Tumore alla vescica: gemcitabina alternativa alla chirurgia


Tumore alla vescica superficiale: la gemcitabina, un farmaco chemioterapico, possibile alternativa alla chirurgia secondo uno studio italiano

Tumore alla vescica superficiale: la gemcitabina, un farmaco chemioterapico, possibile alternativa alla chirurgia secondo uno studio italiano

Uno studio1 dell’èquipe di Urologia di Humanitas, diretta dal Professor Giorgio Guazzoni, ha indagato l’efficacia della gemcitabina (un farmaco chemioterapico) in un gruppo specifico di pazienti con tumore alla vescica non muscolo invasiva.

Il trattamento convenzionale e la chirurgia

La gemcitabina è un farmaco chemioterapico noto, utilizzato per via sistemica. Lo studio ne dimostra l’efficacia per via intravescicale nei pazienti con tumore alla vescica superficiale ma aggressivo e che hanno fallito il trattamento endovescicale con BCG (Bacillo di Calmette Guerin, un farmaco che viene somministrato per mezzo di un catetere vescicale nel corso di alcune sedute ambulatoriali).

Questi pazienti, avendo fallito il trattamento endovescicale, dovrebbero essere sottoposti a cistectomia, ovvero all’asportazione della vescica: un intervento chirurgico importante.

La gemcitabina come alternativa

Gli autori hanno verificato che in casi selezionati, la gemcitabina può essere efficace e rappresenta dunque una valida alternativa per quei pazienti che non vogliono o non possono eseguire l’asportazione chirurgica della vescica a seguito del fallimento del trattamento convenzionale.

Il tumore alla vescica

In Italia sono circa 277mila le persone con pregressa diagnosi di tumore della vescica, pari al 14% dei casi prevalenti negli uomini e al 3% nelle donne (fonte “I numeri del cancro in Italia 2019”, Aiom-Airtum).

Se ne distinguono due forme principali: una infltrante (che dunque coinvolge il muscolo) e una non infiltrante (o non muscolo invasiva).

Gli uomini ne sono colpiti cinque volte di più delle donne e questo è legato anche al vizio dei fumo: un fattore di rischio importante per questa neoplasia. Gli uomini infatti hanno fumato in percentuale maggiore rispetto alle donne e questo in parte rende ragione di una differenza di genere.

Il tumore è spesso silente e il primo segno è in genere la comparsa di sangue nelle urine: un segnale da non sottovalutare e che deve indurre a consultare l’urologo. Altri sintomi cui prestare attenzione sono un dolore a livello della vescica e un aumento improvviso della frequenza urinaria.

1. Intravesical gemcitabine as bladder-preserving treatment for BCG unresponsive non-muscle-invasive bladder cancer. Results from a single-arm, open-label study (Accettato per la pubblicazione su British Journal Of Urology International Compass).