Space Force su Netflix: ecco la recensione


Space Force disponibile su Netflix: Steve Carell e John Malkovich sono “spaziali”. La recensione della serie originale creata da Carell e Greg Daniels

Space Force con Steve Carell arriva su Netflix

Tutto quello che tocca Steve Carell diventa un piccolo capolavoro della commedia. Ma Space Force –  la nuova serie originale Netflix creata da Carell e Greg Daniels, disponibile da oggi in tutti i Paesi in cui il servizio di streaming è attivo – non è ai livelli di The Office, che mostra in un modo irresistibile ed esilarante la quotidianità di un gruppo di dipendenti  in cui Carell interpreta Michael Scott. Qui si racconta, tra realtà e finzione, di una missione verso la Luna animata da scene assurde e da gag spesso banali con l’intento di mettere in ridicolo la corsa allo spazio rilanciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo scorso anno, infatti, Trump ha creato la sesta forza armata, la ‘United State Space Force’, con lo scopo di organizzare, addestrare ed equipaggiare le forze spaziali per proteggere gli interessi degli U.S.A. e dei suoi alleati e per fornirgli le necessarie risorse spaziali. A vertice di questo nuovo ramo c’è il generale Jay Raymond, già comandante nella Air Force statunitense. Nella serie, invece, c’è il generale Mark R. Naird (interpretato da Carell): un pilota pluridecorato che sogna di comandare l’aeronautica militare. Ma un giorno la sua vita cambia. Gli viene assegnata una quarta stella (il grado più alto esistente) e gli viene chiesto di prendere le redini della nuova sesta branca delle forze armate americane: la Space Force. Scettico ma determinato, Mark si trasferisce con la moglie (interpretata da Lisa Kudrow, l’amatissima Phoebe di Friends) e la figlia (interpretata da Diana Silvers) in una base remota del Colorado dove, insieme a un eterogeneo gruppo di scienziati e ‘Spacemen’, cerca di riportare rapidamente astronauti americani sulla Luna e conseguire il dominio totale dello Spazio, come richiesto dalla Casa Bianca: Trump, però, non viene nominato esplicitamente ma fa sentire la sua presenza attraverso i tweet e le parole del segretario della Difesa. Si percepisce “The Donald” anche attraverso le prese in giro indirizzate a lui. Per esempio, già nella prima puntata Naird dice “Posso essere flessibile… se mi ordinano di farlo” oppure, in una scena, il Segretario della Difesa annuncia che “il presidente vuole il dominio totale sullo Spazio: entro il 2024 vuole stivali sulla Luna, ma in realtà qui c’è scritto ‘boobs on the Moon’ (tette sulla Luna, ndr), ma pensiamo che si tratti di un refuso“.  Qui la risata è assolutamente assicurata!

Come The Office, anche questa serie appartiene al filone workplace comedy: una commedia ambientata sul posto di lavoro, in cui la posta in gioco è incredibilmente alta e le ambizioni lo sono ancora di più. Soprattutto quando si parla di Cina. Nel corso dei dieci episodi vediamo Naird intento a sfidarsi con la per la conquista dello Spazio fatta di sabotaggi e provocazioni surreali e divertenti. A spalleggiare il generale interpretato da Carell ci pensa lo scienziato Adrian Mallory, interpretato da John Malkovich: i due sanno come dare del filo da torcere ai cinesi, ma nell’ultimo episodio la tensione sarà, davvero, alle stelle. Ed è proprio nel finale di stagione che la coppia Malkovich-Carell sarà a dir poco ‘spaziale’. Ma su questo non c’erano dubbi.

Nello “spazio” di Naird c’è anche la figlia adolescente e una moglie in carcere. Come in tutte le famiglie ci sono delle incomprensioni ma questa famiglia trova un modo (anche se assurdo) di ricongiungersi, mostrandoci come, nonostante le difficoltà, si può sempre trovare una soluzione per tornare uniti.

Le battute spesso poco originali e il ritmo della serie a volte sottotono non incidono sul fatto che questa sia una serie assolutamente da vedere: sa come mescolare l’attualità con la finzione e, anche se spesso risulti troppo assurda, riesce ad essere convincente. La curiosità di sapere come continuerà la storia nella seconda stagione è tanta, quindi non resta che promuovere la coppia Daniels-Carell per il lavoro che hanno svolto.

Space Force è disponibile da oggi su Netflix: quale giorno migliore per lanciare la serie se non la vigilia del lancio del razzo Falcon 9 della compagnia privata SpaceX di Elon Musk? Domani, 30 maggio, la società del magnate manderà in orbita due astronauti, che sarebbero dovuti partire il 27 maggio, ma a causa delle condizioni meteo la partenza è stata posticipata a domani. Un momento storico importante che segna il debutto del lancio gestito da una compagnia privata e il primo lancio americano a nove anni dallo Space Shuttle.

Completano il cast, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), Tawny Newsome, Ben Schwartz, Jimmy O. Yang, Noah Emmerich, Alex Sparrow, Don Lake e Jane Lynch (l’indimenticabile e autoritaria Sue Sylvester della serie Glee). Howard Klein/3Arts (The Office) è il produttore esecutivo. Greg Daniels, invece, lo showrunner.