Osteoporosi indotta da glucocorticoidi, denosumab amico delle ossa


Denosumab associato a miglioramenti significativi della densità minerale ossea in pazienti con osteoporosi indotta da glucocorticoidi dopo un anno di trattamento

Denosumab associato a miglioramenti significativi della densità minerale ossea in pazienti con osteoporosi indotta da glucocorticoidi dopo un anno di trattamento

Il trattamento con denosumab si associa ad miglioramenti significativi della densità minerale ossea in pazienti con osteoporosi indotta da glucocorticoidi dopo un anno di trattamento. Questo il responso di una rassegna sistematica della letteratura, con annessa metanalisi, pubblicata su Rheumatology Advances in Practice.

Dallo studio, inoltre, è emerso anche che potrebbe volerci più tempo per osservare un incremento dei valori di densità minerale ossea dopo trattamento con il farmaco.

L’utilizzo del denosumab nel trattamento dell’OP indotta da glucocorticoidi non è nuovo, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. Ad oggi, tuttavia, non era ancora chiaro se il suo impiego è associato o meno ad un incremento significativo dei valori di densità minerale ossea.

Per rispondere a questa domanda è stata effettuata una rassegna sistematica della letteratura e una metanalisi degli studi originali che avevano reclutato pazienti con OP indotta da glucocorticoidi trattati con denosumab al fine di valutare gli effetti del trattamento in termini di guadagno di massa ossea a livello della colonna lombare, dell’anca in toto e del collo femorale.

A tal scopo, è stata condotta una ricerca sistematica della letteratura sui principali database bibliografici biomedici (Pubmed, Web of Science, Google Scholar) per l’individuazione di tutti gli studi pubblicati sull’argomento tra il 1960 e il 2019.

Erano motivi di inclusione nella metanalisi quegli studi che rendevano disponibili i dati grezzi sul tasso di variazione della DMO dopo somministrazione di denosumab.

I ricercatori hanno messo a confronto i tassi di variazione della DMO tra pazienti trattati con denosumab e pazienti trattati con bisfosfonati (BSF).

Incremento di densità minerale ossea ottenuto con denosumab a livello del collo femorale più tardivo
Su 713 studi identificati, 7 hanno soddisfatto i criteri di inclusione nella metanalisi, per un totale di 437 individui, in maggioranza di sesso femminile, con un’età media compresa tra 48,4 e 66,7 anni. La dose più comunemente prescritta di denosumab era pari a 60 mg.

Dalla metanalisi degli studi è emerso che, rispetto alle condizioni iniziali, il trattamento con denosumab era associato, a 6 mesi, a miglioramenti significativi della DMO a livello della colonna lombare  (2,99%; IC95%=2,71%-3,28%; p <0,0001) e dell’anca in toto (1,34%; IC95%=0,64%-2,04%; p =0,0002).

Sono stati documentati anche incrementi significativi di DMO a 12 mesi a livello della colonna lombare  (4,59%; IC95%=4,17%-5,01%; p <0,0001) e dell’anca in toto (2,16%; IC95%=2,05%-2,27%; p <0,0001), come pure della DMO a livello del collo femorale (1,55%; IC95% =0,45%-2,65%; p =0,0059).

Sono stati messi a confronto i dati sugli effetti del trattamento con denosumab e con BSF a livello della colonna lombare e del collo femorale a 6 e a 12 mesi.

Dal confronto non sono emerse differenze significative a 6 mesi, mentre l’incremento della DMO a livello del collo femorale è risultato di entità maggiore nel gruppo trattato con denosumab rispetto a quello trattato con BSF a 12 mesi  (0,97%; IC95%=0,33%-1,60%; p =0,003). Non sono emerse, invece, differenze tra gruppi in termini di rischio di frattura.

Limiti e implicazioni della metanalisi

Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno notato che alcuni degli studi inclusi non avevano fornito informazioni sulla dose o la durata del trattamento con steroidi, che potrebbe aver influenzato l’efficacia del denosumab.

Nel complesso, concludono gli autori dello studio, “…i pazienti con OP indotta da glucocorticoidi hanno sperimentato miglioramenti significativi della DMO in risposta al trattamento con denosumab a livello della colonna lombare, dell’anca in toto e del collo femorale a 12 mesi.