studio fino alla 16ma settimana, rispetto a meno della metà dei giorni di studio per i destinatari del placebo, il che era statisticamente altamente significativo» ha osservato il direttore medico John Paolini.

Avanzamento preventivo e terapeutico “trasformativo” per la patologia
Paolini ha suggerito che, nel trattamento e nella prevenzione della recidiva di malattia, rilonacept potrebbe rivelarsi «un progresso terapeutico trasformativo nel trattamento di pazienti con pericardite recidivante e diventare la prima terapia approvata dalla FDA per questa debilitante malattia auto-infiammatoria».

Nello stesso tempo, Kiniksa  ha reso noto che, nello studio RHAPSODY, rilonacept era ben tollerato, con eventi avversi coerenti con le avvertenze CAPS approvate dalla FDA per il farmaco. Ulteriori analisi della sperimentazione sono in corso e l’azienda prevede di presentare i dati in una futura riunione medica o in una pubblicazione.

Al farmaco era stato precedentemente concesso dalla FDA lo stato di “ breakthrough therapy” per la pericardite. Sulla base dei dati RHAPSODY, la domanda di licenza biologica per CAPS verrà trasferita a Kiniksa. La società ha infine annunciato che – dopo l’approvazione FDA del farmaco per l’indicazione di pericardite recidivante – assumerà la vendita e la distribuzione di rilonacept per le indicazioni approvate negli Stati Uniti e dividerà uniformemente i profitti sulle vendite con Regeneron.