Psoriasi a placche: nuove conferme su apremilast


In pazienti con psoriasi a placche da lieve a moderata, apremilast ha raggiunto con successo l’endpoint primario e tutti gli endpoint secondari di efficacia

In pazienti con psoriasi a placche da lieve a moderata, apremilast ha raggiunto con successo l'endpoint primario e tutti gli endpoint secondari di efficacia

In pazienti con psoriasi a placche da lieve a moderata, apremilast ha raggiunto con successo l’endpoint primario e tutti gli endpoint secondari di efficacia nel confronto con il placebo. Sono i risultati preliminari di uno studio di fase III, denominato ADVANCE, resi noti da Amgen, che saranno presentati in dettaglio in occasione di un prossimo congresso medico e che verranno inviati alla Fda per essere inclusi nella scheda tecnica del prodotto.

La psoriasi è una grave malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con chiazze in rilievo, rosse e squamose, che colpiscono in genere l’esterno dei gomiti, delle ginocchia o del cuoio capelluto, anche se può colpire qualsiasi area del corpo. Nel mondo sono circa 125 milioni le persone che ne soffrono, tra cui circa 14 milioni in Europa e oltre 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa l’80% di questi pazienti ha la psoriasi a placche.

Le attuali raccomandazioni terapeutiche per i pazienti con psoriasi dipendono dalla gravità della malattia. Il trattamento prevede le terapie topiche (come corticosteroidi, analoghi della vitamina D, tazarotene) da sole o, in funzione di una maggiore gravità della malattia, in combinazione con fototerapia e/o terapia sistemica non biologica tradizionale (metotrexato, ciclosporina, acitretina).

Apremilast è un inibitore selettivo dell’enzima fosfodiesterasi 4 (PDE4), coinvolto nell’attivazione della produzione di citochine responsabili dell’infiammazione e di altri processi che causano la psoriasi e l’artrite psoriasica. Negli Stati Uniti è approvato per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave che sono candidati per la fototerapia o la terapia sistemica, con artrite psoriasica attiva e con ulcere orali associate alla malattia di Behçet.

Il farmaco è attualmente approvato negli Stati Uniti per il trattamento di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave che sono candidati alla fototerapia o alla terapia sistemica, di pazienti con artrite psoriasica attiva e per le ulcere orali associate alla malattia di Behçet. È disponibile in compresse da 10, 20 e 30mg.

Nel novembre dello scorso anno Amgen ha acquisito il prodotto da Celgene che lo aveva dovuto dismettere per avere il via libera delle autorità antitrust americane alla fusione con BristolMyerSquibb.

Lo studio ADVANCE
Si tratta di un trial di fase III, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco che ha coinvolto 595 pazienti adulti con psoriasi a placche da lieve a moderata per valutare l’efficacia di apremilast. I partecipanti sono stati randomizzati in rapporto 1:1 a ricevere il trattamento attivo per via orale, al dosaggio di 30 mg due volte al giorno, o placebo per le prime 16 settimane. Successivamente tutti i soggetti sono entrati in una fase in aperto in cui hanno ricevuto apremilast fino alla settimana 32.

Il farmaco ha consentito di ottenere un miglioramento statisticamente significativo, rispetto al placebo, nell’endpoint primario nello static Physician’s Global Assessment (sPGA), definito come un punteggio di pelle libera (0) o quasi libera da lesioni (1), con una riduzione di almeno 2 punti dal basale alla settimana 16.

Al termine della fase in doppio cieco sono risultati statisticamente significativi rispetto al placebo anche gli endpoint secondari, ovvero almeno il 75% di miglioramento rispetto al basale nella percentuale della superficie corporea interessata dalla psoriasi (BSA, body surface area), la variazione rispetto al basale del punteggio BSA totale e la variazione rispetto al basale del punteggio Psoriasis Area and Severity Index (PASI).

Gli effetti collaterali osservati nello studio sono stati coerenti con il profilo di sicurezza già noto del farmaco. Quelli più comunemente riportati, che si sono verificati in almeno il 5% dei pazienti in entrambi i gruppi di trattamento, sono stati diarrea, mal di testa, nausea, rinofaringite e infezione del tratto respiratorio superiore.

«Molti pazienti con psoriasi a placche da lieve a moderata che usano terapie topiche hanno ancora difficoltà a gestire la loro condizione» ha affermato David Reese, vice presidente per la Ricerca e Sviluppo in Amgen. «Siamo impazienti di discutere con la Fda sulle possibilità di estendere l’uso di apremilast, che è già stato prescritto a centinaia di migliaia di pazienti con psoriasi da moderata a grave, a un maggior numero di persone che potrebbero necessitare di ulteriori opzioni terapeutiche».